.

.

lunedì 16 aprile 2018

E' morto un nano di Biancaneve



Mancando il gol il fato ci ha annullato il tour delle sette meraviglie del mondo, ci è saltata la primiera, e alla fine abbiamo assistito alla scomparsa di uno dei sette nani. Spal ostica ma la Fiorentina c’è anche se riaffiora l’imprecisione al tiro (20 le conclusioni di cui solo 7 nello specchio). Il tizio che fa retromarcia e sembra uscire dal parcheggio, ma poi rimette la prima e sistema meglio la macchina, è il gol sbagliato allo scadere di Gil Dias. Pochi i gol più in generale, molti gli zero a zero anche là dove Pioli non è causa di tutti i mali, in una fase del campionato dove il pallone pesa evidentemente di più. Rivalsa quindi per i tifosi rianimati dai pareggi, quelli che aspettavano i ceppiconi sulla riva del fiume. Dio sa quanto non avrei voluto utilizzare questo termine, e se non mi avessero torturato non l’avrei fatto, è che gli uomini cedono molto facilmente al dolore per un pareggio. Quei tifosi che ce l’hanno con l’allenatore per gli zero a zero, ogni tanto si dimenticheranno perché ce l’hanno con lui (succede quando la propria squadra vince), e per coerenza continueranno però ad avercela con lui. Chiesa, Saponara e Dabo su tutti. Il Bambi dopo lo zero a zero che segna il ritorno al sorriso del Fronte Gobbo Interno dopo il lungo letargo ha abbandonato quella tecnica finlandese che aveva adottato per cancellare la realtà consecutiva che lo circondava, così si è finalmente tolto le mani davanti agli occhi prendendo atto che almeno l’impermeabilità difensiva ha resistito. I tifosi che hanno abbandonato questa antica tecnica finlandese grazie al pareggio a reti bianche hanno comunque dovuto soffrire per la scomparsa di Milos Forman in quanto ceco. Scusatemi se dico questo ma soffro di attacchi di lucidità.

Nessun commento:

Posta un commento