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mercoledì 26 dicembre 2012

Oltre e al di là

C’è qualcosa che va oltre, qualche volta nascosto da una coltre, se di neve si posa lieve, quando di nebbia aiuta a nascondere la rabbia, per chi va sempre oltre, a tutto, come i Re Randagi che invece della mirra portano la birra, per sfigurarla con un rutto o con un pensiero brutto. E andare oltre con il cuore duro significa sporcarlo anche solo scrivendo l’amore su un muro, tenerlo dentro al cuore anche come uno tarlo significa invece amarlo. C’è qualcosa che va oltre, come la passione per la Fiorentina inoltre, come una qualsiasi passione che essendo tale ti soprassale, ti condisce la vita come il sale, che sale da dentro e magari fa due passi in centro, ma che appena può ritorna, perché chi è innamorato non mette mai le corna, almeno che non pascoli nel peccato o che il Pascoli sia quello della “cavallina storna”. C’è qualcosa che va al di là, ma che esiste davvero, che non viene dall’aldilà e il futuro qua non sarà mai il più nero, che va oltre, che va al di là del popolare, dove qualcuno è capace di bestemmiare pure sull’altare, ma se ti vuol bene ti accarezza o ti da una pacca, e per dirtelo ti trasforma la C in acca. Un mago di strada insomma, fortunato a stare lì se solo della vita volesse far mai una somma, e anche se non sarà sempre stata serena avrà almeno camminato tutta la sua vita sulla pietra serena, tra momenti belli e brutti, e monumenti di tutti. Generoso al tal punto che oboli del suo tempo li passerà in Boboli, al di là, dove la gente non nasce ma rinasce, perché lo spirito non è solo quello di Santo Spirito ma è quello rinascimentale di Firenze. Politicamente a sinistra non andrà mai alla deriva, anche se geograficamente sulla riva sinistra, tra l’Arno e il marmo, tra santi, giardini, musei e palazzi, che per la troppa bellezza qualcuno ha scomodato persino Stehdhal, ma che alla fine sono solo cazzi. C’è qualcosa che va oltre, che va al di là, e per questo ci sono botteghe che restaurano il cuore di chi non ce la fa, di chi “la lontananza sai è come il vento” ma anche se lontana, l’anima fiorentina, a riportarla al proprio posto ci pensa sempre la tramontana. Quel qualcosa che va oltre o va  al di là è il cuore, e quando va oltre va in Oltrarno, quando va al di là va Diladdarno.

3 commenti:

  1. Quando, gonfi come e' tacchini, co' i' colesterolo più alto 'n crassifiha de' gobbi ladri, e un ci riesce più nemmen d' arzassi dalla seggiola pe' tirare i'pallone a i'nipotino, e un ci resta che dassi a' pensieri come te poeta. Chi gni riesce meglio, come te, chi gni riesce peggio, ma sempre e si finisce con l'inumidissi i' ciglio come a i'coccodriglio dopo che gli ha fatto una bella panzaha, anche lui. Concentriamoci nella digestione, sperando di vedere i' 2013. perchè gli è cominciaa l'era dell'acquario che la sarà tinta di viola!

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  2. Basta vedere un gobbo o leggere della Juve e spariscono problemi di stitichezza.

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  3. Vedo che ci sono sopravvissuti, di nome e di fatto, alle abbondanti libagioni...
    C'è un giocatore di cui si parla ormai pochissimo, e quando viene nominato è per dire che il Lione lo considera incedibile. Ora, sono in grossa crisi economica, e tengono sia Lisandro Lopez che Monzon? Mi sembra strano, io comincio a pensare che il magico duo stia lavorando in silenzio per portare El Bandoneoista del gol a Firenze.
    Un'esultanza come quella all'1.27 - tra le più grezze della storia - potrebbero fornire materiale per mesi, a Pollock...

    http://www.youtube.com/watch?v=JRNmOglaerc

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