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martedì 3 novembre 2015

I tricoloriani

Tavecchio che insulta ebrei e omosessuali durante un'intervista è la conferma che ha proprio preso sul serio il compito di rappresentare il nostro calcio. Poi capisco anche quelli della scaramanzia, e il fatto che godersela alla luce del sole possa portare rogna. Sappiate però che è inutile fare la dieta, io vengo dal futuro e lì siete tutti ciccioni. Secondo il mio nutrizionista infatti  non bisogna proprio frenarsi, anzi, mi concede di aprire il frigorifero dove conservo le emozioni, anche la notte. Rinunciarci lo trova limitativo nello svolgere la funzione primaria del tifoso, come tirare il guinzaglio mentre il cane alza la zampa per svolgere una delle funzioni più impellenti della sua passeggiata. A me sembra il trionfo dell’inibizione, pura analisi illogica, come se quando uno mangia sulla terrazza di un ristorante pretenda di non pagare il coperto. Io sono qui per sostenitore anche il vostro di diritto a vivere il primo posto fino in fondo. Non viverlo mi sembra una cattiveria che non vi meritate proprio. A questo punto allora sarebbe meglio trovare la pizzeria chiusa. Sarebbe meno crudele, anche se di poco. E’ anche vero che nel calcio la scaramanzia è una delle componenti più difficili da eliminare, ma è troppo bello essere lassù per vedervi così prudenti. Vi suggerisco quindi di lasciare da parte i riti di cemento che così tanto vi zavorrano, e per non farvi smettere di colpo, posso concedervi una lieve protesta nei miei confronti. Per farvi abituare piano piano alla mia imprudenza, potrete usare forme di protesta moderate tipo strisciare le ciabatte. Insomma, la realtà è che vi siete dimenticati la teglia di lasagne sul tettuccio dell'auto, e dopo due (2) km, io sono quello che vi fa ampi cenni. Realizzate più in fretta possibile, se potete, che siamo primi in classifica, prima di perdere le lasagne. Oggi sono in volo verso Catania, la Centrale Idroelettrica di Anapo mi aspetta piena d’acqua, porto il verbo della capolista in pieno Sud, ma il più “Entusiasta” non sono io in famiglia, penso al direttore dell'OMS, che se andasse da mia mamma per il pranzo della domenica, metterebbe la casa in quarantena. E poi mi piacciono le donne in carne. Fanculo l'Oms e la scaramanzia. E se vi sembra  riprovevole il fatto che mi sia lasciato andare pensando allo scudetto, consolatevi, che in compenso non ho mai bevuto il vino in cartone. Fatelo almeno per rispetto verso il Bambi che ha sacrificato la sua ultima storia d’amore. La compagna infatti l’ha lasciato perché dice che era ormai troppo ossessionato dal calcio, e ultimamente soprattutto dalla lotta per lo scudetto. Anche se lui ha negato fino alla fine pur ammettendo che è successo tutto domenica al ventisettesimo (27) del secondo tempo. Insomma, una nuova filosofia avanza, e così dopo i vegetariani, i vegani e i fruttariani, ci siamo noi che ci alimentiamo dei sogni; i tricoloriani. Portiamo avanti i profumi e i sapori della nostra speranza; basilico, mozzarella e pomodoro spiaccicati sulla maglia come sponsor di un campionato che cerca nuovi protagonisti. Comunque se anche dopo questo editoriale siete ancora troppo scaramantici, disincantati e cinici nei confronti del sogno scudetto, vi sfido a rimanere tali con in mano un palloncino e lo zucchero filato. Dopo essere entrati al luna park Fiorentina.


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