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giovedì 23 febbraio 2012

Per le ferite ci vuole Cera di Capra


Dopo la morte cervicale del ciclo dei cicli diventato addirittura cyclette, e sulla quale zampettano tutte le sere i vedovi di un sogno per sentirsi ancora vivi, ma comunque una interruzione violenta per la quale in molti ancora oggi portano ferite talmente profonde da fondare una Onlus con l’immagine di Ribéry, è iniziata l’era dell’odio inalato a pieni polmoni dalle fosse bioillogiche del rancore. L’associazione a favore degli ingiubbottati ha permesso così di gestire almeno l’urgenza da pronto soccorso delle ferite per lo più interne, che hanno necessitato di sutura grossolana ed estesa come quella per ricomporre la porchetta. Da questo riassemblaggio alla bene e meglio dei corpi svuotati dei sogni, come le botteghe dai  ladri, botteghe da non confondersi con Bettega, è iniziata l’era furibonda del risentimento, i cosiddetti giorni della civ-etta.  La storia dei Della Valle è stata allora frettolosamente riscritta in chiave metafisica, e persino Calciopoli che ci vedrà assolti nel secondo grado di giudizio del processo in corso, è stato utilizzato in maniera infausta e non certo da persone leali, voglio sperare solo per richiamare alla mente quel Fausto Leali e la sua “ Mi manchi” in ricordo di Fonzarelli. E poi il lungo periodo del tormentone Paola e Chiarezza nel quale si è cantato lo stesso ritornello fino allo sfinimento e per il quale si è dimessa persino la giuria demoscopica, una miriade di richieste arrivate in sede e che hanno rallentato anche la consegna degli attestati di intelligenza richiesti dai tifosi preoccupati a dimostrare di avere più QI di Corvino per aiutare i figli a scrivere striscioni profondi come quelli del piccolo tifoso interista Filippo. Poi  la guerra fredda all’usurpatore della Panchina che tante Sinasiti ha procurato, curate alla fine con l’aiuto dell’aerossiol che ha alleviato sì il dolore, ma non ha migliorato il rendimento della squadra. Insieme ai problemi causati dal gelo artico dei cuori è scoppiata anche la malinconia della lontananza sai è come il vento, un tormentone simile a quello di Perdisa e di Arisa a Sanremo, e che ha visto il tifo Viola imputare ai DV una strategica e autolesionistica assenza, e allora dopo aver usato anche Montolivo contro il cattivo padrone ma non certo il contratto di JoJo  oppure la realizzazione dopo 30 anni di un centro sportivo, mi è venuto in mente l’Inter del patron Moratti, sempre presente e appassionato, tifoso costretto a sostituire Eto con Forlan e Mourihno con Gasperini probabilmente perché pontellizzato anche lui, ma con l’aggravante di non avere nemmeno uno straccio di Cittadella per costruire due negozi di scarpe a sbafo, e come i nostri però in difficoltà a riavviare un ciclo, vorrei adesso vedere gli intelligenti padri Viola aiutare i propri figli come dicevo è successo al simpatico Filippo, ed esporre allo stadio almeno qualche striscione del tipo “ Potete evitare di fare la fine di Cecchi Gori altrimenti a scuola non è che mi prendono in giro, mi prendono direttamente la scuola per ripagare i debiti grazie”.

64 commenti:

  1. Stavolta la palma va, a mio avviso, ai «giorni della civ-etta», Pollock. Opportunissimissimo il tuo richiamo al centro sportivo: ma vi pare che chi vi butta 7 milioni voglia disimpegnarsi? E poi quel comico ex-tuttora-per sempre-settario che si gabella come Memoria Storica sostiene che i DV ci hanno rimesso ma solo perché hanno fatto errori! Ma se spendo a vanvera (secondo lui, ovviamente), spendo comunque, non li tengo nel salvadanaio, gli sghei! Ma si può ragionare con chi abbia la logica di una foca marina? E poi, facciano la rivoluzione se ne hanno i mezzi e se hanno il séguito congruo oppure aspettino che l'emiro cammelluto scenda da Montecarlo dove il Pagliaccio Bolognese finge di esser di casa (un giorno gli cito due o tre indirizzi e lo faccio muto, così come, se mi viene l'uzzolo, farò con la pseudotedesca di Montolivo, proponendogli un post-collage con soli versi di Goethe), sennò è come il gatto ai piedi dell'albero che mira il passerotto quasi potesse cadergli nelle grinfie a mo' di pera matura. Sono ridicoli ridicoli ridicoli! E mai un pensiero di vincere la prossima, mai! Diceva il Tommaseo che chi non spera il meglio è ignaro o indegno del bene e questo li dipinge, al mio sentire. Domenica giochiamo con una squadra forte ma affaticata dalla Coppa e che si è incasinata proprio per via del tifo «alla fiorentina», facendo fuggire un bravo allenatore e assumendo presumibilmente un cane come Zenga: dobbiamo tifare a morte adesso, ce la possiamo fare, possiamo risorgere, Delio torna nella sua Roma e il suo solo ritorno da avversario sarà già lì lacerante per una piazza in preda a follia autodistruttiva di stampo marcosenese! No, questi qui stanno invece a masturbarsi per tutta la settimana sulla visione profonda che Prandelli (Ettore doveva essergli apparso in sogno, ad avvertirlo che Troia bruciava e che occorreva telare coi Penati) ebbe del collasso dellavalliano, e giusto dopo che i Fratelli Perversi gli avevano comprato Bolatti e Felipe (da lui espressamente richiesti) per la modica cifra complessiva di 13 milioni e rotti! A cagher, io dico, a cagher!!!!!!

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  2. Caro Jordan, ti rispondo qui: la patronne appartiene alla comunità franzosa, era amica della mia seconda, in tempi più propizi ci abbiamo mangiato, con sconto amicale e tuttavia rimanendo spellati (il brunch è più accostabile), personalmente oggi non potrei tornarci (mi capisci) con la terza e soprattutto non potrei sostenere il prezzo intero per due (a voler fare la complète, sennò è inutile andarci, se vai a Roma è per vedere il Papa) di questi tempi e con le uscite che ho (oppure sì, se avessi la vocazione della cicala, che non ho perché sono pater familias e anzi familiarum). Quindi la tua ipotesi è tristissima ma fondata. Può però anche essere un'occasione di rilancio per lo psicotico, che si svenerebbe per pianificare la spallata finale alla Fiorentina (la rinata aggressività degli scherani, arginata a censure redazionali plurime, lo farebbe pensare) e per riprendere autorità istigante sugli sfigatoni, oppure una rivalsa ideale per la figurona di merda per lo scudetto pronosticato (con meta in quel luogo) quando l'Eroe ci portò invece all'orlo della B. Sta di fatto che uno se ne frega e anche tu dovresti: parlarne, come fanno, sul sitone è da poracci che hanno bisogno di mettersi in vista perché non hanno altro. Parlino dell'ultimo libro che hanno letto e faranno figura più degna.

