.

.

lunedì 12 giugno 2017

No alle pertenze intelligenti



E’ morto l’inventore della pizza con l’ananas, dopo i Della Valle colui che più di tutti ha fatto del male alla fiorentinità mandando in crisi la lobby del caco. Se mi consentite un pensiero diverso da un auspicato avvicendamento societario da parte degli alternativi della pizza, dico che a Natale mancano ancora 200 giorni. E se mi è consentita anche una considerazione più amara dell’ananas, fa male avere ogni giorno di più la conferma che del calcio si guardano troppo solo le poppe grosse, le gambe lunghe, il culo sodo, e troppo poco gli occhi grandi. Insomma, è diventato un movimento dove se vediamo uscire uno dal bar alle 8 di mattina con una birra e un bicchiere di plastica, ci meravigliamo del bicchiere di plastica. Il tifoso è ormai arrivato a credere che per combattere il virus dei procuratori sia sufficiente l’omeopatia. Capisco che i tempi cambiano, ma se il progresso viene misurato con la clausola rescissoria e la cialda per fare il caffè, continuo a rimanere legato alla caffettiera. Non ritengo insomma che per fare la partenza intelligente bisogna per forza lasciare a casa la moglie. La paura di Gubbio non è niente a confronto di quella della dipartita (persa anche quella), perché il tifoso è conscio che dovrà rivoltarsi nella tomba certo che i Della Valle glielo vorranno mettere nel culo anche da morto. Il problema dei nostri tempi è la sopravvalutazione, perché chi stapperà la bottiglia per festeggiare la liberazione dai marchigiani, si sentirà pure un sommelier. La velocità la fa da padrona e non si perdonano 15 anni senza vittorie, così come se non ti risponde entro il primo squillo vuol dire che sta trombando. Un consiglio alla società che cerca invano di aumentare il fatturato con il merchandising, sappia che i fiorentini non comprano le maglie della propria squadra, almeno non quelle originali perché costano troppo, e allora perché non cercarli altrove quei fatturati. L’idea mi è venuta sentendo il prete di Serumido rammaricarsi dei sanfredianini che bazzicano le pizzerie con l’ananas nel menù, a suo dire peccatori che hanno rinnegato un frutto più autoctono come il caco. Quindi per cercare risorse da reinvestire sulla squadra sarebbe meglio scrivere un manuale per evitare di bestemmiare quando si cerca di usare la carta forno in quello a legna.

Nessun commento:

Posta un commento