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sabato 14 aprile 2018

Dune ostinate


Forse chi è rimasto immobile nel giudizio a prima del filotto che vuol dire storia e non minimo sindacale si è dimenticato di mettersi in carica. Poi c’è il discorso che l’allenatore colpevole di fare sempre i tre punti non può essere apprezzato da chi invece non commette nai lo stesso errore di giudizio. Nai. E alla fine si dirà che le vittorie sono dovute al fato così come già siamo in grado di dire che tutto sommato non si sta poi così male senza governo. Il fato che è un noto travestito scappato da una favola e che ha sostituito la Carlotta nei nostri cuori. Continuiamo quindi con serenità a dare sempre gli stessi giudizi, a prescindere dall’unico dato oggettivo che è il risultato, e finiremo come quando lanciamo il maglione sulla sedia e quello cade tirando giù tutti gli altri vestiti, la sedia, e se si continua a vincere ancora alla fine verrà giù anche il solaio. Impagabile poi quell’apparente far finta di niente se vinciamo per sei volte di fila senza che lo stesso se ne accorga. Intanto sto andando a Capalbio a scegliere la duna, Capalbio con la “L” non con la “R”, preciso perché non vorrei che tra un po’ venisse fuori che oltre a piacermi i tecnici ceppiconi ami anche trascorrere le vacanze in località cocciute.

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