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  3. Intanto sono ora tutti schierati a parlare di...? Prandelli! E di chi, sennò? Ma una pensione di guerra, una guardia fissa a spese della Fiorentina alla (futura) tomba dell'Eroe di mille battaglie, non le vogliamo concedere, a questi svuotati monomaniaci? O, almeno, un circolo dove, per le piccole generazioni, possano ricostruire con mele e pere sopra un tavolo – fra un uno scaracchio rosso-verde impigliantesi sulla lunga barba canuta, una nervosa presa di tabacco e un'entusiastica impuntatura del bastone sul pavimento – la mirabile diversione tattica che portò al pareggio a reti bianche contro la Steaua soverchiante per forze, per cannoni, per facilità di rifornimenti dalle retrovie, per colleganza con tutte le potenze occidentali.

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  4. Non dico che non risorgeremo ma non adesso,non ci sono più le condizioni e lo scrivo
    con la morte nel cuore perchè non credevo che la gente abbandonasse così la squadra,
    non tanto per chi,per buona parte indegno,oggi la compone,ma che si abbandonasse anche l'idea di Fiorentina non lo credevo  proprio e invece,a oggi,nemmeno sappiamo se riempiremo un pullman per domenica.
    E' il trionfo del tifo contro e la morte del tifo con cui sono sono cresciuto,quello che oggi
    avrebbe sostenuto ancor di più pur di non fare felici bolognesi o strisciati vari per poi magari,in silenzio e a fari spenti,chiedere conto a certi giocatori di certe prestazioni.
    Adesso si deve apparire e per apparire si deve contestare ma non più come accadeva una
    volta in maniera fragorosa e mettendoci la faccia e rischiando le chiappe,adesso si contesta abbandonando da solo l'oggetto sociale per cui una tifoseria nasce ed esiste cioè la squadra,disertando lo stadio perchè in fondo,in pantofole,si sta meglio.
    E' la fine del calcio per come lo intendevamo noi,quelli che guardavano con ammirazione al San Mamès di Bilbao dove anche lì c'era una squadra che vinceva poco ma quando gli avversari ci mettevono piede gli tremava il gonnellino.
    Pensate che bischero che sono,io ancora oggi mi sarei accontentato di quello e invece ci
    siamo riempiti di capi popolo che conoscono vita,morte e miracoli di tutti,che sapevano
    già come andava a finire,che potrebbero dirti uno a uno quanti soldi c'hanno guadagnato
    i Della Valle e quanti ne ha sprecati Corvino,che però se gli chiedi cos'è il San Mamès
    un sanno nemmeno dicchè si parla.
    E tu,Colonnello vorresti risorgere a Roma?E io con chi dovrei festeggiare che manca poco
    sarò lì da solo?
    Io non lo so se Panariello esiste o meno,sicuramente il tifo della Fiorentina non esiste
    più,è stato sacrificato in nome di qualche seminatore di zizzania che nemmeno nei suoi
    sogni erotici più spinti pensava di riuscire ad ottenere un risultato così.
    Beninteso che la colpa è anche di chi glielo ha consentito,mia,di altri come me,di chi
    ha mollato come i DV,che a guardia del Fortino hanno messo gente come Cognigni e
    Mencucci,praticamente un assist a porta vuota per chi voleva entrare.
    E ora icchè si fa'?

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  5. Il Pranda è come Marley per chi si fa le canne, e come il Che per chi è
    cresciuto dentro a un eskimo e oggi non riesce più a toglierselo. E'
    indelebile come la farfallina di Belen, caro Tocca è duro come un pugno
    nello stomaco il tuo grido di dolore, ma alla domanda "icchè si fa" ti
    rispondo intanto facciamoci una bella canna rullandola con una foto
    autografata di Cesare e poi giù tutta la riserva di whisky di Blimpe, e
    una volta cotti come fegatelli si chiama il sitone con voce bresciana
    facendogli credere di fare lo scuppe dell'anno e gli si comunica il
    ritorno sulla panchina Viola del Santo per la partita di Roma,e quello
    di Rossi sulla panchina della Lazio con scambio alla pari. La Nazionale
    intanto si accorda con Ermenegildo Zenga e dopo un quarto d'ora ci s'ha
    cento pulmann

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  6.  I discorsi su Prandelli hanno su di me il solito effetto di un comizio di Bersani,con il
    whiskey(nota la sfumatura) ho già dato,idem con la maria di produzione tanzanese.
    Ma siccome sento dire che qualcuno si vorrebbe rifare un giro in C2 forse l'è meglio se
    rihomincio...

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  7. Eppure, Tocca, i comizi di Bersani dovrebbero avere su di te effetto galvanizzante perché fin tanto che quel .... beh, guarda non mi viene nemmeno la scurrilità che vorrei, è davvero al di sotto di tutto, dicevo che fin tanto che quel ... fingerà di essere il segretario del PD, a destra si possono dormire sogni d'oro. A Roma vinciamo, Tocca, a Roma vinciamo, è il momento o mai. Gambero non c'è (fiuuuu!), Natali comanda la difesa con Campo e Nasty ai lati, Romulo subentra a Cassani come quinto di centrocampo, rientra Behrami la roccia e fa coppia con Salifu, Montolivo rischia meno gli stinchi coi centrocampisti della Lazio e quindi giocherà un po' meno peggio, Amauri deve per forza sbloccarsi, Jojo non può avere la sfiga che ha avuto a Bologna ed è in palla, loro perdono stasera e saranno squassati dalle polemiche, Delio torna da ex e li castiga. Vinciamo vinciamo vinciamo. Poi col Cesena il bis. Vinciamo vinciamo vinciamo. Prandelli Prandelli Prandelli. Vinciamo vinciamo vinciamo. Pinchiorri Pinchiorri Pinchiorri. Vinciamo vinciamo vinciamo. Bushmills Bushmills Bushmills. Vinciamo vinciamo vinciamo. Fanculo fanculo fanculo. Vinciamo vinciamo vinciamo. Fenomeno di Vicchio di Vicchio di Vicchio. Vinciamo vinciamo vinciamo. Caponata di Giorgio di Giorgio di Giorgio. Vinciamo vinciamo vinciamo. Il Chiari s'è perso s'è perso s'è perso. Vinciamo vinciamo vinciamo. Continuate voi, se non c'interrompiamo fino a domenica... vinciamo vinciamo vinciamo!

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  8. Ciao Tocca, sei venuto anche a Bologna? Io ero in tribuna con alcuni clienti, guardando lo spicchio ad un certo punto, sul 2-0 dopo l'espulsione di Olivera, ho visto un tifoso che sventolava la bandiera e mi son detto: quello è un innamorato della viola che non demorde. Ripartiamo da questi irriducibili, non mollare Tocca, se perdi tu la speranza non vale!

