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martedì 8 agosto 2023

I miei limiti


Se il buongiorno si vede dal credito illimitato, diciamo che dal sorteggio non abbiamo scansato il Delaware. Snappo scrive e io mi volto dall’altra parte, temo però che prima o poi sentirò il toc toc sulla spalla. E quale sorpresina vedrò? Dopo tutta questa disamina puntuale dei bilanci trovo singolare che qualcuno per rispondere nel merito voglia verificare se alla fine sia mai esistito un bambino che come dice la mamma si sia preso un raffreddore perché girava scalzo per casa. Dopo le acute analisi temo che quel “moriremo democristiani” sia un po’ troppo ottimista. Del resto c’è stato un tempo in cui anche i filosofi lavoravano. Così facendo viene fuori che credevamo che A fosse la verità, poi puntata dopo puntata abbiamo cominciato a capire di essere stati avventati, e che la verità, in realtà, sia B. Arrivati alla quinta penserò che nulla meriti di essere vero. Sarà stata la Sela Cup, il sorteggio, i bilanci Mediacom, Nzola che viene e Cabral che va, in questi giorni risulta tutto più difficile del solito, tornare a casa illesi, incensurati, sani di mente, e dopo essere riusciti a incassare la cedola. In questo territorio di tassazione agevolata se dai l’anima a qualcuno ti chiede quant’è. Ed è così che le ultime parole di ogni editoriale sono molto stanche. Insomma, vorrei arrivare integro alla sorpresina, se non fosse che ho una certa età emotiva e quando dico certa è per omettere ora e data del decesso. Adesso vado perché i miei limiti non stanno mai fermi.


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