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venerdì 6 luglio 2012

Pianti grassi

Mentre da noi si buba, Bubba da Genova ci fa sapere che i tifosi rossoblù sono già a quota 12.000 abbonati, sempre fedeli, anche se di una squadra in mano a strani giochi Preziosi, tanto che dopo il successo dei Gormiti è stato inventato il President sharing, un pupazzo preso a noleggio da tutta la serie A, utilizzato per operazioni che fanno del Genoa la piattaforma logistica di smistamento più grande d’Europa, oltre ad aver fatto dei rossoblù un paradiso fiscale dove far transitare centinaia di operazioni a capocchia, e che a Genova solitamente generano risultati mediocri, ma mai al punto che la sua tifoseria abbia abbandonato la passione o minacciato di farlo. Il Presidente non piace, ma l’amore per la squadra della propria città rimane integro, da noi invece è integro come la verginità di Raffaella Fico, perché fa più fico tifare contro, e già si organizzano check up di contestazioni, si fa prevenzione della polemica, che non solo non ha niente a che fare con l’amore per la propria squadra, ma non ha neanche un collegamento che sia uno, con nessuna forma d’intelligenza fino ad oggi conosciuta, sarebbe come un raduno di piante grasse che a toccarle bucano anche la logica più spicciola, un assemblamento di frignoni spinosi che stavano bene solo quando c’era il Prefetto Serra perché li teneva dentro, la serra. Basterebbe contestualizzare la fase di mercato in cui siamo, e poi fare una elementare associazione con le parole spese proprio da chi il mercato lo sta conducendo, Pradè aveva già anticipato ai cactus Viola, spiegandoglielo per tempo che tipo di mercato sarebbe stato, ma la parola pazienza evidentemente non si sposa con la demenza, basta guardarsi intorno per capire che tipo di mercato sarà, che non vuol dire che la Fiorentina poi lo conduca in maniera impeccabile, ma non è adesso il momento di valutarlo. Lo capiamo bene però del perché si stia dando un taglio sempre negativo a qualsiasi notizia, perché si deve andare ad alimentare l’astio, mentre El Hamdoui e Roncaglia potrebbero risultare astice, Pradè e Macia sembrano dare garanzie, e Montella ha carattere e ambizioni per lasciare ben sperare. Non sarà vero di Viviano, me se lo fosse, al netto di quelle che possono essere gli apprezzamenti personali sul giocatore, dimostrerebbe almeno che si sta cercando di lavorare per consegnare una squadra a Montella che possa essere capace di soddisfare le aspettative, il problema è che l’astio per i Della Valle, come è stato a suo tempo quello per Mihailovic, colpevole solo di aver sostituito Prandelli, e il diverso atteggiamento dimostrato invece nei confronti di Rossi, dimostra che la tifoseria ha perso ormai  i suoi sentimenti più sani e vive solo in un mondo di frustrazioni, che niente hanno a che fare con una realtà, che è semplicemente quella di non doversi aspettare di lottare per la Champion, ma che operando bene, ti permetta comunque di raggiungere risultati soddisfacenti, come del resto stanno già facendo altre società. Dispiace dover citare i tifosi genoani dopo quell’episodio vergognoso delle maglie, purtroppo però la loro fede è sempre lì e quei numeri stridono davanti alla nostra di tifoseria, che davanti alla nuova stagione, è invece lì come una banca a chiedere le fideiussioni, a dimostrazione che la nostra non è più fede ma un fido, un tifo cioè che chiede le garanzie e che alla fine dimostra di essere soltanto un tifo di frodo.

46 commenti:

  1. Domanda infida. Ma come va il gruppo Della Valle? Il famoso treno Italo, entrato a regime in tempi di vacche magre, anzi emaciate, sta funzionando o si sta rivelando uno di quei flop che potrebbe mettere a repentaglio la solidità del gruppo? Trattasi in effetti di una operazione imprenditoriale coraggiosa, ma ricca di insidie, che poteva funzionare solo se il mercato avesse fornito una risposta pronta. Oggi però i tempi sono cambiati, oggi nel mondo imprenditoriale ha maggiori possibilità di restare in piedi chi attua strategie conservative e prudenti.

