.

.

giovedì 26 novembre 2015

Il freddo e la paura degli attentati

Oggi sono al Frejus, chilometri e chilometri che mi impediranno di vedere la Fiorentina a Basilea, ma non di commentare comunque sempre con maggior credibilità di Orrico. Guidare mi consente di pensare a soluzioni geniali per l’umanità. Subito dopo Genova infatti, ecco l’illuminazione proprio alla fine di un viadotto, l’idea sarebbe quella di combattere l'Isis mandandoci il Barcellona. Poi siamo tutti d’accordo che la Roma con quella difesa non dovrebbe uscire nemmeno dal Raccordo Anulare? Nel frattempo il Bambi usa il vuoto sentimentale che lo circonda per spaziare a piacimento, e privo delle limitazioni tipiche che contraddistinguono il rapporto di coppia, svaria proponendosi come esperto di invasioni, in merito alla crisi russo-turca, e nel giro di 3 ore si ricicla CT, giusto un attimo prima del fischio d’inizio di Barcellona-Roma. Che è arrivato l’inverno poi me ne sono accorto perché stamattina faceva così freddo che ad Altopascio ancora avevo l'erezione mattutina. A dimostrazione che c’è vita anche fuori dal piumone. Purtroppo sono già al terzo mal di gola dall'inizio dell'autunno. Evidentemente ho le difese immunitarie allenate da Garcia. Il freddo e la paura degli attentati sono un mix tremendo anche per la sicurezza, una miscela che se combinata con la stravaganza di certi amanti degli animali non mi permette di capire i veri motivi che hanno spinto quel cane a presentarsi così per pisciare all’angolo di via Maffia. Vivo quindi tutta una serie di frustrazioni, non ultima quella di chi ha sacrificato due punti in prospettiva di una partita che probabilmente non potrà neanche vedere. Come chi mangia leggero perché la sera sa di dover rifarsi con uno spezzatino di tofu. In questi mesi di primato in classifica malgrado lui, mi sono informato dopo che avevate fatto trapelare giornalmente che il ragioniere di Civitanova potesse essere omosessuale. Ho letto molto sulla materia, ho analizzato i risultati frutto di sperimentazioni fatte su tifosi scaramantici, scettici, e intolleranti al glutine marchigiano, e alla fine posso affermare con dati alla mano che l’odio per Cognigni è cancerogeno, non la carne. Quindi amatelo e camperete cent’anni. Stasera Sousa manderà in campo la formazione migliore, unico dubbio (Beato lui) Borja Valero. Dico beato lui perché io invece ne ho tanti, di cui uno ricorrente, difficile da estirpare. E’ una gramigna interiore che ricresce, e ogni volta che si ripresenta la necessità di scrivere il nome John sono costretto a googolarlo, perché tanto non ricordo mai dove va la H. Jonh? Jhon? Hjon?


Nessun commento:

Posta un commento