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giovedì 26 aprile 2018

Giggino come Verratti



Giggino un mese e mezzo di corteggiamento a Salvini e poi va col PD, ovvero l’ingresso di Raiola in politica. Giggino come Verratti. Così come trovo strano festeggiare il giorno della liberazione e poi rimanere legati a certi pregiudizi su Pioli. E’ anche vero che con questo caldo siamo tutti fratelli Viola fino a quando non si libera un parcheggio all’ombra. E poi almeno noi quando eravamo ragazzi sul 5 a 0 avremmo mischiato le squadre. Se c’è un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto vuol dire che da qualche parte c’è anche una bottiglia mezza vuota o mezza piena, ma la cosa più triste in tutto questo modo di vivere la propria passione è l’isolamento sociale dei tifosi astemi. “Che casino” mi dice infatti il Bambi, e prosegue “che casino essere contemporaneamente triste, sollevato, eccitato, spaventato, incuriosito, e allo stesso tempo sentire che in fondo in fondo non me ne frega più una sega di niente”. Aveva appena finito la seduta di cromoterapia davanti a quel campo di lavanda in Provenza “sorseggiando” Pastis. Passato il Pastis gli ho detto che non deve sentirsi in difficoltà se non ha creduto in Pioli, io per esempio non conosco le capitali del mondo anche senza il Vin Santo.

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