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  2. Prima di dirti la mia opinione su Italo, Ludwig, lasciami
    dirti anche quella su una tua domanda "provocatoria" di ieri. Se non ho capito male
    hai sostenuto che le prime mosse non proprio esaltanti, a tuo parere, di Pradè  e Macia,  potrebbero nascondere la presenza, in veste di
    condizionatore occulto, di Corvino. A me pare piuttosto che si stiano semplicemente
    confermando le stesse difficoltà  oggettive nelle quali anche Corvino s’è imbattuto
    e che gli sono costate care. Quanto a Italo anche io no  so come stia andando, ti posso dire che da
    quanto ne so l’operazione si inserisce nel segmento dell'Alta Velocità, cioè il  più grasso e remunerativo del
    mercato del trasporto persone ferroviario, dove anche Trenitalia risulterebbe essere è in utile. 

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  3. Pollock le tue amare e sagge considerazioni di oggi nascondono però
    quella che secondo me è la vera causa di questa situazione che tu descrivi così
    bene. Mi riferisco al Progetto Mercafir a disposizione esclusiva dei Della
    Valle, grazie al fatto che si sono presi la Fiorentina nel modo giusto ed al
    momento giusto. Tutto ciò non solo causa il rabbioso risentimento della parte
    più inetta, impotente, conservatrice e chiusa dell’ambiente economico
    fiorentino, ma rappresenta anche uno specchio che riflette questa inettitudine locale.
    Sono rosi dalla rabbia e dalla stessa loro  impotenza tanto più in una situazione nella
    quale i Della Valle possono permettersi realizzare Mercafir  e diventare la più grande e prestigiosa  proprietà che la Fiorentina abbia
    mai avuto nella sua storia , o lasciare perdere studiando la meno dannosa via
    di fuga e lasciando la Fiorentina così com'è e come è sempre stata, ma facendole
    perdere un appuntamento decisivo per il suo futuro, tanto a quell’appuntamento
    non c’è nessuno oggi a Firenze capace di portarcela. La tapina stampa locale ovviamente si accoda  agli inetti
    locali, semplicemente  perché in questo
    momento di crisi di risultati fanno audience, ma è giusto l’unica cosa che
    sanno fare, audience nei momenti di difficoltà.

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  4. Chiari, la mia era una iperbole. Non dico che Andrea della Valle e Pradè si sentano ogni sera con il Corvo. E che la Fiorentina gli accrediti ancora lo stipendio. Certo, le scelte di mercato sembrano molto simili. Toccherà rivalutare anche Corvino, se continua così, perchè senza soldi nessun direttore sportivo lavora bene. Se Italo va bene, ne sono contento. Ma se davvero i Della Valle nuotano nell'oro, beh le accuse di avarizia sono forse meritate.

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  5. Jordan ti rispondo qui perché ormai l'altro pezzo è caduto in rovina.
    Neto non mi sta affatto sulle palle, Jordan, non capisco perché affermi una cosa del genere, quello che ho detto è la pura e semplice verità, se tu non li hai visti gli errori di rinvio coi piedi non so che farci ma ciò non significa che io non li abbia visti (e quindi che lui non li abbia commessi).
    Anche Boruc ne ha commessi ma questo non c'entra niente visto che stavamo parlando di Neto.
    Oh Jordan, ma che sei il suo procuratore?

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  6. No, e non lo conosco nemmeno di persona, ma la campagna mediatica pro-Viviano la ritengo vomitevole e Neto, come portiere, credo di conoscerlo abbastanza bene per dire che stiamo facendo una bella cazzata. Boruc c'entra perchè per me è grande portiere ed ha indubbiamente, lui sì, questo difetto dei piedi a roncola. L'averlo nominato significa che il difetto è per me di importanza secondaria nel giudicare un portiere, anche se Neto non ce l'ha, perchè, come tutti in Brasile, il piedino educato ce l'ha abbastanza, per quanto possa servire ad un portiere.

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  7.  Come prevedibile, la voce che voleva la Fiorentina interessata a Tasci era quantomeno ottimista, per non dire una bufala: pare che il forte difensore turco-tedesco stia per passare al Barcellona. Io mi "accontentavo" di Geromel, ma la vedo dura anche per lui...

