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mercoledì 18 aprile 2018

Vademecum


Io a quelli che credono di sapere tutto mi chiedo come fare a fargli capire, senza offenderli, che non gli credo. Chi l’ha detto poi che non possiamo crollare, lasciamoci andare e confessiamo di aver sbagliato giudizio prima di un’eventuale vittoria contro la Lazio, sono sicuro che ci sentiremo meglio. Dopo sarà troppo tardi, saremo costretti a dire che Hagi aveva rovinato lo spogliatoio. La scorsa settimana sono stato in ospedale a fare un esame di quelli considerati prevenzione, per fortuna non sono pratico degli ospedali e quindi sono entrato dentro senza sapere quali fossero le procedure per effettuare la visita. Non c’è nessuno a spiegarti, non c’è un vademecum. Non ho fatto l’università, ma se l’avessi frequentata avrei avuto lo stesso problema. Pagata la tassa chi mi avrebbe spiegato come frequentarla? Come avrei fatto a iscrivermi ad un esame per esempio? Come muoversi in certi ambienti? Infatti da bambino pensando alla vita adulta temevo che nessuno mi avrebbe spiegato come si otteneva un documento o si comprava una casa. Reperire informazioni è alla base della sopravvivenza in questi contesti, tutto demandato alla propria capacità di domandare. Un diritto negato che poi ti porta a non capire perché abbiamo vinto sei partite di seguito. Mentre delle volte basta poco, ti muore la batteria del telefonino e improvvisamente trovi la forza di attraversare la strada fuori dalle strisce.

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