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martedì 19 aprile 2016

Con pacatezza

 
Ho sentito gemiti provenire dalla camera di fianco, dev'essere che a Cefalù qualcuno c’è che ha detto SI alle trivellazioni. Stanotte in Sicilia il vento sbatteva le persiane, ma gli ayatollah non so se l'hanno presa bene. Come invece benissimo ho preso io certi gamberi rossi crudi. E poi i dolci siciliani, così dopo una commovente ricotta locale, lavorata per accasarsi, focosa e passionale, tra lingue di gatto fatte in casa, è bastata una vendemmia tardiva di Grillo per farmi ricordare che al referendum non si sarebbe raggiunto il quorum, Oriana Fallaci lo aveva previsto. Cefalù è già piena di turisti e infradito, e ho trovato addirittura più presunzione di quella che ho mostrato io quando parlavo di scudetto. Due ragazzi hanno chiesto a una tipa se prendeva il traghetto con loro, lei invece ha preferito fare due passi. Non so se servirà per le indagini, ma ho visto anche l’uomo col cappello. Oggi vi lascio un tema da trattare, che un po’ nasconde anche più di qualche sospetto, quando cioè dicevate che se non avessimo rafforzato adeguatamente la squadra a gennaio, poi sarebbero stati cazzi amari. Come fate a sapere che i cazzi sono amari? Si, va bene la Sicilia, il mare, la pasta con le sarde, i colori. Si, tutto bello, però sono venuto qua per lavorare, e così con la pacatezza e il senso del dovere mi accingo ad affrontare una nuova giornata: “Pe pe pe pe pe pe pe pe pe, zarzueeera, zarzueeeeeraaaaaaaa, A-E-I-O-U-Y, brigitte bardot bardot, ay ay caramba, ay ay caramba, brasiiiiil, la la la la la la la laaaaaaaaaa eeeeeee meu amigo charlie brown”.

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