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giovedì 14 dicembre 2017

La moka da 6


Pali, VAR, rigori senza supplementari, e così la Samp va fuori, chissà se lo zenzero farà bene anche a Giampaolo. Dopo questo passaggio ai quarti, sofferto e meritato, mi rimane un unico rimpianto nel 2017, quello di aver perso Inter-Pordenone. Sono al Brennero e visto il caso Donnarumma ho anche un po’ di paura che quelli del cantiere mi accusino di avergli fatto firmare un contratto milionario sotto pressioni psicologiche. Si sono riuniti addirittura sugli spalti dello stadio di Bressanone, il Marasma a km zero ha esposto persino uno striscione. Tornando invece alla partita posso dire che un fornitore, senza saperlo, mi ha mandato la cassetta di vino preferita; Fonterutoli (Veretout fonte di futura plusvalenza)), Ser Lapo (Babacar in quanto riserva), Badiola (Badelj). Non ho visto il primo tempo e quindi scriverò solo metà editoriale. Ieri 13 dicembre non mi sono accorto solo che Veretout è meglio di Vecino, ma anche che sono 55 anni e 7 mesi, salvo qualche momento di fisiologica distrazione (tipo il 4 a 2 alla Juve), che mi piacciono le poppe grosse. A questo punto mentre metà editoriale giunge velocemente al termine non so se tengo più a questo passaggio ai quarti oppure alla moka da 6 che è entrata ormai a far parte della famiglia. Infine un po’ frutta secca e un po’ storica voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”, ciao Everardo siamo andati in culo al Fronte Gobbo Interno. Linea a chi sminuisce.


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