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mercoledì 25 novembre 2015

Per chi vede solo ombre

Il Bambi non sta bene. L’ho trovato chino su un vecchio quaderno a quadretti. La giustificazione è stata che quella del piano di sopra urla cosi tanto con il figlio che pure lui si siede a ripassare le tabelline. Secondo me queste sono invece le conseguenze del fatto che gli italiani si sposano sempre di meno e sempre più tardi. Il Bambi ne è un classico esempio, e purtroppo molto presto sarà disponibile anche il vaccino. Poi a proposito di conti, il Bambi sostiene che per addormentarsi non esiste solo l’opzione delle pecore o dei gol subiti dalla Roma contro il Barcellona, ma che è possibile contare anche le gocce di sonnifero. Intanto domani c’è la partita chiave contro il Basilea, un match vissuto con rancore perché lo si reputa causa principale dei due punti persi con l’Empoli. Secondo un amico “Granata”, Sousa ha vissuto con timore eccessivo il doppio confronto ravvicinato, come succede quando anche i torinesi vengono colti dalla paura di baciare con la lingua in concomitanza del Bagnacaudaday. Per chi vede solo ombre consoliamoci pensando che il turnover funziona come il Papa che prega per la pace. E dopo che anche Gonzalo ha dichiarato di non voler firmare per il terzo posto, dovrebbero uscire allo scoperto pure quei tifosi mimetizzati dietro la scaramanzia, che ha un ombra che è una via di mezzo tra il bicchiere mezzo vuoto e il seno di poi. Scendendo così dal podio che vede da sempre al terzo posto il camaleonte, al secondo l’insetto stecco, e al primo, indisturbata, la vicina di casa dietro le tende mentre si fa i cazzi miei. Il tifoso, a proposito di recriminazioni, fa presto a dire “Bastava togliere questo e mettere quell’altro”, poi però ci sono conseguenze da un punto di vista dell’inconscio che si manifestano soprattutto nella fase Rem di quelli più sensibili come me. Stanotte ho sognato che un panettone a cui avevo tolto tutti i canditi mi depilava. Insomma, il non essere d’accordo con l’allenatore è un classico quasi come non esserlo con la propria moglie. Anche se è più facile sostenere che Rebic non avrebbe dovuto giocare piuttosto che contraddire la propria compagna. Ieri infatti sono tornato a casa e quando la Rita mi ha detto di avermi preparato l'orata al vapore, ho cercato di reagire sostenendo che a pranzo avevo mangiato pesc...si insomma pesche, ho mangiato solo pesche, centinaia. Meglio, centinaia di volte meglio dire che Rebic non avrebbe dovuto giocare. E poi per rispondere a quelli che a Firenze ti accusano di credere troppo ai Della Valle, rispondo che loro grandi e grossi come sono ancora credono nelle pause di riflessione. E oltre allo scudetto sogno un mondo in cui ci sia profondo rispetto tra tutte le religioni. Tranne ovviamente i testimoni di Geova.




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