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giovedì 21 dicembre 2017

Silenzio, parla Andrea


Ritorna Pepito nel calcio italiano, sono contento ma con tutti ‘sti ritorni da infortuni e da altri campionati, l’entusiasmo tende a lasciare spazio alla noia e alla rassegnazione forse tipiche solo delle luci a intermittenza. Ritorna Pepito come certi dipendenti dopo che gli amici non gli strisciano più il badge. Intanto la colpa non è di Simeone quando sbaglia i gol, ma di Pioli che lo sfianca in un lavoro improbo, un rincorrere chicchessia che gli toglie la lucidità necessaria per battere a rete, gira gira per il campo che sembra più in gita fuori porta che sotto porta. D’altra parte la colpa non è di chi ricicla i regali, ma di chi fa regali di merda. Andando verso il Brennero ho sentito in radio la polemica non so di quale sindaco che sotto le feste di Natale ha vietato alla cittadinanza di dare da mangiare ai clochard sotto i portici, seguita da tutta una serie di interventi tra i quali l’immancabile “dai un pesce a un uomo e lo fai mangiare per un giorno, insegnali a pescare….io dico, ma se gli insegni a pescare chi lo piglia in culo alla fine è il pescivendolo che poi diventa clochard. Intanto il 2017 è passato così veloce che Hagi non ha fatto in tempo nemmeno a esordire in serie A. Sentendo le parole di Andrea, che non sarà Agnesi, ma che è comunque una pasta d’uomo, non capisco quelli che rimpiangono Cecchi Gori e che provano nostalgia addirittura per i capelli di qualcun’altro, non i propri come me, ma quelli di Frey. Straziante. Direi a questo punto, per il bene di tutti e senza preconcetti, io che sono stato orgoglioso di questa Fiorentina, e che lo sono ancora, e chi invece non lo è stato o non lo è più, invece di offendere e offendersi, lottiamo, lavoriamo per catalogare, indicare e preservare anche il “tornare a letto” come patrimonio dell’umanità.

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