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lunedì 17 giugno 2019

Il senso pratico


Forse Commisso cambierà i nostri destini. Oltre alla dimensione. Da oltreoceano a Oltrarno passando sotto una coltre di oltre. Quando si dice che si diventa tifosi Viola perché si è diversi dagli altri tifosi è vero. Chi fa questo percorso virtuoso, prima ancora aveva risposto “Niente, non voglio fare niente”, a chi gli aveva chiesto “Ma tu da grande cosa vuoi fare?”. Ed è stato giustappunto il primo desiderio a naufragare miseramente. Siamo la carica del caffè più l’energia della disperazione dopo il rigore fallito da Vieri nella semifinale di EL. Chi ha inventato il peccato sapeva che avrebbe creato qualcosa di terribilmente attraente. E così il Bambi giù bestemmie dopo il gol sbagliato da Ilicic nella finale di Coppa Italia. Tanto poi ci andiamo a confessare in Federico Chiesa. Gli altri tifosi avranno anche vinto più di noi, ma mentre noi costruivamo castelli di sabbia loro si lavavano la faccia con l’entusiasmo di chi sta facendo un favore al sapone. Poi hanno mangiato cose che avevano fame, e per questo sono diventati ingordi di vittorie. Io credo nei segni, ma non di quelli del destino. Quelli sul corpo, del giorno dopo. Temporale inaspettato, ecco più o meno dovrebbe essere così la prossima stagione. E per la prossima stagione Viola spero che la sfiga abbia il senso pratico di chi non sa quando incominciare, e non incomincia. E mentre i capezzoli non sono stati messi a caso sulle persone, pubblico il mio disegno tattico preferito. Anzi tattile.

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