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martedì 24 aprile 2018

Cromoterapia



Manca la coerenza nel calcio, non solo tra i tifosi, mi chiedo infatti perché  Buffon non si sia lamentato anche lo scorso anno quando aveva un bidone al posto del suo secondo. E poi il tifoso non si prende mai le proprie responsabilità, quando nomina il suo sostituto di allenatore preferito e questo fallisce miseramente nella squadra in cui milita, fa finta di niente e lo sostituisce con un altro, fa finta di niente e lo sostituisce con “io non sono pagato profumatamente per scegliere gli allenatori”, e io aggiungo che si capisce anche il perché. Così come quando indossa jeans con un risvolto superiore ai 5 cm significa che quei jeans sono di qualcun’altro che dice che la rosa della Fiorentina è più forte di quella del Milan. Questa mancanza di responsabilità del tifoso ricade poi sui figli, me li vedo che mandano a scuola con il trolley questi poveri bambini di fatto inculcando in loro una mancanza di grinta e rendendoli più fragili ad affrontare le difficoltà della vita. Oltre a voler mandare via Pioli si sta discutendo tra questi tifosi una proposta interna alla Curva Fiesole per togliere la sciarpa Viola e il divieto di cantare l’inno a chi non ha fatto il classico. La richiesta di esonero secondo studi sulla psicologia da stadio nasconderebbe una violenza latente che dovrebbe essere curata con l’attribuzione di un orto sociale. Integrando la cromoterapia, costringendoli così all’esposizione del monocromo del campo di lavanda per combattere la personalità strisciata tipica del Fronte Gobbo Interno. Io che non ho bisogno né di orto e neanche di cromoterapia oggi sarò a Roma nell'unico quartiere che contiene il cognome dell'allenatore Viola. E non dico nemmeno che Firenze è più grande di Roma.

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