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  9. Ciao Orcio,c'ero ma non ero quello con la bandiera.
    Io non mollerei ma a oggi a Roma non si va e siccome mi si sta togliendo la possibilità
    di fare ciò che più mi piace,fin da ragazzino,e cioè seguire la mia Fiorentina sono veramente incazzato nero.
    Colonnello,bastasse un mantra lo ripeterei fino a giugno,ma la situazione,di cui sopra,
    dice che siamo rimasti in tre e questo,salvo che non ci venga in mente una pazzia,
    significa quello che avevo scritto in precedenza,ha vinto il tifo contro.
    Gioco,partita,incontro.
    E adesso mi sto incazzando davvero...

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  10.  Mi correggo,un sistema lo trovo,non so ancora come ma lo trovo.

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  11. Dài, Tocca, non fare così o riesci davvero a uccidermi dentro. Io quando sento la musichetta ridicola del nostro inno e poggio lo sguardo sulle belle bandiere (un tempo, col sintagma di Pasolini ne denominavo altre, adesso di quelle non dico che non mi frega, aspetto che siano loro a commuoversi di me) ho i lucciconi agli occhi, come quando ero bambino (prima partita con lo zio gobbo a quattro anni, contro il Toro: vincemmo). Non fare così, tu. Io lavoro domenica e nemmeno so se potrò vedere il match, altrimenti potevi contare su di me (posto però che sul pullman non ci fossero gli infami dei tuoi amici del sitone, ma non credo perché quelli ora stanno col re di Prussia). Abbiamo detto dei vizi della fiorentinità, l'altro giorno: però, a malincuore (Pollock farà il viso dell'arme), devo dire che i DV se la sono voluta, si sono circondati di gente che non ci conosce, che non sa come siamo fatti, non hanno voluto arruffianarsi nemmeno un po', hanno per anni giocato sulla melensaggine dei buoni sentimenti e con essi quel maledetto Tartufo che è all'origine dei nostri guai ci ha cloroformizzati e poi dispersi quando ha deciso di andare o si è fatto cacciare (come ti pare). L'individualismo domina, inoltre, hai ragione a dire che il tifo è usato come trampolino per target personali: un tipo come Vomituro quale capotifoso, quand'ero giovane, sarebbe stato impensabile, ma anche semplicemente quale soldato ultrà, sarebbe stato menato di santa ragione. Solo la vittoria potrebbe ricostruire: penso a quell'alba che sembrò essere, anche sulle gradinate, la partita col Milan ma nche al sentimento strisciante, alla fine, che non ne eravamo, non ne saremmo usciti. Via, scuotiamoci: vinciamo vinciamo vinciamo!

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  12. Figuriamoci se sarò io a spegnerti l'entusiasmo,anzi facciamo finta che non abbia detto niente.

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  13. Tocca quando io, già molti mesi fa, ho detto e ripetuto che il contro-tifo era una delle cause dei problemi viola mi son preso del cretino integrale forse sai da chi. Se lo intoppi allo stadio, ammesso che ci vada ancora e non si limiti all'enoteca Pinchiorri, spiegaglielo, forse da te lo capisce. Comunque anch'io, pure incazzato nero come te e come il Colonnello, credo che siamo duri a morire, la fiammella è dura a spengersi e allora chiudo gli occhi e sogno un nuovo stadio, per il calcio, tipo Allianz Arena anche se più piccolo, pieno di bandiere viola, e di lì, uscirci con qualcosa in mano per ogni avversario, sarà più difficile che a Bilbao. Pensa positivo, a pensare e far negativo son già in tanti.

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  14. Ma quale perso! Eccomi vivo,vegeto e ben orientato. Il tifo è in crisi dappertutto in Italia   Tocca,
    da noi c’è un di più dovuto a questo maledetto periodo di transizione che non
    vuole finire mai, ma fa parte del gioco. Il nuovo stadio offrirà uno spettacolo
    incredibile, una vicinanza coi calciatori esaltante, un calore trascinante,  prova ad immaginartelo. Il tifo cambierà
    pelle nel senso migliore, perchè i migliori tifosi di prima, te in testa,  si uniranno a nuovi tifosi. Io non solo
    continuo a fidarmi  di questi che hanno
    il mazzo in mano ma, proprio in vista di questo progetto, continuo a pensare
    che sono il meglio che ci potesse capitare. Dobbiamo agguantare( in genovese
    significa tenere duro) in questi mesi, il repulisti delle zavorre rimanenti ci
    sarà giocoforza, solo l’annuncio della fattibilità del progetto Mercafir da
    parte della Fiorentina ( non esistono altre ipotesi)  creerà nuovo entusiasmo, i rosiconi non
    possono e non potranno farci niente, la loro aggressività di ritorno e dovuta
    proprio a questo, i casi meno disperati faranno buon viso a cattiva sorte. E  per chiuderla c’ha ragione il Colonnello,
    domenica a Roma vinceremo. 

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  15. Sì Pollock cento pulmann pronti a tornare con tre go' su i' groppone come succedeva sempre a quello lì con la Lazio a Roma. Ma ora sembra che con lui un si perdeva mai.

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  16. E io, Jordan, per aver detto che il 25% della responsabilità attuale è della tifoseria sono stato attaccato dall'euganeo bavoso, che quando si vince non c'è mai (in quei casi dice che l'aveva prevista, la vittoria, per questo si era esentato dal comemntarla) e dalla bestia serva. E io allora dico che... vinciamo vinciamo vinciamo. Vi-o-la, Vi-o-la, Vi-o-la!!!!

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  17. Non funziona così Colonnello che
    per far funzionare  una qualsiasi
    attività ti devi arruffianare l’ambiente, devi solo ottenere risultati con la
    tua capacità imprenditoriale, garantendotene  il controllo di gestione con dei buoni
    managers, ed al top con gente non solo capace ma di tua personale fiducia. Di
    Berlusconi possiamo dire tutto il male possibile ma non che non sappia gestire
    le sue attività, compreso il Milan, dove non s’è fatto scrupoli quando sì è
    trattato di maltrattare Gianni Rivera, Paolo Maldini e Franco Baresi, cioè in
    assoluto i  tre principali simboli del
    Milan e dei suoi tifosi, e dove il fido Galliani non é certo lì per rappresentare
    la “milanesità” del management ma perché garante del berlusconismo applicato al
    Milan. Quello che conta sono solo i risultati, e se non vengono persino l’Antognoni
    versione manager si sputtana, e se vengono persino Galliani risulta simpatico. Quello
    che ADV ha detto ieri, se non ho capito male perché ho solo letto i
    resoconti, tutto sommato è positivo, mi preoccupa una sola sua affermazione,
    dove paragona la crisi attuale a quella causata da Prandelli , il riferimento non
    può che essere al caso Corvino ( se ti ricordi questo preoccupante parallelo l’avevo
    già anticipato prima di ADV), con l’aggravante però che se se ne andrà sarà per
    colpa dell’ambiente, e questa sarebbe una ben triste novità nella loro gestione,
    di cui dovranno prendere atto. Bell’argomento da usare a loro favore e con tutte
    le ragioni del mondo il malaugurato giorno in cui dovessero mollare. Dico
    malaugurato perché, come Jordan, penso che se dovesse mai venire quel giorno,
    sarebbe solo l’inizio di tempi ben più grami di questi. Per fortuna c’è il
    progetto Mercafir di mezzo, dove si sta creando la magica situazione delle persone
    giuste al posto giusto al momento giusto, queste magiche situazioni hanno il
    pregio di essere più forti di tutto.

