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venerdì 7 dicembre 2018

Funghi e fango


Ne avevo fatto riferimento ieri, ma l’avete buttata in caciara. Il problema è invece serio. Stando a dati ancora provvisori, in Piemonte sono stati 71 i cercatori di funghi ad aver avuto bisogno del Soccorso Alpino. Nove hanno perso la vita, due sono ancora dispersi. Andare a funghi è diventato più pericoloso che schierare Biraghi. Vanno da soli e non rivelano il tragitto per non far conoscere le zone migliori, l’equivalente dell’allenamento a porte chiuse. Calzature inadeguate come certi allenatori, il problema dello scivolamento è lo stesso che accade alla Fiorentina in classifica. Sarebbe meglio perdere qualche fungo, e dare più possibilità di essere ritrovati, non difendere la zona segreta a tutti costi. Non insistere sempre con lo stesso centravanti. Da Anastasi ad Anastasio insomma. Ci sono testimonianze di soccorritori che raccontano di quanto sia difficile per certi fungaioli, un uomo steso sulla barella con un braccio rotto e l’altro che penzolava per reggere il cestino pieno, fu impossibile convincerlo a mollarlo. Lo stesso stanno facendo i Della Valle con la Fiorentina. Se non ci fossero loro, Pioli, Biraghi, tornasse Hagi, potremmo gareggiare per qualcosa che non sia solo su chi va prima in pensione. E con più scorrevolezza della manovra, ci sarebbe anche più serenità a seguire la propria indole da ausiliario del Natale, in modo da controllare se l’albero viene fatto realmente l’8 dicembre, e nel caso elevare delle contravvenzioni. L’unico complimento che il Bambi è mai riuscito a fare a Pioli, è che il tecnico riesce a far cigolare la manovra meglio del cancellino dei suoi genitori a Montemignaio. Secondo me tutte queste problematiche, prima societarie e poi tecniche, privano il povero tifoso Viola di camminare sulle punte, mangiare crostate di mirtilli, avere tempo libero, trascurare il trascurabile, e non vedere l’ora di. Faremo in tempo a vivere il Rinascimento?

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