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mercoledì 12 dicembre 2018

Gli emarginati della parte destra



Riguardo alle pietre d’inciampo rubate a Roma mi vengono in mente quei racconti in cui per fare una bravata il protagonista ruba o distrugge un oggetto sacro a una tribù, e questo gli porterà una sfortuna nera per il resto della vita. Come a chi ci ruba le partite. Guardate l’Inter che prima sprofonda in classifica e poi esce pure dalla CL. Ce la rubò quando ancora giocavamo bene, Pioli non c’era, e se c’era dormiva. Riguardo invece al momento “l’è tutto sbagliato l’è tutto da rifare”, penso di aver capito che l’esonero dell’allenatore è comunque un fatto positivo perché tanto non abbiamo più nulla da perdere, stesso concetto che vale pure per l’avvicendamento societario. Io ho un approccio diverso al non aver più niente da perdere, per me inizia da quando non trovo il punto da dove si stacca lo scotch dal rotolo. Siamo emarginati sulla destra della classifica, e questo è un dato oggettivo, ma se ci fosse stato ancora De Andrè ci avrebbe scritto sicuramente una canzone bellissima. In Italia il numero dei reati e omicidi diminuisce da anni, ma la paura delle persone aumenta. Ne risente anche la classifica della Fiorentina il cui punteggio diminuisce mentre l’incazzatura dei tifosi sale. La gente è sempre più incazzata, avete visto i tifosi Viola a Reggio Emilia respingere quelli che una volta erano i propri beniamini? E’ finito il tempo in cui Jovanotti cantava “affacciati alla finestra amore mio”. Mentre di me si dirà: cercava di non assistere mai ad un esonero dell’allenatore Viola. E’ tempo di spray al peperoncino, aglio e olio. E' il tempo che Pioli tenta di uccidere la nostra passione. Un altro pareggio e rischia di rientrare nella categoria dei serial killer. Poi però penso che il primo passo per essere un buon allenatore è avere una squadra.

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