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  18. Pollock ma questo qui è sfigato da far paura..............

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  19. Che non funzioni così è chiaro, Chiari, visto che la nostra è la Proprietà più invisa alla media de tifosi, attualmente, in tutta Italia. Dei risultati avevo parlato già io, Chiari, ma ci sono realtà dove i risultati sono peggiori e i padroni hanno fatto ben meno investimenti e sono socialmente impresentabili (diciamo così...) eppure tanta acrimonia (mascalzonamente orientata, certo, insita nelle tare della fiorentinità quale illustrammo nei giorni scorsi, certo, eppure ben là) non v'è. C'è anche un sapersi porgere, a questo tipo di piazza, che i DV non hanno e, in tal senso, è vero che Prandelli forniva loro una mediazione importante (l'aggettivo mi è venuto per associazione di idee...). I DV devono ripensare i modi del loro rapporto con Florence, è sicuro, oppure vincere così tanto da far dimenticare quello attuale che non piace. Per il resto, il pezzo di Pollock si fa attendere, il ragazzo si è viziato, bisogna cominciare a dirne un po' male, dopo tanti elogi, per metterlo alla frusta... Chissà che ci inventerà oggi, alzatosi a mezzogiorno e fattosi fare manicure e baffetti da cameriera procace, mentre sorseggia, in vestaglia di raso, una cioccolatona delle Indie...

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  20. Caro Venetoviola se questo è il
    tenore ed il contenuto della tua risposta rischi di dargli ragione a 360°. A
    volte la sua lingua è troppo tagliente ( ma chi di noi è senza peccato scagli
    la prima pietra) ma ha il pregio di saper argomentare le sue stilettate. Spero che non vorrai inibire, col tuo infelice apprezzamento, il suo irriducibile entusiasmo di tifoso. Francamente,
    almeno in questa sede, i tuoi argomenti  stanno a zero, sforzati, quando vuoi, puoi. Stendiamo un velo pietoso su
    quelli di certi tuoi compagni di merende.

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  21. Gli sfigati son quelli che si augurano che si perda per scatenarsi nelle loro litanie e tu ne conosci e pratichi diversi.

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  22. Ti dico,Veneto,la mia,e spero di non essere frainteso nè tirato per la giacchetta da una
    parte o dall'altra.Qui,ed io l'ho sempre saputo che sarebbe finita così,dando credito a qualche giornalista amico di tizio e a qualche procuratore amico e con interessi insieme
    a tizio e caio,si è fatto terra bruciata intorno alla fiorentina,tifoseria azzerata come non
    mai e qualcuno ancora non ha capito che è l'ora di farla finita anche se per me è già troppo tardi.
    Niente e nessuno può valere il portare alla morte il calcio a Firenze,nè Prandelli,nè DV,
    nè Baggio nè Antognoni,nè 10,100,1000 dodicesimi posti.
    Qui invece si è scelto di suicidarsi nel nome di qualcuno,e degli interessi di qualche procuratore,giornalista e imprenditore fiorentino.
    Venendo alle piccole beghe di casa nostra c'è una differenza,che io giudico sostanziale,
    nell'accapigliarsi e mandarsele a dire quando le cose vanno bene e continuare a farlo
    quando invece vanno male.
    Quando le cose vanno bene nuoce relativamente poco,ci si piglia a schiaffoni metaforici
    come anche a me è capitato con alcuni,ognuno ha i suoi idoli tra allenatori o calciatori,ma poi finisce lì.
    Quando le cose vanno male il tifoso dovrebbe pensare solo a fare il tifoso,mettere da parte
    i propri idoli e riempire comunque lo stadio,perchè festeggiamenti e contestazioni hanno
    un senso,nascono e muoiono lì e se qualche giocatore si dimostra uno scarso professionista,Gilardino e Montolivo i primi due che mi vengono in mente,non li si
    giustifica perchè fanno comodo per usarli contro qualcuno,ma li si tratta come furono
    trattati i Nicola Berti,i Morfeo e i Marco Rossi.
    Altrimenti il ruolo del tifoso non ha più senso e tutto quello che ci dicevamo,cioè che eravamo diversi da strisciati vari non è più vero,solo che loro di andare allo stadio o no
    a seconda che gli piaccia come si veste il presidente,che si compri questo o quello o che
    il direttore sportivo parli un italiano perfetto se lo possono permettere.mentre noi no.
    Se la Fiorentina,come sta accadendo,anche per colpa di questo clima di caccia alla streghe,perde i suoi tifosi,la Fiorentina muore,ed infatti stiamo morendo.
    In nome di Prandelli,di Montolivo,di chi non sopporta i DV o Corvino,o di chiunque altro,vi chiedo se valeva veramente la pena di arrivare a questo punto?
    Se la risposta è sì continuate pure,se è no continuate pure uguale perchè ormai vi siete
    già spinti oltre.
    Intendiamoci,le colpe di chi comanda la baracca ci sono e restano rilevanti,ma noi tifosi
    dovevamo recitare un altro copione.

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  23. Tocca, il tuo discorso puó anche essere condivisibile ma il mio discorso riguardava il gratuito ed immotivato ricorso alle offese che è sempre stata abitudine del personaggio in questione. Ammantarsi di presunta erudizione e usare offese a persone che non conosce (o almeno credo non lo conosca di persona, non lo so) come "obeso ignorante od ottenebrato" o similia, fa passare qualisiasi discussione qualsiasi argomento in secondo piano. Lo dico anche a Jordan con il quale ho avuto più volte a che dire (anzi in realtà solo per un unico argomento) ma del quale non ricordo l'utilizzo sistematico dell' offesa come mezzo per umiliare l'altro. Finisco permettendomi di ricordare a Jordan che son d'accordo con lui che siano sfigati coloro che inneggiano alla sconfitta della propria squadra per dimostrare di aver ragione (io mai l'ho fatto) però mi sarebbe piaciuto che Jordan rivolgesse lo stesso pensiero proprio al personaggio di cui qui parliamo quando per due anni glorificava ogni sconfitta della Fiorentina. Tutto qua.

