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martedì 19 settembre 2017

Acqua di Giò-rdan


La vigilia è anche il momento delle sensazioni, ed è qui che il mio ottimismo fa capolino circospetto tra il pessimismo dilagante. Per certi versi non sbaglia mai chi vede sempre nero perché il nero sta bene su tutto. E visti i mostri che abitano in quelli del Fronte Gobbo Interno, il responsabile della comunicazione lancia un allarme proprio alla vigilia della partita contro la Juve invitando i propri affiliati a bussare prima di entrare. Ma non chiedetemi perché sono così ottimista perché non sono più abituato a rispondere senza consultare Wikipedia. E in questo caso non penso che potrebbe aiutarmi nemmeno un’enciclopedia online. Forse una risposta posso anche tentarla se considero che la  pioggia e l’umidità non fanno certo bene ai capelli delle donne, ma vuoi mettere ai capezzoli. E se mi si fa presente che con la Juve si perde spesso, vi ricordo che passano gli anni ma continuiamo ad essere sempre in fila sui viali. E se devo dire cosa mi ricorda il Fronte Gobbo Interno che annusa la probabile sconfitta in casa Juve, mi viene in mente l’altoparlante che mi sveglia in treno quando invita ad abbassare la suoneria del telefono per non disturbare gli altri viaggiatori. Allora voglio andare anche oltre l’ottimismo e indicare Veretout come uomo partita, perché se è vero che siamo fatti del 70% di acqua, nel suo caso è acqua di Giò-rdan. A chi fa di tutto per farmi notare che Dybala è difficile da affrontare in questo momento, rispondo che non lo cambierei con Saponara perché lo juventino è talmente brutto dentro che ha bisogno di farsi tristemente notare. Il nostro manco gioca da quanto è invece una bella persona. Si va bene, ma se dopo tutti questi discorsi il risultato sarà negativo come spesso accade a Torino? Anche le sconfitte sono migliori se le sfumiamo col vino. Non vi piace la nota alcolica? Allora non resta che guardare tutto come se non l’avessimo mai visto.

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