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giovedì 19 marzo 2020

Quando tutto sarà finito



Per non parlare sempre di Fiorentina dico che i due nuovi episodi di Montalbano non sono stati all’altezza, e che chi guida con la mascherina ha paura di essere infettato dallo speaker radiofonico. Quando tutto sarà finito daremo sicuramente più importanza alle piccole cose, se non microscopiche come i vaccini. Come se non bastasse, dopo gli Europei spostano anche Pasqua di 30 giorni. Era proprio tanto che non si vedeva un anno così bisestile, perché anche la mia ombra si è messa a un metro di distanza. Così alla fine il Bambi è riuscito pure a smontare l’albero di Natale. Poi all’improvviso mi sono ritrovato a lavarmi le mani prima di pisciare, e uscito dal bagno ho potuto dire con orgoglio a Tommaso che un giorno quel soggiorno sarà tutto suo. Ma c’è anche chi è fuori e che è contento che molti di noi rimangono a casa. Mai come in questi giorni ci si accorge quali siano le priorità della vita, e mi riferisco soprattutto al frigo pieno. Buona l’iniziativa di Berlusconi che restituisce 10 milioni, mentre cresce la nostalgia per il VAR. Cosa che invece non deve crescere è l’ansia, che non diventi maggiorenne insomma. Ansia che ormai porta un prete in ogni trasmissione televisiva, che non chiamino pure un becchino insomma. E una volta finito tutto questo potremo finalmente tornare a litigare per il parcheggio.

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