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martedì 28 febbraio 2012

Il pecorino di fossa


Per capire come è cambiato il ruolo del tifoso, basta pensare a quelli che hanno avuto la fortuna di seguire la propria squadra nelle coppe europee, e per questo motivo sono stati contaminati da abitudini alimentari diverse dalle nostre, come per esempio quella di usare il bacon a colazione, oggi però prontamente sostituito con Baconi. Una volta c’erano tutta una serie di fosse, e da qui il detto “del senno di poi son piene le fosse”, oggi invece riempite di pecorino, ci ricordiamo la più in voga che era quella dei leoni a Milano, che si è trasformata nel tempo fino a ricoprire i gradoni di cemento del suo spazio, con un velluto a coste rossonere del Visconte di Modrone, e una volta raffinata anche la sua frequentazione, ha aggiunto alla dicitura fossa quella di club, diventando Fossa dei Lyons Club, e promuovendo presidente Leone di Lernia. Tutte le altre fosse, comprese quelle più sfigate capitanate da becchi oppure da becchini, ormai non emettono più un comunicato senza avere il supporto dei numeri dell’altro sfigato che è appunto Tiberio Fossi. I tifosi rappresentati da Abatantuono e Boldi non esistono più, perché oggi prima di tutto il tifoso rappresenta se stesso, e poi avanza tempo la propria squadra, è inutile incazzarsi alla fine se anche il presidente dichiara che la squadra è un hobby, tanto primo o poi si incontreranno al Brico e chiariranno. Il tifoso un tempo seguiva il Masala, oggi però troppo gonfio di marsala, oppure il Ciuffi diventato un juke box pubblicitario, e allora il tifoso si è scelto il suo predicatore di riferimento e vive per quello che dice lui e non per la partita che ha visto. I più teneri e dolci hanno scelto Tenerani perché si taglia con un grissino, il gruppo degli Alzheimer segue Paloscia con il dito puntato non tanto alla classifica pericolosa, ma al Salvavita Beghelli, con la speranza nel cuore di vedere un gol di Amauri prima di morire, quelli che invece avevano scelto il Guetta, oggi fanno parte di un associazione, che come quella per le vittime dell’amianto, chiede il risarcimento per i danni subiti all’udito. Tutti coloro che invece hanno sempre avuto problemi a collocare nella città giusta squadre come l’Atalanta o la Samp, hanno scelto Ferrara come personale Google Map, una volta scoperto che è un giornalista nato a Spal. I sostenitori della cultura e dell’arte ben consci di pretendere la gloria calcistica solo per il fatto di vivere in una delle città più belle del mondo, ma conoscendo poco o niente di questa, e quindi facendo spesso confusione, seguono con affetto invece il ponte di Rialti pensando che sia quello tra il Ponte Vecchio e il Ponte alla Carraia. E poi le curve telematiche da dove si seguono le partite telepatiche, e le televisioni da dove si fanno i tarocchi, perché la partita in se interessa sempre a meno persone, conta il prima e il dopo solo per poter rappresentare se stessi ed essere visibili. Quindi non più allo stadio in quanto tifo, gruppo di appartenenza o massa, ma fuori dalla massa e dallo stadio per essere solo individuo, l’esatto opposto di quello che una volta significava partecipare all’evento della partita, perché non conta più abbracciare qualcuno per condividere la stessa gioia, quanto invece far emergere il proprio nick dal branco, costi quel che costi. Io però che sono un nostalgico, vago ormai alla ricerca sempre più difficile del tifoso vero senza infrastrutture di rete, quello dai sessanta in poi perché non è stato contaminato dal calcio virtuale, e lo cerco tra i circoli più sperduti della campagna toscana, dove magari a scapito di una minore competenza ritrovo però la saggezza senza maschera del vero cuore Viola, che molto spesso affronta i problemi risolvendoli con l’uso del buon senso. Penso a quello di Montespertoli dove dopo aver legato la vigna tutta la mattina e affrontato un pranzo di quelli veri, il tifoso rubizzo di vino si presenta a vedere la partita alla Sala Topical dove la sera prima si balla il liscio, poltrone rosse comodissime super imbottite dove si sprofonda, e nelle quali anche la digestione pesante trova comodo alloggio, e che in alcune fasi del match spesso sovrasta anche l’adrenalina. Dicevo prima del buon senso del tifoso senza le strutture internet, che tra un sonnellino e un altro risolve banalmente anche il problema del gol, perché mi è capitato di gioire insieme per una rete, e poi appesantito dalla lasagna e poco attento quindi a certi particolari, che so, cinque minuti dopo, quando magari il gioco è fermo, esulta un’altra volta, unico nella sala, grazie alla regia di Sky che ripropone il replay del gol. E allora per rincuorarlo gli dico non ti preoccupare son tutti gobbi qua dentro, tanto il risultato in alto a sinistra non si legge più da come è scritto piccolo.

