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mercoledì 18 novembre 2020

E altre serie


Il Bambi ha chiuso un accordo strategico con la compagna che prevede di aspettare il momento giusto per infilare la mano nel sacchetto di patatine e così non coprire i dialoghi di “Breaking Bad”. Intanto che le grandi case farmaceutiche sono in guerra per chi arriva prima, per quello che si conserva più facilmente, per quello che ci permetterà di tornare allo stadio a vedere Cutrone, a noi chi ci protegge dalle paure delle ipocondrie e dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua vita? Personalmente aspetto quello efficace al 100%, che si conserva nella borsa della piscina, e che sa di barretta con la frutta secca. Non come Vlahovic che è efficace al 12,5%. Spero che i giocatori contro il Benevento diano tutto come se fosse l’ultimo giorno di zona arancione prima che diventi rossa. A forza di guardare le serie televisive su Netflix mi viene voglia di introdurre informazioni sulla mia vita privata tipo che dietro a questo blog di fatto c’è un delimitatore di sagome dei cadaveri col gessetto bianco. Uno che per reazione al figurativo in cui è imprigionato dalla professione si fa chiamare Pollock. Purtroppo non esistono cadaveri così informali. In altri momenti mi verrebbe voglia di dire che il declino morale non è cominciato coi giri di campo di Barone ma da quando l’essere umano ha cominciato a scremare il latte. Che il Bambi ha creato un vaccino in garage accanto alla sua 208 ed è efficace al 214%. Una vede il Pizzichi che per fumare una canna deve togliersi la mascherina e stare lontano da tutti, nascosto dietro il muro della chiesa di Serumido tra le siringhe e i cassonetti dell’immondizia. E altre serie. Più realistiche, tipo che siccome non capisco un cazzo mi chiamano a fare il prossimo Commissario della Sanità in Calabria.

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