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  8. Jordan ha segnato un punto a suo favore nella battaglia per Neto allorchè il portiere è stato convocato  per le Olimpiadi. E mi spiego. Il commissario tecnico deve chiamare tre portieri. La tradizione per i portieri in Brasile è molto buona. Il commissario tecnico deve pur essersi chiesto: se i due portieri titolari si fanno male, sarà in grado Neto di reggere il peso della porta di una delle squadre più forti del mondo in una Olimpiade? La risposta è stata positiva e ciò secondo me vuol dire che in Brasile in Neto credono molto.

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  9. Per Geromel ci vogliono cinque milioni più o meno pronta cassa e per la Fiorentina attuale queste operazioni sono tabù: prestiti poco onerosi, parametri zero o scambi. Tutto quello che leggi che preveda qualcosa di diverso è fumo negli occhi o discussioni per il dopo, quando magari qualcosa avremo venduto.

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  10. Guarda che di portieri ne ha convocati due, Rafael del Santos e Neto della Fiorentina, quindi la probabilità che ne abbia bisogno, anche qualora non partisse titolare (e probabilmente non partirà) sono abbastanza alte. Per la cronava entrambi sono under 23, quindi non ha speso il fuori-quota (ed aveva Daniel Alves che è portiere di Seleçao) per la porta, altra prova di fiducia per i ragazzini.

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  11. Chiamerei ad una riflessione che mi preoccupa: i Ramadani hanno le procure di Behrami, Jovetic, Nastasic, Ljaic e Seferrovic. I rapporti con Pradè non sembrano idilliaci, vedi caso Behrami, vedi dolor di pancia di Jovetic, vedi richiesta di aumento per Nastasic, vedi rifiuti di Ljaic di andar qua e là. Non sarà che si applicherà la legge proporzionale flli Ramadani stanno a Pradè come scuderia Branchini stava a Corvino? Se così fosse si sarebbe in un bel merdaio!

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  12. Non avevo previsto che Ramadani avrebbe preso la procura anche di Behrami, ma mi era ben chiaro, e lo scrissi subito, che forse il maggior danno la partenza di Corvino l'avrebbe causato nei rapporti con gli slavi, che avevano in lui il punto di riferimento. Difficilmente faremo acquisti di quel valore da quelle parti, e, cosa che mi preoccupa nell'attuale, rischiamo di veder compromessi i rapporti con quel che abbiamo, che non è poco [Jovetic, Nastasic, Behrami ed anche Ljajic].

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  13. Sì, di arrivi pagati chiaramente intendevo una volta entrati soldi in cassa...

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  14. Io non voglio credere che Ramadani raggiunga i livelli di
    spregiudicatezza di cui è capace il clan Branchini. Ciò
     detto questi sono i tempi, con i
    procuratori, non solo per noi ma per tutti. Tra tutti i casi quello che più mi
    infastidisce è Berhami per le dichiarazioni evasive e dilatorie, stile Montolivo
    ad inizio farsa, che ha fatto e che promettono niente di buono. Ripeto, o
    accetta il rinnovo con tanto di adeguamento, ufficialmente propostogli, o fuori
    dalle palle subito.

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  15. O Menelikke, le palle sono di piombo e non pastacche.
    O Ramadami, i soldi non son tuoi, son di Berhami.

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  16. No, e son anche suoi perchè piglia delle belle percentuali.

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  17. Lo so purtroppo, Jordan, questioni di rima...

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  18. Ragazzi, guardate il video del raduno di oggi, pare la famiglia felice del Mulino Bianco...
    http://www.fiorentinanews.com/2012/07/montella-incontra-behrami-e-jovetic-video/

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  19. Un tempo c'eran sempre le poppe in copertina... non ci son più le riviste di una volta...

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  20. Allora anche Pradè che compra Viviano gli è pe' i cardo criminale? e gli andrebbe arrestato 'n tempo!

