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venerdì 15 aprile 2016

Sfruttiamo meglio le soffitte

 
Le teste pensanti sono molte e variegate, come le verdure in una giardiniera, quindi troveremo sempre un cavolo di responsabilità da assegnare ai Della Valle. Anche fosse solo di Bruxelles. Sott’olio o fresche che siano. L’ultimo esempio è stata l’apertura al pubblico dell’allenamento, tanto invocata precedentemente, quanto bocciata adesso. La stessa cosa di quando bere il caffè ti rende nervoso quanto non berlo. Prendiamo il Bambi, che per lui i Della Valle sono dei “braccini”, allo stesso tempo però quando prende l’autobus chiede agli anziani di alzarsi e di farlo sedere, perché sostiene di averne diritto in quanto è lui che gli sta pagando la pensione. Siccome è convinto che l'anello di congiunzione fra l'uomo e la scimmia sono proprio quelli che sull'autobus si attaccano alle maniglie e iniziano a dondolare, con questo teatrino evita di far parte di questa triste statistica. E a chi mi dice che per colpa di questa società abbiamo dovuto riporre i sogni in soffitta, dico che avere una soffitta ti consente di poterci trovare un Caravaggio. Pensa a chi non ce l’ha nemmeno la soffitta. Certo, anche per gli ottimisti ottusi come me non sono tutte rose e fiori, penso alla rabbia che mi prende quando voglio sentire una canzone triste ma non sono triste, e allora devo pensare a chi non ha sognato lo scudetto quando eravamo primi. Poi però tutto ritorna sereno, quando una volta pronto per farmi i miei 5 km di corsa, alla fine la macchina riparte. Il Bambi invece, dopo la sconfitta di domenica ha preso un’altra bella mazzata, e non mi riferisco alla Rai che dopo Riina gli ha scritto di pagare il canone in biglietti di piccolo taglio, non segnati. Ma al fatto che ha letto del concerto di Gino Vannelli a un centro commerciale alle porte di Roma, e ha percepito che la propria giovinezza fosse in svendita. Ragazzi, dopo le scie chimiche, il mercato di gennaio, e i carnivori, il nuovo nemico sono le piattaforme nel mare. Vi anticipo che il prossimo saranno gli ombrelloni troppo vicini a ferragosto. Ma io lotto contro tutte queste negatività, come sempre, e lo faccio con quello che più di tutto manca ai giovani tifosi. La grinta che hanno solo i vecchi sognatori come me, e che poi vogliono passare la spesa normale alla cassa Salvatempo. Perché il tempo guadagnato lo vorrebbero passare più volentieri con quelle tre a farsi spiegare il passaggio evolutivo che ci siamo persi, e che va dalle fritture della nonna al sushi.

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