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sabato 8 dicembre 2018

A bocce ferme


Pioli genera lo stesso sentimento di Salvini nei confronti di quelli che vanno a salvare la gente in mare, questo spiega in parte come mai gli uomini campano di media due/tre anni meno delle donne. Prima di tutti questi pareggi, e dei 43 punti su 45 della Juve, si pensava che il motivo fosse dovuto al fatto che le donne devono recuperare il tempo perso in fila ai bagni pubblici. Come voglio immaginare la partita di domani a pranzo? Perfetta come quando arrivo in ufficio e il pezzo preferito che sto ascoltando in radio finisce proprio quando spengo la macchina. Basta che se chiudo lo sportello non cominci a suonare l’allarme attacco ancora a digiuno. Lo so, la carta della disperazione sarebbe quella di sostituire il tecnico, questa ha permesso anche a Prandelli di rientrare nel nostro campionato. La disperazione però potrebbe essere cattiva consigliera, oppure un’opportunità. Per chi vuole scappare dai Della Valle, da Pioli, dal rimpianto per Hagi può cavalcare la disperazione giapponese, nel paese infatti ci sono troppe abitazioni vuote, e a seguito del peggioramento della situazione dovuto al calo demografico, si prevede che entro il 2040 quasi 900 città e villaggi non esisteranno più. Okutama a proposito di carta della disperazione regalerà le sue case a chi ne farà richiesta, da qualunque parte del mondo. Basta avere meno di 40 anni oppure un figlio con meno di 18 anni, un genitore che ne abbia meno di 50, o un centravanti che ha segnato meno di tre gol. I richiedenti devono impegnarsi a stabilirsi nella città in modo permanente. Questo potrebbe portarci lontano dai nostri problemi di ambizione, di conduzione tecnica, di mancanza di un centravanti in attività. Forse sono andati lì anche quelli che idolatravano Macron come novello Napoleone, o Gasperini, e adesso sono spariti. Lontano dalla tentazione tipica del tifoso di dare soluzioni, dopo, io non scappo nemmeno dal dare, ma addirittura dal  sottoscrivere tutto ciò che a bocce ferme diceva la Beatrice.

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