35 commenti:

  1. Nel citare il Paloscia hai,suppongo per pietà cristiana,omesso che è il capo,unico socio e fondatore del partito della Coppa Italia e di quello di Tarozzi,dei suoi rimpianti per non aver mai visto in viola i suoi idoli Zauli e Caracciolo,ed in questo somiglia molto al suo concittadino che ci ammorba con Gasbarroni e Morrone,nonchè di essere tifoso del Bologna,di aver cominciato a scrivere prima di Gutenberg,di indossare la giacca sulla camicia rigorosamente a maniche corte e di scommettere,ovviamente da molto prima che le scommesse fossero inventate,sempre e solo 3 euro a settimana!
    Insomma,Raffaello, un mito!

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  2. Anche noi per festeggiare un goal dei viola si rischia di dover aspettare un replay di qualche settimana fa (o che credevi che dicessi, di tre anni fa? un son mica tifoso di' gobbo, io).

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  3. Oh Gianni! Adesso ho capito perché,
    da letterato, ti vuoi far chiamare col nome di un pittore, perché scrivi degli
    affreschi. Clap,clap,clap.

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  4. Non ho perso molto, capisco, in tre giorni di lontananza dalle cose di calcio e
    di web: me ne accorgo diguazzando nella striscia delle pagelle sul sitone e
    ascoltando a voce da amici la narrazione rapsodica delle male gesta di Roma.
    Dunque si invoca Cuadrado come salvatore, perché non è vero, ah no!, che dopo
    Prandelli non si desiderava che morte, peste e carestia. Dunque chi nomava e
    spregiava Medioman plaude adesso a chi plaude da sempre a Medioman e proprio
    mentre e perché gli plaude. Dunque siamo passati dall'accusa di braccinismo a
    quella di aver sperperato i danari (i braccini non sperperano mai nulla, che io
    sappia). Dunque chi ha bombardato Sinisa dal primo giorno adesso dice che con
    Delio non poteva cambiar niente. Dunque chi considerava Corvino il Ridolini dei
    DS adesso lo stima una vittima ("non è lì il problema": non è mail "lì", una
    volta che col napalm si è defoliato...). Rimane solo la Fiorentina, da
    distruggere, dentro di essa hanno fatto fuori tutti, e l'operazione nostalgia
    che ha Cessi Gori come star mira a portare a compimento quel che il predetto
    fallì, la nostra fuorisucita dal football tifato. L'euforia che ha afferrato
    l'Onorata Società, stanando perfino desaparecidos svedesi, abbia pure vita breve
    (infatti, contro i nostri scarti cesenati facile riscatto - arriverà peraltro
    contentinto per le nefandezze arbitrali -  e poi conferma contro i ducali),
    resta che l'affannarsi ad allargar falle nell'emergenza è cosa che, al mio
    giudizio, segna un punto di non ritorno per buona parte del tifo fiorentino e
    della prensa che esso merita e di cui Pollock cita la più stagionata e
    rappresentativa testa di cazzo. Attualmente, d'altronde, il filo d'Arianna è
    tagliato, bisogna cercare l'uscita a naso, ma conosciamo quel che è già stato,
    lo abbiamo descritto mentre stava facendosi. Due imprevisti gravi hanno
    poi, purtroppo, prodotto tracollo: il fallimento del mercato di gennaio, che
    segna la fine del rapporto di Corvino (le cui dimissioni penso che sarebbero
    dovute e utili, in questo momento) con la Fiorentina, e quello di Delio, ormai
    conclamato (difesa destrutturata, scelte di uomini a capocchia, scarso realismo,