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  24. Quello delle offese fra di voi,è un campo sul quale non sono di proposito voluto scendere in profondità ma restando sul generale.
    Ne ho ricevute pure io,anzi una signora che ben conosci,e che io in passato avevo pubblicamente difeso di là, è arrivata a dire a me che di pappa ne devo mangiare. Credimi,con il numero di km che mi porto sul groppone,mi avesse dato di figliol di troia sarebbe stato meglio.
    Detto questo,anche per sdrammatizzare, ognuno risponde per sè,quindi il mio discorso non verteva in modo specifico su quello semplicemente perchè non mi appartiene e non
    mi appassiona più.
    Ti ho parlato di altre cose e mi fa piacere se hai trovato interessante quello che ho scritto,e anche se così non fosse ho avuto piacere comunque di riparlare con te.
    Saluti

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  25. Anche a me fa piacere parlare con te Tocca. Ti diró che sto aspettando una partita di sabato per venire a Firenze da Barcellona (purtroppo i voli su Pisa sono sfigatelli come orari) per vedermi, dopo troppo tempo, una partita dal vivo: Ti faró sapere così magari ci vedremo allo stadio. Sulla tua diatriba non so a chi ti riferisci, non ho seguito la querelle di cui parli e, come hai giustamente detto te, non entro nel merito. Posso, però, per quel che vale, certificare al globo terracqueo che tu allo stadio ci sei sempre e comunque e che di Km ne hai anche di più dello shuttle.
    Per tornare al tuo discorso, invece, devo dirti che nei miei 42 anni di tifo non mi ero mai trovato in una situazione simile. Io, ottimista per natura, devo dire che sento anche da lontano un clima pesante, oscuro, foriero di tempesta. E' vero che il tifoso dovrebbe a limitarsi a fare il tifoso ma non solo per quello che dici tu. Oggi il tifoso si sta trasformando in ragioniere, tra ingaggi e plusvalenze, tra fair-play finanziario e amenità varie. Io, che sono mente semplice, vorrei sempre vedere il meglio per la mia squadra e ti dirò che la cosa che mi fa più girare le palle è che basterebbe uan sola cosa per mettere tutto a posto: che Diego ritorni a fare il Presidente. Sono sicuro che in questo modo tutto si sistemerebbe e lo dico da inveterato ed inguaribilmente nostalgico prandelliano.

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  26. Vedi, Chiari, inneggiare alla bandiera viola costa caro di questi tempi (io l'ho fatto qua sotto nei modi puerili che giustamente mi riconosci ma, che vuoi, ti ripeto che la Fiorentina ha il potere di strapparmi lucciconi), fa l'effetto dell'acqua battesimale al diavolo, e ne sa qualcosa Jordan, la sera dell'esonero di Miha insultato cocentemente dal Multinick e da un poraccio, incapace di discutere di calcio senza aggredire l'interlocutore, con un numero innumero di post (che conservo), nonostante le mie preghiere (preghiere, dico) di cessare: ma, mi fu risposto, che «Sansone» meritava il «pubblico ludibrio» perché aveva difeso Miha fino all'ultimo. Non era ancora avvenuta la stretta, sul sitone, sanamente moralizzatrice che oggi, tra censure, cassature e sminuzzamenti, salvaguarda le persone dalla colpa di avere opinioni sulla Fiorentina divergenti da quelle che la vorrebbero morta e che da sempre praticavano l'offesa e la calunnia personale di gruppo, con tanto di violazione informatica, pretendendo pure che non venisse reso pan per focaccia. Tocca, quella cui alludi è una professionista dell'ingiuria, sul sitone le hanno cassato un post, che conservo, di puri insulti semplicemente perché avevo sottolineato il fallimento milanese di Segnamai.

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  27. Non «quelle che» ma «quelle di chi», nel post sottostante.

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  28. Tocca le tue parole sul contro-tifo son oro colato, e ti ripeto l'invito che ti ho fatto prima se ti capita di incontrarlo. Venetoviola non ho detto che eri tu, quello che penso dei tuoi sentimenti viola te l'ho già detto, perchè mi dovrei contraddire? ho detto persone "che tu conosci e pratichi", ora magari un po' meno perchè sei lontano. Su cosa penso delle offese all'interlocutore e del modo di discutere penso si potrebbe scrivere un libro raccogliendo tutto quel che vi ho detto e, credo, mai in contraddizione. Ognuno comunque ha il suo modo di fare, di scrivere e di porsi, lasciami difendere quando le ciaffate arrivano a me che già mi danno il loro daffare e non pretendere una guerra di religione, soprattutto quando eventuali eccessi son rivolti a personaggi che, in fondo, penso anch'io se lo meritino. Non mi ricordo quello che dici, e, comunque, se è è roba di tre anni fa, dovevi imputarmelo allora, non adesso. Adesso questo desiderio di suicidio, come dice bene il Tocca, lo vedo solo altrove.

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  29. Eh, sì, Jordan, ma anche di «lontano» senti un po' che stile, il gentleman dei miei stivali, quello con le lacrime di coccodrillo:  «DON nessun sospetto su Sansone l'espertone. Ce li ha triturati per 5
    anni e ha poi indefessamente (uso inde per amor di patria) difeso
    l'indifendibile per quasi 50 partite con una giravolta a 360 gradi. Non
    ci sono sospetti, solo certezze. Lui si è professato novello Cesare
    Ragazzi e con la sue dichiarazioni, note a tutti al di là dei suoi
    puerili tentativi di negarlo ora, si è condannato al pubblico ludibrio.
    FORZA VIOLA». E ce ne ho altri, Jordan, a bizzeffe.

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  30. E poi, Jordan, il più disfattista sei tu. Senti che ti scrive il Fiele, di «lontano»: «Ecco, bravo Sansone, non fare il professorone e non dare lezioni di umorismo perchè esiste anche quello, come nel tuo caso, di cattivo gusto. Sul fatto di augurarsi le sventure della viola, invece, non posso che ascoltare un maestro come te che per 5 anni si è augurato il peggio pur di vedere Prandelli andarsene». C'è chi due, ma tu addirittura cinque anni a sperare nelle sconfitte della Fiorentina...! O che tu se' diventato gobbo! Che lì nel Mugello di strisciati, in effetti, ce n'è un po' e via! Sansone, Sansone, impara a tifare da bravo, impara da chi vuole la Fiorentina in briciole per soddisfare la propria miseria.

