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giovedì 19 aprile 2018

Senza più tanti "se"


Incarico esplorativo al Fronte Gobbo Interno per capire se adesso si può considerare terminata la spinta emotiva post tragedia in modo da valutare il prossimo risultato positivo senza più tanti “se”. Damato sbaglia molto, ma anche Sportiello, Dragowski, Milenkovic e Pezzella non fanno meglio. Era buono il gol di Simeone, sul rigore era giallo ed espulsione. Purtroppo non abbiamo saputo gestire prima un doppio vantaggio e poi ancora un altro. La Lazio ha qualità ma comunque quattro gol validi glieli abbiamo comunque pur sempre segnati. Meraviglioso Veretout, eroico, che al terzo gol alza la maglia con scritto “Grasso è bello”. Dispiace per Drago ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il parare. E chi voleva vederlo all’opera potrà ammirarlo ancora la prossima a Sassuolo. Tutti i mali non vengono per nuocere quindi. Più apprezzabili come squadra che non come singoli, la sconfitta è immeritata, la squadra per me guadagna la sufficienza, molti dei giocatori invece no. Per superare l’amarezza della sconfitta ‘sta volta dovremo aggrapparci ad un episodio positivo per reagire, un episodio costruito individualmente nelle nostre case. Ho pensato che una pernacchia sulla pancia possa cambiare una brutta giornata. Forse una scossa emotiva meno intensa, ma pensiamo un passo alla volta. Le serie positive troppo lunghe del resto destabilizzano. Ma se qualcuno pensa di non farcela a superare questa sconfitta perché intanto si è reso conto di non essersi goduto la serie positiva intento com’era a cercare di dimostrare che prima o poi avremmo perso, deve farsi aiutare, con umiltà, ricordandosi che ci hanno messo la schiena dietro per farcela insaponare da qualcun altro.

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