    cattivo rapporto con lo spogliatoio in seguito a emarginazioni incondite e a
    dichiarazioni irresponsabilmente accusatrici, incapacità di gestire una
    situazione di difficoltà ambientale pur con la fiducia massima, verso di lui, da
    parte della piazza: dopo 14 partite è  il peggior subentrato, per gioco e per
    risultati, fra gli allenatori di A e non mi si racconti che abbiamo rosa che non
    valga quella del Lecce dove il lavoro di un Cosmi, di un Cosmi!, si è visto
    d'emblée). Chiari, abbi pazienza, è un lor collega, devono avere un occhio di
    riguardo, del resto si tratta della corporazione più corporativa che ci sia.
    Molto apprezzai la tua definizione di Corvino, rivolta appunto al succitato
    reboante coglione, come di lavoratore intellettuale e penso altresì che dovrebbe
    essere estesa a tanti lavoratori presuntamente manuali: quando il lavoro non sia
    ripetitivamente alienante e richieda iniziativa e progettazione esso è sempre da
    definirsi tale e, ad esempio, per certi artigiani d'Oltrarno ancor oggi si può
    dire che le mani sono solo una protesi e che la mente è tutto e si fa parvente
    nella materia. Chi affetta disprezzo per gli illetterati raramente ha le carte
    in regola: sono gli sfigati rimasti a metà del guado, che hanno bisogno di
    medicare le proprie dolorose insufficienze vantando rendituzze di mera
    posizione, per le quali il loro merito è pressoché nullo. 

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  5.  Però bella gara tra un Pollock e un Raffaello!

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  6. Per l'esattezza quel Raffaello lì è addirittura un preraffellita, mentre questo Pollock, anche se vuole apparire un macchiaiolo in realtà è da considerarsi un post merdaiolo.

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  7. C' è un errore sull'uso di quell'addirittura utilizzato per inquadrare l'epoca del Raffaello nostro  tra i pre, perché è un movimento posteriore a quello  in cui è invece vissuto l'altro meno noto, lo stimato da Blimpe nasce alla metà dell'800

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  8. Fuor di metafora e tornando a noi,pare che Behrami sia rientrato dal ritiro della nazionale
    svizzera per un infortunio muscolare.
    E prima dello svizzero è toccato ad Amauri,per la gioia di chi in un analisi fin troppo elementare,e che quindi tanto varrebbe tenerla per sè,già se la rideva(che ci sarà poi
    da ridere lo sanno solo loro) pensando alla mancanza di un sostituto.
    Si perchè se la fortuna è cieca e lo sculo invece ci vede per due sarebbe bene,nel caso
    che oltre a vederci ci sentisse anche bene,evitare di parlarne ad alta voce.
    Sono certo che a Napoli lo scorso anno,con un Cavani tanto strabiliante quanto insostituibile,se qualcuno si fosse azzardato a ripetere in pubblico "speriamo che a
    Cavani non venga un raffreddore" sarebbero volati schiaffi e epiteti irripetibili.
    Qui invece quello che c'azzecca passa pure da ganzo,in realtà scopre l'acqua calda e
    contribuisce solo a tenere basso il morale delle truppe.
    Del resto il buon Delio una cosa giustissima l'ha detta "Questi ho e con questi faccio fino
    alla fine",e da uomo vissuto per molto tempo al sud,prudentemente,di raffreddori non ne ha parlato.
    Ne parla chi, invece di temerli,se li augura,ma qui ci infiliamo in un altro discorso ancora...

