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venerdì 28 aprile 2017

Il futuro sarà Viola ma adesso nevica



Frequentando assiduamente la tecnologia sono conscio che il vero progresso avverrà solo quando i pessimisti potranno strisciare due dita sul bicchiere per aumentarne il livello del contenuto e trasformarlo così da mezzo vuoto a mezzo pieno. Per intendersi, l’uccello la mattina non sarà più considerato troppo ottimista. Anche se i più modesti, quelli senza touch screen, si accontenterebbero che qualcuno creasse dei manici delle confezioni dell’acqua un po’ più comodi. Una forma progredita di salvataggio dell’Alitalia potrebbe essere quella dell’azionariato popolare, che oltretutto ci farebbe sentire in diritto di palpare i culi delle hostess. Poi per fare qualcosa di propedeutico alla salute dell’anima, questa volta la tecnologia non c’entra niente perché in questo caso il progresso è di tipo interiore, proporrei un brindisi così a cazzo, senza aver vinto niente. Neanche una Coppa Italia. Nel prossimo futuro ci sarà il tempo in cui tutti saranno costretti a vivere i sogni senza nessuna cautela, in modo da evitare di morire quasi nuovi di zecca come i sedili dell’auto con ancora il cellophane. Sarà un mondo dove le donne potranno avere al massimo la bocca secca, ma solo quella. Dove non ci saranno i Paulo Sousa a scombussolare il ruolo di Sanchez, o a invertire gli esterni, no, i ruoli saranno chiari, Semplici, le donne penseranno a come vestirsi e gli uomini a come spogliarle. Il Cognigni di turno potrà continuare a mettere bocca su tutto ma senza il rischio che gli venga l’herpes. Del passato, oltre la classifica dei rigori a favore degli ultimi 5 anni, ci ricorderemo solo la giacca di lino dove dentro ci avremo ritrovato 50 € della stagione prima. Sparito il fair play finanziario, Mazzoleni, la casella vuota del terzo scudetto, il Savoy (?) rimarrà solo un intercalare livornese.

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