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  31. Ne abbiamo già parlato,Jordan,non allo stadio ma ne abbiamo già parlato e ci parliamo
    abbastanza spesso,quelli che sono muri via internet diventano muriccioli quando c'è
    un colloquio diretto.Ovviamente ci teniamo ognuno il nostro muricciolo ben saldo come è
    anche giusto che sia,chiamiamola una guerra di trincea vecchia maniera.
    Per quanto mi riguarda la chiudo qui e rilancio verso Pollock,riportando la frase finale del comunicato dell'Ordine degli Architetti in attesa di quello del comitato per la salvaguardia
    del Tritone Maculato autoctono della Piana di Sesto,già sugli scudi all'epoca di Castello,
    e che pare si riproduca anche nell'adiacente area Mercafir.
     "L'Ordine avanza quindi due proposte all'amministrazione
    comunale: ''Concentrare risorse ed energie nell'elaborazione
    rapida del nuovo Regolamento urbanistico'' e nel frattempo
    ''visto che il nuovo Ruc e' ben lungi da venire e la citta' e'
    obbiettivamente bloccata, stimolare risorse verso una serie di
    azioni diffuse a piu' rapido effetto, di tipo piu' capillare,
    verso la riqualificazione di media e piccola dimensione
    urbana''.Così termina il comunicato..ora.è chiaro che io ho dei limiti,quindi se qualcuno me lo spiega meglio son più che felice...Che cazzo vole dire "stimolare risorse verso una serie di
    azioni diffuse a piu' rapido effetto, di tipo piu' capillare,
    verso la riqualificazione di media e piccola dimensione
    urbana"!!!!E inoltre,ma evidentemente mi son perso qualcosa,ma questa stimolazione chi la devefare,Renzi,la Fiorentina o Belen Rodriguez?E sai,comincia a garbarmi anche a me l'idea di un bello sceicco tipo quello del Kuwait che ritirò la squadra per un rigore contro,vorrò proprio farmi du' risate quando si troveràdi fronte il comitato di turno per dirgli cosa deve e cosa non deve fare..Poi si piange,ma prima si ride abbestia....

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  32. Capperi, Tocca, i discorsi di Moro alla Fiera del Levante erano miracoli di chiarezza, al confronto! Ma l'estensore dell'Ordine degli Architetti ha mica qualche trascorso in DC? A occhio e croce, però, sembrerebbe un niet ai progetti di largo respiro: cerca di capire, Tocca, ognuno vuole inzuppare il biscottino, in caso contrario vince uno (coi subappaltanti, d'accordo), e ciccia per gli altri.

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  33. L'avrà scritto Rambaldo Melandri!

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  34. Sì, Pippobaccello, ridiamoci, ma politicamente le fumisterie, il latinorum di Don Abbondio celano sempre la sopraffazione o la mena di fatto. La trasparenza delle intenzioni non teme la trasparenza del linguaggio. 

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  35. Le convergenze parallele di Moro erano quasi degli indovinelli per bambini,qui ha ragione
    Pippobaccello,è una supercazzola...secondo me è il "di tipo più capillare" che infilato in un discorso fluente e limpido come un ruscello di montagna che va a rovinare tutto... Pollock spiegacelo tu!

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  36. In confronto le convergenze parallele di Moro era un indovinello per bambini,è una super
    cazzola,c'ha ragione Pippobaccello...secondo me è quel "di tipo più capillare" che inserito in un discorso così fluido e trasparente come un ruscello di montagna va a rovinare tutto...Polllock spiegacelo tu!p.s noi si scherza ma è dall'uscita del comunicato che un gruppo di studiosi tenta unafaticosa traduzione e ancora non ne vengono a capo...

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  37. Tocca e tu mi tiri per la giacchetta....comunque mi sa che c'è materiale buono per il pezzo di domani.

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  38. Tocca, è come ti dico io e hai ragione per qualche inquietudine.

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  39. Ho capito,vedi che un sono stupido,quando te rispondi il messaggio scompare...
    e infatti l'ho riscritto...eh,eh..

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  40. Visto come si sono ridotte le facoltà di architettura negli ultimi
    decenni, io da un architetto non mi farei progettare anche la cuccia per Buck. Quanto
    ad arzigogoli letterari però, non li batte nessuno. Fortuna che ci sono gli
    ingegneri (Jordan mi devi un caffè).   Mario del 22 sul sitone è impareggiabile: “Si
    comincia! A presto la Lega per la difesa della quaglia zoppa, poi Salvate
    Novoli 2000,poi troveranno un moncone di una tazza di epoca etrusca, poi
    arriverà il Comitato Firenze com'era e via di seguito.” Battute a parte, le favorevoli
    condizioni politiche al contorno, sia amministrative locali che governative nazionali,
    sono irripetibili, il supporto finanziario e la capacità imprenditoriale di cui
    può disporre la Fiorentina idem. Se non ce la si fa questa volta c’è davvero da
    nascondersi.

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  41. Chiari, ma la cuccia a Buck gliela hai fatta o risparmi facendolo dormire sopra la copertona del tuo letto (il che permette anche abbassamento della temperatura notturna del termostato)?

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  42. Io penso che i cani in casa ci stiano
    male, si adattano come noi ci adatteremmo a vivere nei boschi, quindi Buck in
    casa non entra, sta fuori dove sta meglio e fa entrare solo chi  dico io. La
    cuccia gliel’ho costruita io con le mie mani, su misura e m’è costata molto
    meno.

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  43. Frattanto, così viene commentata (dal Multinick) la nostra sconfitta in semifinale con la Juve: «Dopo la Coppa di Legno a Viareggio, ennesimo trofeo vinto dai giovani fenomeni viola che gli intenditori di bocce vorrebbero in prima squadra per rilanciare la Fiorentina nel campionato di serie A. Eccome no, un bel rilancio in serie C con questi...». Io credo che un gobbo toscano (cioè, il peggio del gobbesimo) non scriverebbe mai queste cose, non perderebbe tempo in alterazione del dettaglio, in mistificazione, in sottovalutazione, un gobbo toscano sputa sulla Fiorentina nel complesso ed è più sano. Questo gobbo interno, invece, prende la briga di scrivere, di pensare la sua carognata, di articolarla, insomma dedica la sua vita allo smantellamento di quel che nominalmente dovrebbe amare. E' come uno che prenda moglie per dirle già al ritorno dal municipio quanto gli fa schifo, quanto è troia, brutta, sudicia, scema, meschina. Uno così è malato, ma fino al midollo: se trovate altra definizione, fra voi tutti, mi va bene, io forse sono un boscaiolo e vado con l'accetta.

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  44. A proposito, Chiari, il tuo vinaccio è proprio buono e dovrò parlartene con agio, uno di questi giorni. Segue fattura, lo sai: Buck stia dentro in cuccia, a rosicchiare l'osso, se vuole evitare il peggio.

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  45. La squadra della primavera è cambiata
    radicalmente  rispetto all’anno scorso,
    il nostro uomo migliore, Acosty ,oggi sembrava uno zombie, non so che avesse,
    ciononostante siamo usciti a testa alta, praticamente terzi al Viareggio e
    terzi in coppa, in campionato stiamo ancora puntando al bersaglio grosso. Si
    intravedono altre tre belle promesse: Zohore , Svedkauskas, Gondo, cosa si
    vuole di più?

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  46. Quella dell'ordine degli architetti è da Domenica del Corriere e gli sto già preparando la puncicata sul Brivido. A qualcuno magari gli ruberò qualcosa a livello di battute, andateci piano col copyrigth. I rosiconi reagiscono, ma, per ora, siamo alle comiche.