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  9. Colonnello, ahimè, condivido ogni parola del tuo intervento e per questo i coglioni mi girano a mille. Anche per questo evito di andare sul sitone che sennò, oltre al suddetto giramento, mi vengono anche gli stranguglioni.
    Scrivendo da queste lande, stento a capire il perché di tanto autolesionismo idiota, quando invece servirebbe proprio l'atteggiamento contrario. Da toscano del contado non credevo possibile che i fiorentini arrivassero a bassure di questo livello. E, in tutta sincerità, non riesco a capire dove si voglia parare. Perché nel caso di una clamorosa retrocessione tutto andrebbe a donne di facili costumi. Ben peggio di dieci anni fa, perché allora un coglione ci fece fallire, ma l'ambiente era sano. Adesso l'ambiente non esiste più. Resta solo un vergognoso tappeto di risse, insulti, invidie e chi più ne ha più ne metta.

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  10. Parole di Corsi, procuratore di Romizi, quindi della Branchini-Band: "Perchè non è stato preso in considerazione da Delio Rossi? Peccato,
    perchè avrei voluto vederlo almeno per dieci minuti con la maglia della
    Fiorentina. Però non ne faccio sicuramente una colpa a mister Rossi". A chi ne fai una colpa allora?

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  11. Mentre guerreggio con un "Memoria storica" che non si ricorda nemmeno come si chiama, si è almeno ufficialmente chetato il baseballista dopo che si è lasciata scappare la verità della sua mente astiosa. Quel "Cuadrado facci sognare, che a giugno si ride", è da epitaffio. Non apra più bocca. Tutte le volte che la aprirà glielo farò ringoiare.

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  12. "Cuadrado facci sognare", lo ha riscritto l'infame. Oltre tutto scrive "Quadrado" non sa nemmeno il nome dei suoi nuovi idoli.

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  13. Ed il suo braccio destro gli copia anche le parole. Sono diventato un genio anche io Jordan!

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  14. Jordan, sei il solito ingenuo: così potrà un giorno affermare che non era a "quel" Cuadrado cui inneggiava, potrà buttarla sulla celia. E' solo un eterno bambino sciocco e cattivo, al fondo dei fondi. Ma che Pollock e Luca, per dire (con altri buoni: ci metto pure Tocca, che lo definiva "valoroso tifoso"; ma va 'ia, Tocca!) abbiano avuto umano commercio con lui è cosa che non finisce di assiderarmi dalla meraviglia. Chiari, con Montolivo sei arrivato al dunque e anzi ti sei fatto montagnardo e con la tua fuga verso l'extraparlamentarismo trascini anche me, sappilo, perché la tua conclusione sulla purulenza esemplare, assolutamente prioritaria, decisiva e centrale del Senza Onore nella storia degli ultimi due anni mi convince appieno. Il Senza Onore è fatale anche perché una parte della tifoseria l'ha utilizzato (con difesa tanto fanatica quanto interessata) come ariete antiviola, come cavallo (figlio di) Troia. Ed è sul suo caso, cui quello di Romizi è connesso, oltre che sulla farsa El Hamdaoui, che a mio avviso il Magic si è giocato sette anni di grandezza. Sia chiaro che i DV per questo siedono al banco degli imputati, consorti, e l'annullamento del gol a Cerci, dopo i quattro episodi dubbi col Bologna, dicono di una Proprietà non solo colpevolmente assente ma sbeffeggiata là dove conta. Gioca il fair-play con Hitler e vediamo come lui starà alle regole. Sono incazzato nero e tutto questo non lo sopporto più! Che ciò però non serva a far passare in secondo piano le colpe di Delio, di cui non si parla abbastanza, di Delio cocente delusione, di Delio anch'esso strumentalizzato dai sabotatori, che ambiscono  senesamente a tesorizzare il peggio (di cui solo in parte ci siamo liberati, fra Genoa e Cesena e Napoli) perché bachi il resto. E funziona, ahimè, funziona!

