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martedì 22 agosto 2023

Parigi o Parisi?


Sistemata la macchina in garage è tempo di musei (non troppi per la verità), mercati, boulangerie, patisserie, gran cru, anche se non rinnego il lampredotto in un filo conduttore che mi porta a cercare frattaglie locali. A Lione giorni fa ho cenato con salsicce di fegato di maiale. Naturalmente per provare i vini bevo bicchieri mezzi pieni e mezzi vuoti. E giustappunto ieri  mentre raccoglievo le idee per questo editoriale mi sono messo a mangiare un pezzo di baguette con formaggio (Cantal AOP) e Luberon AOC bello fresco. Ci siamo sistemati in un appartamentino a Le Marais. A Parigi fa caldo, ma da quello che mi dice Tommaso siamo 10 gradi meno che al Viola Park (che sarà considerato utile quando vinciamo e colpevole delle sconfitte). Abbiamo organizzato una visita alla città non troppo turistica, e certe buone guide aiutano. Pazzesco l’uso indiscriminato dei monopattini che ti sfrecciano da tutte le parti e ti costringono a una concentrazione massima. Mentre avevo già dato tutto quello che avevo per leggere i numeri di Snappo e adesso rischio di essere travolto ad ogni piè sospinto. Da amante della simmetria, poi, un disordine così nelle traiettorie me li fa credere almeno destronzi. E comunque a Parigi le accise ci sono pure sulla frutta e sulla verdura, anche se adesso andremo alla scoperta dei veri mercati dei francesi. Non ho controllato quest’anno ma penso che il mare esista ancora. Oh, comunque anche da qui dove le rotonde non hanno attecchito, e dove invece imperversano i semafori, posso dire che il granchio blu è l’Arabia Saudita per il calcio. Per giovedì, forse spinto dal paradosso francese, e come da foto, vedo una caduta Rapid degli austriaci.

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