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martedì 12 settembre 2017

Una spettacolare giornata triste


L’estate passa dal caldo torrido duro da sopportare come solo Gano il duro di San Frediano, direttamente all’uraGano. Il tifoso passa dalla catastrofe ambientale della sconfitta al paradiso fiscale della vittoria, stato idilliaco quest’ultimo non senza qualche riflessione amara. E’ come quando si disdice un abbonamento perché stufi, e venti minuti dopo ci chiamano offrendoci forti sconti per abbonarsi di nuovo. E’ lì che ci si chiede per quanti anni c’hanno inculato. Questa pioggia però a qualcosa serve, a lavare via dalla memoria il ricordo bruciante di questa torrida estate, e quello della cessione di Borja Valero. Eravamo così preparati all’uragano in Florida che ci siamo dimenticati della bomba d’acqua a Livorno, e come se non bastasse, con l’autunno rieccoti l’accasciarsi con enfasi di Callejon, che di fatto anticipa la caduta dei capelli. Ci rimangono ancora i grandi dubbi: da dove veniamo? Dove andiamo? Diego Della Valle o Diego Dalla Valle? Per i tifosi del Fronte Gobbo Interno intanto la vittoria della Fiorentina è sempre una spettacolare giornata triste. Ma anche loro hanno diritto a una seconda possibilità, ad una seconda vittoria consecutiva, a una seconda colazione, e per le loro donne ad almeno una seconda di reggiseno. Ha fatto bene l’altro giorno Franco a segnalarci il Premio Campiello a Donatella Di Pietrantonio per “L’Arminuta”, perché sennò sembra che gli abruzzesi siano solo Cirilli, la Cipriani e Bruno Vespa. E visti i complimenti che ha fatto al blog, sono stato costretto a farmi un bidet di umiltà per dare l’esempio a Théréau, Laurini, Veretout ed Eysseric. Qui si è detto che Corvino avrebbe sparato un sacco di cazzate durante la conferenza stampa di fine mercato, imbeccato dai due mandanti di sangue. Trovo molto più gravi le cazzate che diciamo noi non imbeccati da nessuno e persino gratuitamente, quando per convincerci che niente potrà influire sul nostro peso forma, sosteniamo con forza che d’estate non s’ingrassa perché col caldo si mangia di meno. Chiudo col contratto del Baba che è pari pari al mio tema d’italiano che la maestra Bianco volle leggere per forza a tutti gli altri bambini. Da quel giorno mi odiarono, e quello fu il mio alibi per una carriera scolastica mediocre.

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