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  15. Eccoci via,ora stai a vedere che alla fine l'è colpa mia...
    Siamo tutti grandicelli,Colonnello,o almeno quanto basta per rispondere ognuno per sè.
    Che sia dispiaciuto quando leggo certe cose non è novità,che sia un buono,al di là di
    considerarlo un merito,è tutta da dimostrare,specie nell'eccezione che ne fai tu che si
    avvicina molto di più al bischero,anche se sinceramente non mi sentirei di autoescludermi a priori dalla categoria.
    Sicuramente è una frase,per usare un eufemismo,infelice,ma non è questo o solo questo
    che ha minato irrimediabilmente i vostri rapporti.
    E poi,sia per le piccole che le grandi cose,gli interlocutori ci si scelgono,io ho scelto
    questo blog ma scrivo le medesime cose da un decennio e se devo andare di là per
    farmi il sangue amaro me ne sto tranquillamente dove sono,senza il benchè minimo rimpianto.
    Voi avete scelto di smazzare su più tavoli,io la comodità di un ambiente più familiare.
    Resta una frase a cazzo,se ne dicono o leggono tante,ma sono e restano esclusiva
    proprietà intellettuale di chi le scrive.

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  16. Che poi la via di fuga sarà quella del perculaggiamento nei miei confronti è persino ovvio e nemmeno così originale. Gli è scappata troppo grossa ed insiste, credo, per metterla sul ridere, ma non ci ride nessuno, ha gettato la maschera. Quell'altra allucinata ha portato la testimonianza di vomituro a supporto dei suoi vaneggiamenti (sticazzi!). Mi è toccato a rispondergli, perchè non mi riesce di fare come suggerivano a Dante? non ti curar di lor ma guarda e passa. Poera Fiorentina che banda di rintronati hai come tifosi (??)! Sarà così ovunque o la concentrazione dei "minus habens" qui ha dei picchi? Leggendo il sitone c'è da preoccuparsi.

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  17.  Quello non è il braccio destro, è il servo sciocco, il lacchè, l'eco della cazzata, il Sancho Panza di tal Don Quixote. Tra poco dirà qualcosa su Cuadrado anche lui.

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  18. "Una", Tocca? Una? Rivaia, allora! Allora rimuovi tutto quel che da anni si legge, tonellate di carta, altro che una frase "infelice"! E per me buono è buono, i bischeri non sono nemmeno veramente buoni, Calandrino insegna e Boccaccio lo sapeva. No, Tocca, non ti sottrai al doppiopesismo retrospettivo: Helveticus (al quale puoi eventualmente tu, stavolta, rimproverarmi commercio umano) alla programamtica distruzione non si è mai apposto, ad esempio: ci arriva di risulta (e il bischero boccacciano di cui sopra pertanto gli s'attaglia), ma non è sciente sabotatore. 

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  19. Una perchè di quella si stava parlando,una perchè è sempre l'ultima quella che conta
    altrimenti,per quante ce ne siamo dette,nemmeno io e te dovremmo parlarci e invece
    non è così,almeno per me.
    Io non mi sottraggo a niente,primo perchè,ripeto,ho sempre sostenuto una linea e non
    appena ho notato che altri avevano deviato percorso non ho mancato puntualmente di
    farglielo notare a lui come ad altri/e.
    Che poi tu consideri un atto di debolezza lo sfilarsi da discussioni,che il solo fatto di
    alimentarle,a mio parere,provoca un danno all'ambiente che circonda la Fiorentina,è una
    tua libera interpretazione dei fatti.
    Ho sufficiente autostima per sapere di non essere un debole nè un cerchiobottista e
    altrettanto sufficiente umiltà da accettare che qualcun altro possa invece pensarlo.

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  20. Spinto da malsana curiosità, sono andato sul sitone a verificare certe cose dette da Jordan. Mi sembra che il numero di teste di cazzo sia aumentato in maniera preoccupante. Adesso siamo arrivati al punto che il Baseballista si augura la retrocessione della Fiorentina. Che fosse scemo lo pensavo da tempo. Adesso mi sono convinto che nel cervello ha solo tre neuroni: uno salta e gli altri due girano la corda.