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  47. Colonnello e poi se gli dò del mistificatore (lui sì che lo è) si offende. Per i primi 2,5-3 anni prandelliani ci parlavo anche, mi dicevano dello ZAV (anche a quei tempi), e dialogavo con lui, non può nemmeno dire che non se ne è accorto. Però gli piace di parlare di questi 5 anni, mistificando, perchè lui che mente lo sa. Poi ho cominciato a criticare Prandelli a cominciare dal tentato omicidio sportivo di Pazzini, ma mai ho sperato il male della Fiorentina, come stanno facendo loro adesso. Capisco che per dei prandellocentrici come loro criticare il santo fosse come voler affossare tutto, però non era esattamente così, era semplicemente crticare un allenatore che aveva cominciato la parabola discendente.

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  48. Sì, Jordan, ma per loro quell'uomo era la Fiorentina, nel senso che identificandosi con lui sembrava loro di essere gli artefici medesimi dei risultati: sai, è come l'identificazione, studiatissima in sociologia, dei borghesi piccoli piccoli con le tragiche figure dittatoriali della prima metà del secolo. L'infallibilità dell'oggetto di culto diventa la loro medesima, garantisce la loro medesima ed è riparatoria rispetto a una vita umiliata. Il santo medica le ferite dell'esistenza esibendole come stigmate, come prove di trascendenza. Il primo dei due post che ho citato credo che tu non l'abbia nemmeno letto (all'altro, che era una replica a te, tu replicasti e lui rincarò), credo che tu fossi in Brasile o in partenza: erano scatenati, cercavo di farli ragionare ma il Multinick e lui volevano letteralmente la tua gogna. E poi viene a fare il bravo bambino! A volte penso che sotto un regime, se imbevuti a dovere, sarebbero capaci di accopparci, con la tranquilla buona coscienza dell'esecutore di «Buio a mezzogiorno». Non sono tutti così, le loro storie sono varie, anche le ragioni del loro accozzarsi (anche tu, come me, avrai degli amici coglioni dai quali da anni e anni non riesci a disfarti), varie le indoli, come anche i loro post dimostrano, ma di cinque ho orrore, non solo disprezzo, orrore come di qualcosa di mostruoso da cui è lecito attendersi tutto. Il Multinick invece è un balordo, in fondo fa ridere.

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  49. Visto che qua i riferimenti in codice si sprecano e io sono sempre più alla deriva, vorrei sapere che fine ha fatto la SDA, che non è l'Onorata società immagino. Poi vorrei sapere che fine ha fatto l'utente che brindava sempre con il "cin cin". E che fine ha fatto il tifoso di Albenga, sempre SDA. Quello di Dalmine poi non lo sento più (quanto odiava Donadel...). Il Tocca l'ho ritrovato qui. Poi non capisco come mai i miei corregionari (sotto le due torri ex-brividi e in riva al Taro o su nel cielo) si siano così inaciditi. Io il primo l'ho sempre stimato e considero divertente il suo duellare con Blimp a colpi di fioretto, anche se a volte diventa macete... Attendo qualche illuminazione, almeno su cincin...

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  50. Corregionali.... volevo scrivere, ma le bambine che mi urlano nell'orecchio.... La grande poi che mi "sfotte" perché sono a scrivere sul sito di Pollock... Ora vado a dedicare il tempo a loro... ciao!!!

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  51. Il cin cin, Orcio, valeva quando a vincere era Prandelli, ora le vittorie a quelli vanno di traverso. Luca d'Albenga, col quale ebbi uno scontro furibondo durante la mia prima incarnazione (con questa qui sono alla settima, di cui una brevissima, durata una settimana: sempre rigorosamente successive, se si toglie adesso l'alternanza col sitone, del resto l'originalità del mio stile e del mio pensiero non mi permetterebbe occultamento, salvo per pastiches che però mi stuccherebbero in breve), è un ragazzo  intelligentissimo, adorabile, di gran gusto letterario, buon competente di calcio. La sua disparizione mi ha lasciato un vuoto: non credo che sia rinickato, uno come lui lo riconoscerei.

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  52. Devo, col cuore, chiedere venia a tutti. Davvero, non pensavo stesse cosi male....porello. Qualcuno lo aiuti con urgenza. Sproloquia di regime, ciancia di paure. Mio Dio quanto lavoro per i laureati in Freud....ñ

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  53. Bah, la solita villanata di decerebrato, una volta schiacciato dalle citazioni che lo inchiodano e lo svergognano. Il nulla da dire: continua a frequentarci, il giullare ci mancava.

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  54. Blimpe, la mia domanda non era retorica, davvero non avevo capito che Poerannoi poi Scacco e infine Don sono lo stesso tifoso. Magari mi sbaglio ma Scacco mi sembrava piu sobrio di Don che invece mi sembra cedere più alla ricerca della prosa. Scacco era più guascone e irriverente, con quel suo fantastico ottimismo e quell'ironia contro i contestatori e rosiconi sempre in aggiato anche durante il periodo prandelliano, dove in effetti venivano subito rintuzzati non avendo vissuto filotti negativi, ultimo anno a parte. Veneto viola, non so cosa abbiate tu e il colonnello, nella mia ignoranza spero di fraintendere, ma in questo blog del bello, del gusto, dell'ironia si vuole parlare di calcio ed altro in libertá certamente ma le schermaglie e le offese reciproche lasciamole alle arene dove il fine è vincere la battaglia dialettica. Benvenuto e grazie fin da ora per i tuoi contributi che giá hai dimostrato di saper dare alla discussione

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  55. Orcio, Poerannoi e Scacco Matto sono lo stesso utente, Sommo fondatore dello SdA, (Società degli Adoratori (allora della Fiorentina)) poi diventato SdAP (quando prevalse in segreteria la sezione Prandelli che fagocitò il resto), poi sciolto e ora datosi alla carboneria con cambiamento di programma a 180 gradi. Don, se tu intendi Don Diego, non c'entra proprio nulla, è molto più parente del Colonnello per dirla tra noi, come mi sembra di averti già detto, quindi di sicuro sempre in contrapposizione, sia in questa che nelle vite precedenti (numerose, almeno sette, dice lui qui sotto) al precedente, come il diavolo e l'acqua santa. Ora sei tu che mi devi dire chi sono i corregionari, non sei romagnolo tu?

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  56. Jordan, tu me l'hai disilluso e hai disilluso un po' anche me, l'idea di un Don Scacco era affascinante. Delle sette vite l'attuale è contemporanea della sesta, comunque: se permetti me ne riservo una di scorta, perché non risulta che nemmeno i gatti abbiano l'ottava. Hai visto che non appena ho parlato di fattura per il vino il Chiari si è dileguato? Ma come riusciranno a fargli pagare le bollette, a quello lì? Più sgusciante del Foscolo a Londra, che usciva dalla finestra sul retro (e travestito) quando suonavano alla porta i creditori.

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  57. E quando giullare si unisce al pagliaccil cominci la festa.....

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  58. Continuare con equivoco di tal fatta rasentava il perculeggiamento e l'amico Orcio di sicuro non se lo merita. Denis che la fai finita di cercar la rissa? qui si cazzeggia in santa pace. Pe' leticare sul sitone, please.