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  21. Il machiavellico Pradè sta per mettere a segno un altro colpo per ingraziarsi i favori della piazza: dopo il fiorentino Viviano, sta lavorando per portare in viola Cuadrado, allo scopo di ammorbidire i tifosi dell'omonimo Club...

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  22.  Facundo Roncaglia posa per la Riblogghita di Pollock, con la sua famiglia, prima di prendere il volo per Firenze e lasciare l'Argentina.

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  23. Io sapevo che Cuadrado gli era un esterno basso (anche se tendente alla spinta). Un altro? o che si fa la collezione? Io spero sia roba di pennivendoli se no questi son più mossi da i' vento di' mago di Vernole. Cuadrado comunque, a parte d'avere i' cervello a chicchi, l'è un bel giocatore.

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  24. Pare che, insieme a Viviano, prenderemo anche Dalla Rocca, sempre in prestito. Ricordo che era una giovane promessa del Bologna, non e' male, ma sembra un altro rincalzo.
    Quella di Cuadrado mi sembra una bufala, direi che un esterno destro non ci serve, ne abbiamo gia' a iosa.

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  25. Anche il ritorno di Gila mi sembra una bufala, cosa ne pensate?

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  26. La doppia operazione Viviano Della Rocca suscita molti dubbi e fondamentalmente appare inutile. Da tempo non arriva a Firenze, non dico un top-player, ma un giovane promettente come lo erano Pazzini e Montolivo o un giocatore dai piedi buoni in grado di giostrare in mezzo al campo e illuminare il gioco. 

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  27. Gilardino: bufala clamorosa (sia lui che la notizia)
    Cuadrado: può giocare anche come esterno alto (anzi, nell'Udinese giocava 3/4sta), nel 4-3-3 di Montella può essere l'alternativa a Cerci (o viceversa)
    Della Rocca: ovviamente un rincalzo ma a centrocampo dopo le partenze di Montolivo, Kharja e Salifu qualche rincalzo è d'obbligo da prendere (sperando in ben altri nomi per i titolari)
    Viviano: se è in prestito non oneroso con DIRITTO (e non obbligo) di riscatto per me va più che bene, vedremo come si comporterà Neto a Londra, magari l'intenzione è quella di  farli partire alla pari x giocarsi il posto.
    Behrami: sembra ci sia un riavvicinamento....speriamo su!
    Jovetic: se la Juve ci da Quagliarella e Giovinco io mi offro per portarlo a Torino, un attacco così Cerci Quagliarella Giovinco (Quadrado El Hamdaoui Palladino) non mi sembra affatto male!

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  28. Chissà se la Juve è disposta a privarsi di Giovinco, e se il giocatore accetterebbe Firenze dopo aver a più riprese dichiarato che non si trova alla Juve di passaggio. Assieme a Giovinco, però, io chiederei Gabbiadini al posto del decotto Quagliarella. Ci sono almeno dieci anni di differenza tra i due. Un altro per il quale Traversi stravede, e non sempre si sbaglia, è Giandonato. Credo peraltro che dovendo scegliere è preferibile avere una squadra mediamente buona, che una squadra formata da dieci giocatori mediocri e da un grande campione destinato ad essere un pesce fuor d'acqua. De Laurentis ha fatto una uscita fuori tempo, ma è vero che Jo-Jo non ha l'autonomia per giocare ogni partita. Ed è stato già dimostrato che anche disponendo delle sue prestazioni corriamo il rischio di retrocedere.

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  29. Sinceramente come faccia un altro prestito a favorire un'operazione nella quale non ci si trovava d'accordo tra il prestito e la vendita (l'obbligo di riscatto è una vendita a pagamento dilazionato, come per Cassani, non pigliamoci per il culo) mi sfugge dal comprendonio. A meno che non si sia accettato la richiesta di Zampa per Viviano (e si è pagato uno stonfo, altro che prestito!) avendone come giunta, a gratisse, il prestito di Della Rocca. Son preoccupato. Della Rocca poi è un centrocampista medio per non dire mediocre che ha fatto un goal in carriera. Forse un panchinaro, non molto di più, ma a noi servono i titolari!

