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martedì 19 dicembre 2017

Pensiero numero uno e due


L’unico modo per far giocare Hagi è dargli subito una seconda possibilità così da non rimanere delusi dalla prima. Quelli che danno del ceppicone a Pioli, anche perché non fa giocare il rumeno, mi ricordano quelli che arrivano dopo di te al semaforo pedonale e schiacciano il pulsante di richiesta attraversamento, mettendo in dubbio le tue capacità di premere pulsanti. Intanto Montella per il suo Natale quest’anno ha scelto decisamente il pandoro, quello che forse non mangerà Gattuso. Non abbiamo battuto il Genoa, ma vinto il contenzioso per Ljajic contro la Roma, un fallimento per quelli che “non ne vinciamo una”. Un fallimento purtroppo come quello di “Borsalino”. E mentre vi preoccupate di elencare i mali della Fiorentina, là fuori una vostra zia starà scegliendo l’ennesimo pigiama da regalarvi a Natale. L’importante comunque è fare attenzione a passare una vita da tifoso a mettere i puntini sulle “I”, fare attenzione cioè a non aver scritto in maiuscolo. Ma io ho ancora speranza che il tifoso semplice possa sopravvivere, e per tifoso semplice intendo quello che non capisce una sega, senza cioè ambizioni tecniche, senza laurea in economia, senza essere Direttore Sportivo dentro. Il tifoso che non sa i motivi per i quali ha vinto, perso e pareggiato, e non sente il bisogno di saperli, confido che esisterà sempre come continueranno a esistere i libri di carta fino a quando non si potranno schiacciare i ragni con l’e-book. Da tifoso molto semplice ho cercato di elaborare due pensieri basici, di quelli che non hanno la presunzione d’insegnare al culo a cacare. Pensiero numero uno; se restiamo calmi e uniti ce la faremo ad arrivare al 7 gennaio senza esonerare Pioli. Pensiero numero due; lo scopo della forza di gravità è forse quello di ricordarci che è meglio rimanere sdraiati per terra quando siamo in vantaggio e manca poco al termine.

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