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venerdì 22 aprile 2016

Il sushi delle Caldine

 
Visto l’arco temporale che passa tra la vittoria di un trofeo e l’altra, non conviene vincere per non fare la fine di chi non vede l'ora di andare in pensione per godersi in pace gli ultimi sei mesi della propria vita. Per questo bisogna ringraziare i DV, che invece fanno di tutto per allungarcela. Basta solo non star lì passivi a subire questo periodo buio, ma cercare di sfruttarlo al meglio per dormire. Ieri a questo proposito, per sdrammatizzare un po’, ho parlato al telefono col Bambi della qualità del pesce crudo che ho mangiato in Sicilia. Niente, l’ha presa male, fino ad arrivare a parlare del sushi che per lui è come la madeleine per Proust: dice che gli ricorda la sua giovinezza, quando usciva con una delle Caldine che non curava l'igiene intima. Intanto gli unici veramente felici delle parole di Padoan sul fatto che bisogna lavorare fino a 75 anni, sono Totti e i tifosi romanisti. Voi mi direte che la vittoria della Fiorentina cambia la giornata, ed è vero, così come la sconfitta, però ieri ho sopperito alla grande, in fondo anche se ci sono poche cose che ti rendono felice come la vittoria della Viola, un’altra l’ho trovata. Sono riuscito ad immetterti in strada sulla valle dell’Anapo prima del trattore con venticinque macchine dietro. E a chi non sente neanche i benefici nell’anticipare i trattori, ricordo che 52 anni fa nacque la Nutella, il primo antidepressivo acquistabile senza prescrizione medica. Nella foto il risultato del Milan che è stato fermato in casa da un vigile di Carpi. Morale di questa giornata di campionato e della favola della vita: più passa il tempo e più mi rendo conto che la gente muore.

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