.

.

lunedì 6 giugno 2016

Per non essere da meno del Condor saranno tre anche i giorni del Corvo


Oggi il fatto più importante sarà la conferenza stampa di Corvino che durerà tre giorni, già si dice che  neanche nel suo secondo mandato riuscirà a dire no al colesterolo e alle plusvalenze. Mentre ieri  è stato il giorno del ritorno a casa di Argo, il cane dei marò. Giusto in tempo per farsi eleggere sindaco di Roma. Poi a prescindere dalle idee discordanti su Cognigni (rimane comunque lui il candidato numero uno ad occupare il posto vacante de “il più grande” ora che è morto Muhammad Ali), apprezzo comunque molto l’ostinazione con la quale lo combattete, un aspetto che rivela tutta la vostra anzianità, malgrado vi tingiate le basette, condizione nel suo aspetto più positivo naturalmente, anche se non è proprio saggezza, siete comunque determinati ad avversare il Sire di Civitanova, senza vie di mezzo. Come quando non mettete la freccia per niente o la lasciate accesa per due mesi. E visto che a Firenze non c’era da votare, dato che il silenzio elettorale lo romperà abbondantemente Corvino con il suo autoscontro di parole, e dato che il referendum è ancora troppo lontano, ho chiesto intanto alla Rita se per favore poteva gridare "NO NO NO" quando veniva. Nel frattempo va fieramente controcorrente il sindaco di Civitanova, che a differenza dei suoi colleghi siciliani ha autorizzato l’inchino davanti alla casa di Mario Boss per la processione di San Marone. Perché c’è solo da imparare da quell’uomo lì, uno che non si ferma mai, nemmeno davanti alla messa in mora della società da parte di Benalouane, ne davanti alla mancanza dello sponsor sulla maglia o della sentenza Salah. Perché per lui nella vita non importa quante volte cadi, l'importante è provare a fare causa al comune e vedere di beccare qualche soldo da dare a Corvino.

Nessun commento:

Posta un commento