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martedì 18 dicembre 2018

Il prete gobbo


Visti certi striscioni, cori, eccetera, non voglio credere che lo stadio sia rimasto un posto sovraffollato buono solo per poter scoreggiare tranquillamente. Non lo voglio credere, ma ormai ho poche certezze; il lampredotto, e che mancano 6 giorni ad “una poltrona per due”. Se da una parte la polizia brasiliana diffonde nuovi identikit di Battisti, dall’altra Pioli ritira finalmente quelli di un centravanti camuffato da ex dopolavorista ferroviario. Oggi tornato a buttarla dentro. Sparito un finto bidone, la magia del Natale ha fatto sparire anche la tredicesima. Smentito quindi il prete gobbo che all’omelia aveva detto che Babbo Natale non esiste, e che Simeone non è un centravanti, facendo piangere quelli del 7Bello. Il discorso poi per il quale Simeone è tornato al gol perché il ceppicone dopo un lungo travaglio è riuscito a mettergli accanto un’altra punta, e che invece lo scorso anno il fatto che l’allenatore era lo stesso, la punta accanto non c’era, ma i gol li faceva, allora il merito era di Saponara per il cui utilizzo Pioli si è subito dissociato, tutto ciò mi ricorda tanto quelle conversazioni in cui la vicina ti dice ciò che le ha riferito la cognata che le ha raccontato il macellaio che l’ha sentito dire dal figliolo dell’ortolano che ha parlato con questo par di coglioni che ha visto coso cosare. Per questa metodologia del tentativo disperato di dimostrare che Simeone non era in crisi perché questo può succedere a chi fa quel mestiere, molti utenti silenti mi hanno scritto in privato accusando il blog di avergli creato rughe da espressione schifata. Io ho cercato di stemperare certa indignazione da concetti artati, l’ho fatto tentando di sminuirne la portata, sostenendo cioè che ce l’abbiamo tutti quel parente che tende a ingigantire qualsiasi cosa, tipo che Saponara non gioca nemmeno alla Samp.

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