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domenica 10 aprile 2016

Le speranze del Bambi

Ieri davanti ai tanti tifosi Viola palestrati che però non hanno saputo reggere il peso del sorpasso dell’Inter, ho cominciato a sudare freddo. Si, insomma soffro di claustrofobia difronte a menti chiuse al controsorpasso. E poi basta lamentarsi. L’atteggiamento giusto è quello di certe tifose, a me infatti piacciono molto quelle donne che non essendo venute a letto con me non si sono mai lamentate. Resta chiaro che dopo cinque partite senza i tre punti, e ancora di più dopo il gol di Icardi, oggi a pranzo non ci rimane che vincere. Così come ti rendi conto che è l’ora di lavare i piatti solo quando giri il caffè con un coltello. E se poi le cose non andranno come sperato, all'ultima spiaggia ci apriremo un chiosco. Se è vero che a Firenze siamo sempre divisi, tra pro e contro, e all’aperitivo vedi gente con in mano bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti, adesso c’è la necessità improrogabile di unirsi senza distinzioni per combattere la piaga del consenso all'uso dei fottutissimi cookie. Il Bambi che è pessimista e sostiene che oggi si perde, mi ha anche detto che nella pubblicità della nuova Ford C-Max c’è qualcosa che non torna, e non essendo il conto dell’ortolano come sempre, per lui al  bambino che da il calcetto sotto la macchina e gli si apre il portellone, poi gli si spaccano anche i denti. Del Bambi non mi da noia il fatto che vede complotti ovunque, ne mi infastidisce più di tanto il suo pessimismo ad oltranza, mi fa specie che vuole insegnarti come va il mondo del calcio, ma intanto gli si vede la canottiera sotto la camicia bianca. Per fortuna che almeno non invidia più il mercato del Milan, mentre a proposito di erba del vicino, gli è rimasta solo quella voglia di andare a Bora Bora, così, per capire se è peggio che andare al Castellani (nella foto il Bambi che va a Empoli).

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