.

.

giovedì 17 gennaio 2019

Siamo ancora vivi



A proposito di cose incredibili come l’anticipo di cassa per Traorè, ieri a Vipiteno ho visto una signora che mangiava una pizza ai wurstel e patatine fritte. Giuro che era senza figli, sola, come Simeone a Genova a due metri dalla porta vuota, e nessuno la stava costringendo a farlo. E infatti Simeone non l'ha fatto. Mentre nel frattempo sono stati tradotti i tribali di Muriel che di certe cose se ne intende, tatuaggi che hanno entusiasmato anche Veretout; “Nulla si crea e nulla si distrugge” sull’avambraccio destro, “Tutto si deposita sui fianchi” sull’avambraccio sinistro. Non ci crederete ma quando ho visto le immagini da Ciampino con Salvini, Bonafede, lo schieramento delle forze dell’ordine e dei giornalisti, ho pensato che dall’aereo sarebbe uscito il nuovo allenatore della Fiorentina con la sciarpa Viola al collo. Tipo Oddo. Bisognerebbe che tutta ‘sta parata si facesse trovare anche quando torna la Juve dall’Arabia Saudita. E’ chiaro che la distanza in essere tra i terrapiattisti e la palla che invece è tonda non si misura in gol sbagliati da Simeone, e nemmeno dal numero di vittorie immeritate. Il mondo è bello non solo perché è piatto, vi confesso di avere il problema contrario da quando ho visto le poppe della Beatrice, l’evidenza cioè che la Terra non è solo Pianura Padana, insomma ho visto andare via dalla Fiorentina tanti di quegli allenatori che ormai quando restano, ho paura di essere andato via io. E che per tornare a casa non posso fare il giro ma posso solo tornare indietro. Non è che non penso a un domani senza Pioli, non penso proprio al domani. Preferisco uscire presto a comprare il pane appena sfornato, annusarne il profumo, ogni passo che trova l’incastro con l’oggi. Specie quelli che mi riportano Diladdarno. Voglio dire, insomma, a quelli che aspettano tempi migliori, che magari sono passati e non se ne sono accorti. E alla fine dovranno fare come Junker quando ammette errori sull’austerity, anche se sull’autofinanziamento. Errori nel senso che siamo ancora vivi.

Nessun commento:

Posta un commento