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giovedì 12 marzo 2020

La normalità è un lusso (c'è sempre meno da ridere)


Finalmente il Bambi è potuto andare a lavorare senza lavarsi il viso, non tutto è positivo però se è vero che malgrado lo smart working è riuscito ad arrivare tardi lo stesso. Per la sua compagna invece ogni giorno che passa risulta sempre più difficile la gestione della ricrescita. E poi spaghetti aglio olio e peperoncino contro la paura. Alla fine sarà stato per il poco peperoncino o per la troppa paura ma il piatto non è riuscito. Abbattute le emissioni inquinanti anche Greta può andare a fare compagnia ad Hagi in campionati minori. Adesso io e la Rita litighiamo per andare a portare la spazzatura, altri tempi insomma da quando Totti sputava in faccia all’avversario. Sono giorni dove cerchiamo di riscoprire cose dimenticate, di ridare la giusta considerazione a quelle trascurate. Il Bambi dopo avere per anni distrattamente annaffiato la sua unica pianta grassa, ieri ha deciso di travasarla in un vaso più grande e così ha scoperto che era di plastica. Intanto la sua compagna per impedirgli di andare in Santo Spirito gli ha nascosto le scarpe nella lavatrice. Ai tempi del Corona quando pensavi di aver trovato un parcheggio ed era invece Smart working. A un certo punto mi è sembrato di udire un Ferragosto anni 70. Là fuori. Che per un attimo ha coperto il mio rumore interno. Quello della preoccupazione. Nei casi d'intolleranza alle restrizioni, dove si parla d’insubordinazione domestica grave, è stato necessario legare la propria compagna al divano per evitare che uscisse, questo almeno quanto autocertificato dai soggetti interessati. Diciamo che prima quando non ne potevo più me ne tornavo a casa, ora invece ci resto. E magari siete anche tutti in tuta.

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