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sabato 9 aprile 2016

Perdersi in mille rivoli di scaramantica avversione all’orgasmo

Le interviste della Leosini sono meno insistenti delle richieste di chiarezza. Del resto anche un vegano non lo è veramente se non lo ripete almeno quattro volte in una sera. Io mi salvo da questo scetticismo compulsivo grazie al mio rinomato tempismo. Quello che regola la felicità. E che poi mi permette di arrivare primo ai buffet, di arrivare primo quando apre una nuova cassa, di arrivare prima degli anziani alla Posta. E anche di arrivare a godere del primato in classifica prima che sia troppo tardi. Il Bambi, che mi invidia perché anche lui avrebbe voluto godere invece di perdersi in mille rivoli di scaramantica avversione all’orgasmo, mi ha confessato ieri che avrebbe voluto avere un conto corrente a Panama, ma che sarebbe andato in rosso al primo viaggio per ritirare il libretto degli assegni. Gli ho risposto che ci dovrebbero essere più borse di studio per la ricerca delle gioie. Per cancellare quel muso lungo tipico del tifoso Viola, che supera di gran lunga anche quello della Jaguar E-Type. Perché il segreto sta nel vivere la propria normalità con assoluta serenità, entrare senza problemi in un bar e chiedere un caffè normale, aspettando che il barista esca dal bancone per un lungo abbraccio. Saprei anche come farvi apprezzare Benalouane agendo sulla psicologia spicciola che muove il consumismo. Mettergli una didascalia "Ultimo disponibile" sono convinto che vi indurrebbe a comprare persino un kilt fucsia taglia 56, figuriamoci un difensore. Poi è successo uno strano episodio a casa di Roberto che ha un forno Diladdarno, non so se è un nuovo modo di chiedere il pizzo, ma aveva 20 libri di Riina in soggiorno. Boh, forse è solo ammirazione, un po’ come la mia, visto che non ho un forno ma ho tutte le biografie dei Della Valle e la storia di Civitanova Marche, rilegata a mano e autografata da Mario Cognigni.

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