.

.

lunedì 2 marzo 2020

Terapia più intensiva della fase di recupero palla



Alla fine potremo incontrarci tutti in terapia intensiva e discutere se il ceppo del virus non possa addirittura ritenersi un ceppicone. I più sfortunati moriranno da soli così come sono nati, questo percorso in comune potrebbe essere utile per tirare fuori cose dolorose tipo che in mezzo a queste due fasi della vita hanno conosciuto molte persone la maggior parte delle quali gli stava pure sul cazzo. Io confesserò strategie bieche come quando dichiarai alla Beatrice dalle poppe grosse di essermi innamorato della sua mente e allo stesso tempo ebbi premura di conoscere la sua taglia di reggiseno. Il Bambi a poche ore dal decesso avrebbe ancora la lucidità per dire che a proposito della didattica a distanza lui si troverebbe a disagio senza poter alzare la mano per andare in bagno. Dovremmo essere tutti dannatamente emotivi in questa situazione tenendo presente che a mente fredda ragionano soprattutto i cadaveri. Forse non è come sembra ma è peggio, tanto che un amico che fa il cameriere a Brooklyn ci ha detto prima di essere ricoverti che per fare il tampone senza spendere i 1500 dollari necessari lui ha starnutito addosso a un cliente facoltoso così il test lo fa lui. Magari ci preoccuperemo di ciò che ci potrebbe accadere, e dico per fortuna, così non penseremo a ciò che non accadrà mai come vincere lo scudetto. E il Bambi in questo reparto ospedaliero, con il supporto delle funzioni vitali forse confesserà finalmente ai familiari che ci ha provato ad essere un altro, ma che sono state le cattive compagnie a renderlo diverso da come loro lo avrebbero voluto, e chiederà di mettere agli atti che potenzialmente era un brav’uomo. Prima di esalare l’ultimo respiro vedrà la nonna Liliana appoggiata alla moto rubata nel viale Nenni fuori dal McDonald's, farsi la foto da mettere sul proprio profilo WhatsApp.

Nessun commento:

Posta un commento