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  30. Il partire alla pari con un presunto idolo delle tifoseria per un portiere giovane che ha bisogno soprattutto di fiducia, mi sembra essere l'ennesima presa di culo. Neto vattene, più lontanto possibile da questa banda di incompetenti.

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  31. LZ, Jovetic non lo vendono perchè nessuno dà, oggi, i 30 milioni che vogliono e per i quali c'è un accordo di green light. Il giocatore ed il procuratore faranno un po' di casino sottobanco per avere lo sconto, ma alla fine si rassegnano. Giochi bene, giochi di più e l'anno prossimo ci sarà magari che sale con le offerte. Behrami o firma o deve essere ceduto, la lagna Montolivo non ha insegnato nulla?

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  32. Ho l'impressione che alcuni volte Andrea della Valle sia spinto più dai sentimenti che dalla ragione. E questi sentimenti sono i più diversi. Si spazia dal rapporto affettivo e amicale con certi giocatori all'orgoglio di non voler cedere il campione numero uno. Dall'altro lato, Diego, invece, lo spinge a tener stretti i cordoni della borsa. Ma benedetto Andrea, se quattrini non ce ne sono, forse converrebbe lasciar da parte l'orgoglio e cedere il campione. E' già successo con Montolivo. Ora la stessa problematica potrebbe ripresentarsi sia con Jovetic che con Berhami. Personalmente, vista l'attuale situazione finanziaria della società, non esiterei a privarmi di entrambi, sia pure per ragioni ovviamente diverse. Di Jovetic per poter rifare la squadra, di Berhami perchè non mi sembra indispensabile e perchè ha raggiunto livelli di valutazione non superabili.

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  33. Ci sono 8 anni tra Quagliarella e Gabbiadini, Ludwig, è vero e 8 anni sono un bel po' se si considera solo la differenza di età ma c'è da tener conto anche dell'esperienza. Io ho l'impressione che qui dentro non ci si renda conto, e la cattiva pubblicità che Jordan fa a Viviano per sostenere un portiere che ha un solo campionato di serie A sulle spalle giocato 2 anni fa ne è ulteriore prova, che dopo 3 anni di stenti forse è bene lasciare da parte un po' di scommesse (Gabbiadini, Neto, ecc...) x far spazio a qualche certezza in più (Quagliarella e Viviano).
    Io credo Jordan che se dei professionisti del mestiere che ce l'hanno sott'occhio tutti i giorni ne cercano un altro è perché probabilmente non lo ritengono pronto al lancio definitivo in serie A, daltronde come hai detto tu a proposito di Viviano se il Palermo preferisce Ujkani ci sarà un motivo e la stessa cosa vale per Pradè, se preferisce Viviano a Neto ci sarà un motivo, no?
    Con rispetto parlando, Jordan, io mi fido di più del giudizio di Pradè e dei 2 allenatori che l'hanno avuto tra le proprie fila facendogli giocare 5 partite in 2 anni che del tuo!

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  34. Pradè l'ha avuto due anni? o se non sa nemmeno come è fatto? lo stesso dicasi per Montella. Il Palermo preferisce Ujkani diopo averlo visto giocare sei mesi Viviano. Pradè cerca Viviano perchè glielo ha detto il padrone che di calcio ne capisce ancora meno di me e di te ma che gli è preso la fissa che possa fargli comodo per "marketing" vendere il tifoso in squadra. I due allenatori che l'hanno avuto ne hanno parlato entrambi più che bene, ma gli hanno preferito un grande portiere di 32 anni in una sitruazione in cui poco spazio c'era per lanciare un giovane. Ti dirò che l'avrei fatto anch'io, anche se Neto l'avrei mandato a giocare perchè tenere un portiere di vent'anni in panchina oer un anno e mezzo è criminale. Ora la situazione è diversa. Viviano non è Boruc, è un portiere mediocre che costa e che non ci serve a nulla se non a perdere, forse per sempre, un giovane che è già adesso, meglio di lui.

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  35. Ecco cosa diceva Delio Rossi di Neto http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=r_yS_2mbZPM Chi lo conosce lo apprezza, come Manu Menezes che lo mette nei due della seleçao olimpica nonostante abbia fatto quattro partite in due anni. Poi tu puoi credere quello che ti pare, tanto decidono altri non io e non tu, però per me stanno facendo una grossa cazzata.

