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venerdì 8 aprile 2016

La simulazione c'è sempre stata

Non si può lottare contro Cognigni e allo stesso tempo accettare passivamente una convenzione internazionale che fa sì che i display dei bancomat vengano sempre istallati contro luce in modo da non farti vedere un cazzo. E non vi dico certo di "Crederci sempre non mollare mai" come faccio io, se poi non ne siete capaci, ma almeno fatelo scrivere dentro gli ascensori. L’errore infatti non è stato Benalouane, ma mandare il figlio di Riina a Porta a Porta come un Renzi qualunque, quando c’era l’isola dei famosi. Mentre tra i nomi del Panama Papers, spunta fuori il Milan, che è quello a metà classifica. Insieme a Verdone: Bianco, rosso e tanto nero. Quando vi leggo che criticate tutto e tutti, mi vengono in mente i fashion blogger che pontificano: "e le calze cosi no, la gonna cosi no, i pantaloni cosi no". Oggi ho scritto l’editoriale in pigiama per paura dei vostri strali. Solo perché io voglio bene a tutti quelli che lavorano per la Fiorentina, e voi al massimo solo al tipo fermato dalla Polizia un attimo prima che passate. Si, proprio voi che vedete l’organigramma societario più come una micosi, e a me non mi accettate solo perché cerco sempre di essere me stesso, ma un po' meglio. Specie quando dico che il culo sodo è bello, ma il culatello di più. Se non credete in me siete degli atei, oppure avete un grande intuito. Perché alla fine io per molte donne sono stato quello che per voi è la Fiorentina: solo una delusione. Si piastravano i capelli per ore per far colpo su di me che a letto duravo un minuto. La Beatrice dalle poppe grosse, che non ebbe il tempo nemmeno di simulare l’orgasmo, lo fece con il reggicalze.




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