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mercoledì 17 agosto 2016

Così è la vita


E’ bastato il rinnovo di Corluka con la Lokomotiv e giù addosso alla società. E’ la vita. Prendi i figli, li porti a nuotare coi delfini, nelle cascate a fare rafting, sul Nepal col deltaplano, a Rio a fare volo acrobatico, poi non gli prendi il gelato e ti odiano. E’ la vita. Come quando sei al casello e nell’auto di fianco vedi la donna dei tuoi sogni che ti guarda, ma lei ha il telepass e tu no. Così è la vita. E poi perché proprio Corluka, con tutti questi stranieri che già ci vengono a rubare i congiuntivi. Adesso si a De Maio anche se siete renziani, e occhio a Ranocchia perché a Corvino sono sempre piaciuti i giocatori che hanno l’eleganza di chi si avvicina al buffet per il secondo giro. Perché quello che ho capito alla fine degli anni ‘70 in Oltrarno, quando le borse di Gucci erano ancora più false del brodo che si faceva con la trippa, che pretendere è sempre un errore, che non aspettarsi niente è il segreto, e meravigliarsi resta tra le cose migliori. Credo insomma che un padre di San Frediano debba saper tacere e casomai mentire: i figli hanno diritto di vivere le proprie illusioni di scudetto e vederle crollare nel girone di ritorno. Comunque non disperate mai, Elia Viviani cade, si rialza, vince la medaglia d’oro, e così diventa la metafora perfetta. Anche noi ce la possiamo fare se ci liberiamo dello stipendio di Gomez. Non ci resta che abbandonarlo in autostrada, tanto è tedesco e saprà rialzarsi.

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