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lunedì 18 aprile 2016

Per dimenticare Mammana mi fumo due cannoli

 
Soprattutto nei primi venti minuti ho rivisto la Fiorentina scomparsa dopo l’immalinconimento di gennaio, lo stesso effetto che mi ha fatto rivedere la madre della Mila al Mercato Centrale, che non vedevo da così tanto tempo che infatti non era sua madre ma era lei. Rimane, grande, la sensazione che con una gestione diversa da parte dell’area tecnica, troppo demotivata fino a lasciarsi travolgere dalle "marmeggiole" di mercato, oggi saremo a lottare per la CL. Anche se per molti è l’esatto contrario, e le responsabilità sono solo della società che ha demotivato il gruppo non intervenendo adeguatamente a supporto delle ambizioni cresciute come se fossero erbacce. Gli stessi che dicono che la marijuana dà dipendenza, solo perché non hanno mai provato le gocce per stappare il naso. Comunque sono vicino a quelli che sono rimasti delusi per il mancato arrivo di Mammana, e allo stesso modo mi stringo alle famiglie di quelli che hanno digitato "lesbo" su Google e hanno trovato solo foto del Papa in Grecia. Non so se Sousa abbia trovato l’interruttore giusto per riaccendere la squadra (se l’ha trovato aggiungo finalmente), di sicuro si è riacceso il sinistro magico di Ilicic (e fanno 13), Gonzalo e Alonso tra i migliori, poi frullatore Borja Valero a marcare il territorio in lungo e in largo, mentre Kalinic, tignoso si, ma ancora in cerca del senso del gol (ne sbaglia 2/3) smarrito insieme alla sentenza Salah. In serata, con lo spoglio delle pagelle, verrà stabilito che Vecino non segnerà mai per mancanza del quorum. La giornata poi ha detto anche che Borriello ama farsi detestare dalle ex, e che è Consigli "uno di noi" altro che Viviano. Io vi dico invece che non garantisco niente in questa settimana che trascorrerò tra Cefalù e Siracusa. Torno venerdì e se non riuscirò ad essere puntuale come al solito, compenserò con tutta una serie di comunicati del tipo "Siamo molto simili", che è un modo per insultare una gran quantità di persone. Ho messo in valigia le polo, anche se pur essendo adatte ad affrontare le belle giornate siciliane, sono diventate un capo di abbigliamento che ha avuto un’evoluzione chiacchierata, ai miei tempi infatti era di moda alzare il colletto solo quando ti facevano un succhiotto sul collo. Sarò scontato, anche se non volo low cost, ma la terna arbitrale non mi è piaciuta affatto, diciamo troppo distratta per fischiare i fuorigioco del Sassuolo, e così evinco che per ogni libero arbitrio, ci sono sempre due liberi guardalinei.

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