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martedì 3 novembre 2020

DPCM o TSO?


Chissà se quelli iscritti a Lettere Classiche sono considerati indispensabili allo sforzo produttivo del Paese. Il rischio rimane l’omissione di soccorso nel caso in cui si sfracelli qualcuno con il monopattino. E chissà tra quanti DPCM farà gol il muccone, era meglio quando leggevamo l’oroscopo della settimana. Il Bambi in crisi nera, penzolante dalla finestra che da su via della Chiesa, ha preteso minacciando di buttarsi, di avere prima del lockdown localizzato, una sala giochi degli anni 80, mezza stecca di sigarette di contrabbando, una Vespa Special e una cassetta con tutti i gol di Batistuta in Viola. E’ stato sedato, la compagna ha dovuto dichiarare che soffre di una rara forma di psoriasi interiore che va a irritare la seconda personalità. Quella più sfortunata, quella che spesso finisce agli arresti domiciliari. Ha dichiarato il falso per evitargli il TSO sostenendo che il gesto era dovuto all’ansia per l’imminente lockdown, mini lockdown, light lockdown o come cazzo si chiama, spaventato cioè per il prezzo sempre più in crescita del fumo. Adesso in molti dopo l’ultima uscita della Fiorentina si accorgeranno che il petto di tacchino non è poi così male. Già mi immagino che quando morirà Rocco, a Firenze saranno proclamati tre giorni di rutto cittadino. Io non do in escandescenze come il Bambi, ma ho comunque le ossa confuse. Alla fine mi sento di dire che non è un paese per vecchi, non è un paese per giovani, ma non è neanche un paese per paesi. Torneremo ad andare a letto dopo Carosello con il dilemma del perché Callejon falso nove. Non solo, il tarlo più grande, quello che si insinua tra le pieghe del cuscino, moralmente repellente, è capire quali sono quei selfie in cui il soggetto finge di posare per una foto. E con il Montella ter mi sento di dire che l’estate è finita.

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