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  59. Allora tento di fare ordine mentale ma penso di capitolare tristemente e quindi poi prendo la strada del talamo dove mia moglie è giá sotto sette coperte da due ore...
    Blimpe, che poi è un Don laico m'ha ciap prè cul come si dice dalle mie parti. Jordan che non ha voluto infierire su un poveretto lento di comprendonio e lontano dallo spirito burlone toscano come il sovrascritto mi lancia il salvagente ed io contraccambio con lo svelare che i corregionali sono il tortellino ex brivido e la purple cloud tutta culatello e 'r' moscia. Veneto viola infine gode a vedere scorrere il sangue e da buon sadico continua a puncicare. Quindi non ho ancora capito che fine ha fatto scacco, mentre concordo sul tifoso di Albenga che mi spiace non sentire più. Sul Pranda, jordan sono meno avvelenato di te e sono comunque riconoscente perchè riconosco che ha avuto meriti specie nelle prime stagioni. Come allenatore ha fatto cose molto buone e altre molto discutibili. La cosa peggiore fu lo svuotamento totale di un gruppo che dopo la sua dipartita mentale non si riprese fallendo l'Europa, dimensione che doveva diventare abituale visti i presupposti. E ancora, ma non per colpa del Pranda, ora ne paghiamo le conseguenze. Notte!

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  60. Tornando solo per un attimo, fuor
    di battute, alla presa di posizione dell’ordine degli Architetti di Firenze, io
    non ci vedo niente di ambiguo o di difficile interpretazione. E’ lo specchio
    dello squallore nel quale può cadere una casta chiusa e dedita solo al piccolo  interesse personale e di categoria, che si vedono
    esautorati su una vicenda di grandissima rilevanza. Squallore dove il “benaltrismo”
    nazionale, inetto ,inconcludente e  parassitario,  ha toccato il livello più basso. Firenze mia
    come stai cadendo in basso nelle tue professioni storicamente più nobili! Il gioco
    del calcio è in assoluto l’attività,  sportiva e di spettacolo assieme, di maggior
    rilevanza mondiale, nessun altro evento al mondo raccoglie uguale interesse ed
    attenzione da parte di tutte le sue popolazioni, neppure le Olimpiadi. Il
    tempio di questo sport-spettacolo sono gli stadi, in Italia sono obsoleti e,
    come s’è visto recentemente in certe situazioni di maltempo, persino inagibili
    e pericolosi, se ne impone quindi e ce ne viene chiesta,almeno in ogni città
    interessata dalla serie A, la costruzione di nuovi. A Firenze s’è trovata un
    area che, se non ho capito male,  è in
    fase decennale di degrado ed obsolescenza sia dal punto di vista urbanistico che
     economico nella sua funzione storica. L’amministrazione
    con grande intuito ha visto  in queste
    due debolezze strutturali la possibilità-necessità di realizzare uno splendido
    progetto di ri-qualificazione urbanistica assolutamente sostenibile da tutti i
    punti di vista e totalmente a carico del privato ed a vantaggio del pubblico, sia
    interesse che delle famiglie che andranno a frequentare il nuovo stadio e l’area
    ri-qualificata, il tutto alla luce del sole e nel pieno rispetto delle
    procedure e della correttezza legale ed economica. Solo la meschinità allo
    stato puro può essere contraria a tutto ciò. 

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  61. L’ottimo  tifoso di Albenga, mio corregionale, visto
    come si sono sfilacciati, impoveriti ed involuti certi rapporti  ha certamente preferito  buttarsi sul Pigato delle parti sue (
    strepitoso!) ed ha fatto benissimo, tanto lo so che la viola non l’ha
    abbandonata. A proposito, Colonnello, condivido in pieno il tuo apprezzamento
    nei suoi riguardi, al punto tale che se 
    fossi in te proverei a mandare a lui le fatture che TI riguardano, anzi
    gliele porterei, mica tutti hanno il cane da guardia.  Nel caso salutamelo calorosamente. Quanto al
    mio rapporto con fatture e bollette, lascia perdere il Foscolo, da me tutto in
    regola, io pago LE MIE e lì mi fermo, oltre quel limite interviene Buck risolvendo
    i problemi prima che mi entrino in casa,in quel campo mi ha spodestato,comanda
    lui.

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  62. jordan, mi ci diverto. Faccio da ambasciatore e porgo al Don il seguente messaggio di Luca di Albenga (parole testuali): ho fatto come Lord Chandos. Non sono ne giovane ne vecchio ma e come se dormissi dopo pranzo, Sognando di entrambe le eta..........dice che avresti capito. Fine del messaggio

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  63. mi inserisco tra uno stiaffone e l'altro per mandare anch'io un saluto a Luca..
    Ovvai ora potete riprincipiare a davvele,i'mio l'ho fatto...

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  64. Che fine ha fatto Scacco non lo so, ma non credo abbia fatto nessuna fine, si è solo ritirato, per quanto ne so, indignato, (di cosa non lo dico se no mi accusano di voler polemizzare) sull'Aventino, ed ora organizza, di quando in quando, cene commemorative dei tempi passati e niente più. Se scriva di Fiorentina da qualche altra parte non te lo so dire, il poeta nostro amabilissimo padron di casa di sicuro ne sa più di me. Se sia sempre LF-SLF o abbia cambiato "F" non lo so, cin-cin credo lo faccia sempre ma non so in quali occasioni e per celebrare cosa. Di Luca di Albenga me ne ricordo anch'io ed è un ricordo senz'altro positivo di persona razionale e corretta, se lo trovi Chiari salutamelo, grazie. Sul Pranda, Orcio, dici di essere meno avvelenato di me ma poi dici quello che ho sempre detto anch'io. Ha fatto cose molto buone ed è finito malissimo anche per sua colpa. Io non ce l'ho con lui, anche se, a pelle, simpaticissimo non mi è, ma trovo nauseante e stancante che dopo due anni non si parli d'altro, soprattutto quando si perde, che, da parte di molti, non si sia lasciato lavorare il successore sparandogli addosso da prima che arrivasse e incolpandolo di tutto, anche della crisi economica europea, che si sia cominciata una guerra sorda o clamorosa (secondo gli eventi) contro la proprietà colpevole di aver interrotto un rapporto che non poteva più andare avanti, di aver fatto contro-tifo come ha ben illustrato il Tocca, di non essersi minimamente preoccupati di uccidere la Fiorentina in omaggio al santo che non c'era più. Non è certo solo per questo che abbiam fatto due, quasi tre campionati deludenti, chiarisco, se no arriva il baseballista e mi ridà del cretino integrale. Non solo, ma anche. Poi si sono aggiunti errori di scelta strategica e di dettaglio, ma tutti certo non causati ma aggravati da questo clima avverso e accusatorio. Se Eupalla che si è pure divertito a darci addosso, non ci rende di colpo ciò che ci ha tolto, non sarà facile venirne fuori.

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