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  36. Io non ho scritto che Pradè l'ha avuto 2 anni, ho scritto che mi fido più di Pradè E DEI 2 ALLENATORI CHE L'HANNO AVUTO NEGLI ULTIMI 2 ANNI, la cosa è ben diversa. Comunque nel calcio di oggi non c'è bisogno di averli nella propria rosa per conoscerne pregi e difetti, oggi ds e allenatori conoscono molti dei giocatori che vengono trattati dalle proprie squadre di appartenenza, fa parte del loro lavoro, se vogliono stare al passo coi tempi devono sapersi tenere informati quindi io credo che sia Pradè che Montella conoscano Neto e credo che se cercano Viviano è perché quest'ultimo piaccia di più; il fatto che sarebbe una scelta imposta dal patron è una cosa tutta da dimostrare. Poi magari hai ragione tu, Jordan, non voglio assolutamente intendere che non potrebbe essere come dici tu, questo deve essere chiaro.

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  37. Per quanto riguarda i due allenatori che l'hanno avuto l'ultimo anno e mezzo (è arrivato a gennaio 2011 non esageriamo) ti ho già detto. Non l'hanno affatto bocciato, nessuno dei due, solo che gli hanno preferito un portiere che dava più garanzie per età ed esperienza, e la situazione, sempre barcollante della Fiorentina, non permetteva esperimenti, anche perchè, come ha detto bene Delio, un portiere non lo puoi far giocare una volta ogni tanto, se lo vuoi valutare davvero gli devi dare un periodo di fiducia. Dove ha sbagliato la Fiorentina, una volta tranquilla sulle condizioni di Boruc (ricordo che Neto è stato preso a gennaio perchè Boruc si era infotunato alla spalla)
    È stato nel continuare a tenerlo l’anno dopo condannandolo ad un anno di panchina. In panchina, appunto per la peculiarità del ruolo che rende difficile un impiego saltuario, non ci puoi tenere i giovani, ma quelli che ormai il bagaglio se lo son fatto. Se l’avessero mandato a giocare ora nessuno avrebbe più perplessità da scarsa conoscenza e non farebbero la cazzata che stanno facendo

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  38. E' anche vero, Jordan, che la scorsa stagione (non quella appena conclusa) eravamo salvi da fine marzo, c'era almeno un mese e mezzo di partite in cui non si rischiava la retrocessione ne potevamo ambire a treni europei eppure Neto è stato lasciato in panca.

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  39. Perchè col vento di pace che spirava era l'ideale per dare spazio ad un giovane portiere. Comunque son tutti discorsi che non fanno farina, non so ad esempio se fosse in condizioni ottimali a quei tempi, ma me ne importa poco, a differenza di voi il giocatore lo conosco bene e so che è forte, più forte di Viviano che è portiere mediocre. Che Pradè abbia ricevuto o meno l'imbeccata dal padrone, che Montella lo conosca poco e, quindi, storca la bocca può essere comprensibile, ma stanno facendo una cazzata. Se non ci vuoi credere fa' come vuoi, non cambia molto, vedrai dopo.

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  40. Il caso di Neto, Jordan, fa comprendere quali siano gli orientamenti della società negli ultimi due anni. Non c'è mai stata la chiara volontà di puntare su di un gruppo di giovani scelti accuratamente tra quelli disponibili sul mercato o fatti crescere in casa. Sarebbe stata la soluzione preferibile considerate le tradizioni viola. Più volte la Fiorentina ha saputo far crescere l'entusiasmo dei tifosi lanciando i giovani. Successe negli anni sessanta, ma anche negli anni settanta (all'epoca di Caso e Guerini) e poi di nuovo con Erikson e Baggio. Era la soluzione ideale per il dopo Prandelli, ma si è preferito orientarsi su giocatori in la' con gli anni, apparentemente pronti a dare il loro contributo in termini di esperienza, in realtà, molto spesso, decotti. A ciò si sono aggiunte alcune oggettive topiche di Corvino (che in altri casi invece ha comprato bene).