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  21. Ognuno delle persone si fa i propri giudizi, nel nostro caso che ci si conosce un po' di sguincio e talvolta nemmeno di persona, son giudizi basati molto sull'intuizione che è terreno instabile. Ognuno è libero di avere i propri ovviamente e non può pensare di influire su quelli degli altri. Perciò caro Tocca puoi benissimo pensarla come ti pare su una persona che io ritengo il peggio che ci sia in giro e tu magari no, forse anche perchè lo conosci meglio di me. Certo è che, parlando tra tifosi, uno che dice apertamente di fare il tifo contro, di sperare che si retroceda, che incita l'avversario, tocca (nessun riferimento) il fondo. Se lo dicesse in Curva Fiesole sarebbe da labbrata immediata, o sbaglio? Quanto all'alimentare le discussioni posso essere anche del tuo parere, almeno in certi casi senza speranza come quello, infatti se lui non rompe l'anima al "fenomeno di Vicchio" mi guardo bene dal disturbarlo.

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  22. Scusa Jordan,ma io in questa discussione ci sono stato infilato solo perchè avrei addosso il peccato originale di conoscerlo di persona,e non,e allora vi capirei,perchè
    abbia alzato un solo dito per difenderlo,cosa che non mi sono nemmeno sognato di fare.
    Se la volete sapere tutta,una frase così indica che chi la pronuncia non è più un tifoso
    della Fiorentina,almeno per come intendo io l'essere un tifoso,quindi io di Fiorentina con
    chi della Fiorentina non è tifoso nemmeno ci parlo.
    Non capisco proprio dove sia la mia colpa in tutta questa storia.

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  23. Bene, Tocca, non insisto, resto del mio avviso e ammetto però che la tua difesa sia dignitosa e retoricamente costruita con somma abilità (e non ci metti un giorno per rispondere, a differenza del senese e simili: ti piace  posare a ex-bighellone della classe ma ne avessero i prof di liceo di studenti con la tua testa...). Per il resto, io, in verità, non ti ho mai considerato in malafede e nemmeno inteso alla distruzione di tutto ciò che è viola (ti sarà impossibile trovare alcunché del genere da me scritto nei tuoi confronti), se la tua opinione su di me era invece quella eri in errore, ma non essendo io un permaloso (il mio mestiere non mi consente di esserlo e mi sentirei diminuito se lo fossi o se mi sentissi di esserlo) non ci farei comunque caso. E' anche su quel piano, quello della permalosità (che coinvolge anche la sfera della gelosia selvatica per la propria veridicità assoluta), che la mia fiorentinità di solo prima generazione mi tutela: al gusto della faida, al coltivare odio perenne, amilcarico, per tutta una vita, a causa di una battuta o di una presa di posizione, purtroppo non accederò mai. Spero che vi arrivino figli (uno è ben partito, in questo senso) e discendenti, al fine di una piena integrazione con l'humus municipale. McGuire, il tuo giudizio è il mio da sempre ma, come vedi, non facciamo l'unanimità, com'è giusto che sia in democrazia non bulgara. Ti ringrazio per avermi fatto ricordare, per associazione di idee, una tiritera che mia nonna mi recitava da piccino (era tratta dai "Quattro moschettieri" radiofonici, un successone degli anni Trenta: "Sta Luigi re di Francia con tre pulci sulla pancia: una canta, l'altra vola, l'altra spara la pistola".

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  24. Mi sembra,al di là delle dichiarazioni d'intenti di cui tutti siamo capaci,che il fatto di essere qui a scrivere sia la dimostrazione tangibile di come io abbia tirato una linea sul passato e della mia propensione a guardare oltre e a non fare dietrologia,quindi per me ogni diatriba precedente è prescritta.
    Io rispetto,e ammiro, la vostra scelta di disquisire anche con chi disprezzate,voi accettate la mia di non scrivere più su un sito che non considerò più composto da tifosi della Fiorentina,senza per questo ricevere più o meno velate accuse di collusione con il "nemico" che penso di non meritare.

