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martedì 9 agosto 2016

Non è tutto oro quello che luccica a Rio


Scelgo il mare per le ferie perché sono sempre stato attirato dal suo moto perpetuo, più ancora di quello che esprime Borja Valero. Le onde sono catartiche, liberatorie come quando compri un difensore centrale. Coinvolgenti e ipnotiche come la Fiorentina di Prandelli non smetterei mai di guardarle, se non fosse che poi finisco di pisciare. Non è che voglio mettere le mani avanti, cerco di dare solo una chiave di lettura a più ampio respiro. Insomma, se non riuscissimo a centrare l’acquisto tanto agognato in difesa, potremo sempre consolarci pensando che poi le ciambelle che non riescono col buco diventano bomboloni. Intanto la notizia vera è che in Brasile c’è un Viola che vince qualcosa, se pensiamo che da noi è sfumato anche il trofeo Lugaresi. Ma a parte Campriani che usa la carabina per vincere l’oro, l’olimpiade ci insegna che il tiro al piattello è un modo sincero per ammettere che volevi fare uno sport continuando a mangiare come un maiale. Mentre alla Milano rossonera da quando c’è Montella sono stati associati quasi tutti i suoi ex in maglia Viola, tranne solo Lezzerini perché Vincenzo ha amici a La Spezia che gliel'hanno messo in cattiva luce, in quella nerazzurra è stato scelto De Boer come il prossimo allenatore esonerato dell’Inter. Se poi pensate che l’ansia di una finale olimpica sia grande, o se preferite, quella per l’attesa del difensore centrale è perché non mi avete mai visto buttare l’immondizia col sacco che sta per sfondarsi. Mentre l’integrazione in San Frediano è perfettamente riuscita, e me ne rallegro non solo nel veder mangiare il lampredotto a gente mai vista prima, ma soprattutto dopo, quando vado al bar a prendere il caffè e sento parlare liberamente di “Ibrimivic, Buffonne, Icarti e Bonucce. Dove ho sentito un tipo che sosteneva, persino mimandolo, che noi italiani siamo forti a Judo perché ci alleniamo ai buffet.

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