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  41. La Fiorentina che negli anni '70 stava crescendo sotto la Guida di Liedholm e Radice fu in realtà molto sfortunata. Fu trovato un pacchetto di giovani molto interessanti, che in molti casi arrivarono alla nazionale. Questo gruppo di promesse fu falcidiato da infortuni e incidenti, tanto che in pratica ad arrivare a fine carriera furono solo Antognoni - peraltro sfortunato il suo, pure lui, stroncato da un fallo di Pellegrini L. quando aveva raggiunto l'apice tecnico della sua carriera - e Mimmo Caso. Roggi e Guerini, già azzurri e fortissimi, chiusero molto presto, perdendo tra le altre cose l'opportunità di partecipare ai mondiali '78 e '82. Desolati - non un campione, ma pur sempre punta capace da 20enne di segnare 10 e 9 gol nella serie A di allora, in 21 e 19 partite... - continuerà a giocare dopo essersi rotto le gambe, ma non fu più quello di prima. Questa generazione avrebbe raggiunto la sua piena fioritura nei primi anni '80, sotto i Pontello. Provate a immaginarvi la squadra che sfiorò lo scudetto per due volte con De Sisti, nell'81/82 e nell'83/84, con Roggi, Guerini e perché no il miglior Desolati...

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  42. E senza i due gravissimi incidenti di Antognoni, entrambi causati  da avversari.

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  43. A quei tempi in pirmavera non c'era uno straniero che era uno, non solo a Firenze, ma ovunque in Italia, anche in prima squadra c'erano limitazioni rigide, il vivaio nazionale era molto più curato, ora siamo al SuperMarket e più che gestire i giovani e tirarli su se ne importano a vagonate cercando di fare una cernita non sempre facile e non sempre di successo. Avevamo un bel vivaio, sia di miei coetanei che poi furono la base del secondo scudetto o poco prima (Bertini, Brugnera, Esposito, Orlandini, Merlo, Ferrante, Brizi, Chiarugi) sia degli anni '50 (Roggi, Antognoni, Guerini, Caso, Desolati e poi  Galli, Sacchetti, Bruni, Di Gennaro). Oggi sarebbe obiettivamente più difficile.

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  44. Nel campionato 73-74 disputammo,
    con una squadra zeppa di giovani,  un
    girone d’andata strepitoso, battemmo tutte le strisciate, ricordo una vittoria
    a Marassi contro la Samp, 2 a 0 per noi alla fine del primo tempo, segnarono,
    se non ricordo male, Saltutti e Caso,  e
    mi pare che giocò anche Speggiorin, perché ricordo come in un sogno una sua
    spettacolare rovesciata, il pubblico di Genova 
    alla fine del primo tempo si alzò in piedi ad applaudire i viola, una
    cosa mai vista.

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  45. Geniale la squadra messa a disposizione di Radice, allora allenatore emergente e dalle idee modernissime. A dimostrazione del fatto che di superamento del difensivismo si parla da mezzo secolo, Radice, ispirato dagli olandesi, propose un gioco spumeggiante e di attacco. Fulvio Bernardini voleva fare di quella Fiorentina il perno della sua nazionale. Ma dopo poco tempo al posto di Radice fu chiamato Rocco, ossia l'antitesi calcistica di Radice. E ci fu il disgraziato incidente che determinò la fine della carriera di Guerini. Corvino ha combinato pasticci, ma con un budget adeguato sono pressochè certo che sarebbe stato in grado di portare a Firenze altri giocatori di valore oltre a Jovetic e Nastasic. Si pensi a Witsel, su cui la Fiorentina era andata subito. Ma ci volevano sette o otto milioni di euro per prenderlo, e Corvino ne aveva a disposizione tre o quattro. Torno a quel che ho scritto ieri a proposito dell'approccio di Andrea della Valle, troppo affettivo, troppo passionale, non razionale. Ogni tanto sembra che a giocare in lui sia l'orgoglio. A cedere certi giocatori gli sembra di diminuirsi e di rompere rapporti affettivi. E allora li tiene anche quando non è il caso, quando cioè, dovendosi guardare al bilancio, sarebbe meglio fare un pianto e un lamento, e vendere.

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