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  25. Jordan,non vorrei che alla base di questo pri pro quo,ci sia quella tua frase "quando lo
    vedi allo stadio spiegaglielo",al quale ti ho risposto che non ci vedevamo ma ci sentivamo spesso.
    Io avevo capito con Scacco,non con Cuadrado,che una frase come quella incriminata non
    credo l'abbia nemmeno mai pensata.Con chi invece l'ha pensata e l'ha scritta,siccome allo stadio non ci viene e nemmeno ho avuto occasione di parlarci,succedesse non esiterei certo a fragli notare la vaccata che ha detto e,soprattutto,pensato.

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  26. Jordan,non vorrei che alla base di questo pri pro quo,ci sia quella tua frase "quando lo
    vedi allo stadio spiegaglielo",al quale ti ho risposto che non ci vedevamo ma ci sentivamo spesso.
    Io avevo capito con Scacco,non con Cuadrado,che una frase come quella incriminata non
    credo l'abbia nemmeno mai pensata.Con chi invece l'ha pensata e l'ha scritta,siccome allo stadio non ci viene e nemmeno ho avuto occasione di parlarci,succedesse non esiterei certo a fragli notare la vaccata che ha detto e,soprattutto,pensato.

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  27. La mia scelta di non scrivere più sul sitone, non è maturata dalla sdegnata reazione alla censura, ma è la stessa che ha portato il Tocca a scrivere qua. Io, come penso anche lui, ritengo inutile condividere una passione con chi non dimostra di averla più. E non essere legati alla visibilità dei numeri che il sitone concede, ma anzi decidere di perderla proprio per sfilarsi da quella insopportabile promisquità, dimostra la purezza dei sentimenti che fanno del Tocca uno di quelli che io considero i veri tifosi della Fiorentina.

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  28. Grazie Pollock,mi fa molto piacere quello che hai scritto e ricambio.

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  29. Tocca allora chiariamo subito l'equivoco, io mi son sempre riferito al baseballista, alias Barry Bonds, alias Tiziano non so come che è quello che mi martirizza e mi offende di continuo e che ora ha offeso anche tutti i tifosi viola. Mai mi son riferito a Scacco, alias Corrado, del quale ho perso le tracce, a meno che non sia nascosto dietro qualche nick non individuato (io son molto ingenuo come dice il Colonnello) post Prandellum azzurratum. Prima c'era un rapporto anche personale, di rispetto e di stima, che, almeno per me e nonostante il profondo dissenso sugli ultimi (di due anni fa) avvenimenti è rimasto. Comunque sia io non ti rimprovero proprio niente e confermo le parole di Pollock, che condivido nei tuoi confronti.

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  30. Quello allora è stato un errore mio,Jordan,in buonafede perchè con te ci siamo conosciuti
    che c'era anche Corrado ed è l'unico che vedevo frequentemente alla partita,da lì ho associato ed è nata una mia interpretazione sbagliata.
    Chiarito questo la frase incriminata non solo è una cazzata,ma,da quel che ho potuto
    leggere,anche completamente slegata da qualsiasi tipo di ragionamento si voleva
    portare alla discussione.
    Insomma una brutta autorete ma visto l'ambiente,tra chi si arroga contento la paternità di nefaste previsioni,chi vive a Bologna e l'ultima partita dal vivo l'ha vista quando c'erano ancora Haller e Pascutti,tra chi invece della Fiorentina non ne ha vista nemmeno una,direi che quantomeno si trova nel posto giusto.
    Tu invece sei palesemente nel posto sbagliato,ma siccome io sono buono,come dice il Colonnello,vi aspetto di qua per parlare di pallone,rimettervi a posto il paradenti e a
    porgervi spugna e secchio...

