.

.

venerdì 20 settembre 2019

Salutava sempre


Dopo i partiti, i ghiacciai, i Thegiornalisti e il sangue di San Gennaro, non resta che sciogliere il nodo su chi giocherà centravanti la prossima partita. Si sciolgono e si riuniscono, Casini per un’Italia che vegeta, Renzi, Boschi e Bellanova nei Themocristiani. Tra chi cambia felpe e chi casacche, insomma, a noi ci serve un numero nove che la butti dentro. Ma sentita l’arietta fresca forse prima di pensare al centravanti ci conviene far controllare la caldaia. Questa storia che penso a una vittoria, ma questa non si concretizza, deve finire. Anche se poi magari la vittoria arriva, una cosa così scioccante che qualcuno dirà “salutava sempre”. C’erano rimaste due cose a darci uno straccio di sicurezza nella vita, una appunto non arriva da febbraio, l’altra sono i contanti, e vogliono incentivare l’uso delle carte elettroniche. Temo che la vittoria sia diventata come il caffè sospeso a Napoli, solo che qui siamo così pidocchi che non la lascia nessuno. Mettici che siamo in un momento molto delicato della stagione, tra chi ti rassicura sulla forza della squadra che non puoi temere nella maniera più assoluta la lotta per la retrocessione, poi siamo solo all’inizio, il calendario non sarà sempre così proibitivo, e mettici il ricordo dell’estate, se è così allora non so se temere di più la sconfitta contro l’Atalanta o di perdere l’abbronzatura.

Nessun commento:

Posta un commento