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  31. Tocca io  rispetto in pieno la scelta tua e di Pollock.
    Ti confesso che ne sono stato tentato anche io e che non escludo di imitarvi in
    futuro. Nonostante ciò finora ho tenuto duro, ed a questo proposito  ti ringrazio per il servizio di spugna, secchio e
    paradenti  che mi-ci offri al rientro.
    Eh,eh,eh.  E non solo ho tenuto duro,
    continuo a sperare in un vostro ripensamento,perché tutto sommato sono un uomo
    legato alle istituzioni e per me quel sito, dal punto di vista del tifoso viola,
    è una sorta di istituzione, che merita anche lo sporcarsi le mani se è
    necessario. Ti faccio un esempio, la frase incriminata del baseballista secondo
    me è qualcosa di peggio di una battuta infelice, è il segnale di un profondo
    convincimento, che, in sintesi, si può riassumere nella nefasta teoria del tanto
    peggio tanto meglio. Il progetto Mercafir per i rosiconi è un incubo, in questa
    situazione nella quale la proprietà dell’unica Società in grado di aggiudicarselo
    fa capo ai Della Valle. Questo loro non riescono a sopportarlo, l’unica
    speranza che hanno e che vada tutto allo sfascio in campo, così, secondo loro,  magari i DV si arrenderanno e lasceranno per
    quattro soldi campo libero a qualche bottegaio amico loro. Che sarebbe, come ho
    già scritto, come mettere mia nonna al volante in formula uno. Sono i loro
    sogni sempre meno reconditi, e nessuno glieli può vietare, si possono però smascherare del tutto.

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  32. Parlo per me e non per Pollock,visto che non parlerei di scelta ma di un assestamento in
    un luogo più confortevole e direi per niente istituzionale,cosa che ritengo positiva perchè
    io invece con le istituzioni,questo gran rapporto non ce l'ho.
    Non ti vorrei deludere ma ti ringrazio,Chiari,vedo però molto difficile un ripensamento tanto
    più se la situazione è quella che descrivi tu.Perchè mai dovrei rimettere piede lì dentro?
    Per smascherarli?Mi sembra che qualcuno ci riesca benissimo anche da solo...

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  33.  Tocca il tuo stato d'animo lo capisco e lo provo anch'io, ho confessato in passato, appena arrivato qui nell'isola felice dove si può parlare senza insultarsi (a parte una parentesi col Chiari per fare un po' di guanti), che avevo sempre meno voglia di andare sul sitone, da dove vengo via sempre col sangue amaro. Però perchè lasciare il campo ai disfattisti? se tutti si radunano nelle isole felici o fanno felici le mogli e lasciano solo i citrulli laggiù sembrerà davvero che ci siano solo loro. Il sitone lo leggono, non dico i DV che sono in tutt'altre faccende affaccendati, ma gli addetti ai lavori sì e non solo i giocatori. Tra i tanti messaggi aberranti perchè non ci devono essere anche le voci dei tifosi normali? Per questo, almeno finchè ne avrò la forza, qui torno agli accampamenti, dove secchio e spugna fanno comodo (quello che pretende il colonnello è troppo, magari, nel caso passare dopo l'uso alle tende vicine), ma continuo le mie battaglie laggiù. Non siamo messi bene in casa, deporre le armi ed andare sull'Aventino non ha mai portato bene.

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  34. Tieni conto,Jordan,che io non ho affatto deposto le armi,combatto e discuto per ore sia
    in casa che in trasferta,e quel qualcuno che mi ha costretto per mancanza del numero legale a stare a casa domenica,una sciacquata di capo se la becca di sihuro,prima,dopo
    e durante la partita.
    Diciamo che quindi che combattiamo la stessa battaglia ma su fronti diversi.
    Poi,politicamente parlando, che mi ci vedi a me sull'Aventino?

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  35. No, appunto e neanch'io. La mi'battaglia per età e pe' debolezza 'n casa, la posso combatte' soltanto qui e allora, botte e forza violaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

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