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giovedì 10 gennaio 2019

Brivido di potere



Il Bambi non ha pace, una bene, quando vede che l’Inter vuole Biraghi, tanto c’è Hancko che non conosce bene ma che è meglio a prescindere, e una male, anzi molto male, quando teme che a essere venduto sia Milenkovic. E quando al Bambi girano le palle così, cresce in lui il desiderio di essere intervistato in modo da potersela rifare con l’interlocutore per rovinargli la giornata, investendolo di tutte le sue seghe mentali, digressioni su chi in assenza di Biraghi possa rifornire la testa implacabile di Simeone, teorie sconclusionate sulla sterilità della manovra (non tiriamo mai). Gli farebbe comodo anche solo l’informatore della Coop che intervista fuori dal supermercato per verificare il grado di soddisfazione. Poi in realtà qualcuno lo ha incontrato davvero, gli ha chiesto come andava, e ha risposto “tutto bene”. Da qui l’ansia che lo divora, ha persino paura che esista l’aldilà, col rischio di ritrovare Pioli anche lì. E soffre l’immobilismo societario, più della cervicale, quel fair play finanziario che ti costringe a ponderare le scelte, e mi fa sempre l’esempio del ragno in camera sua, che dopo un mese si è spostato di un centimetro a sinistra. E’ arrivato ad essere psicologicamente così instabile da fare tardi a lavoro perché uno dei personaggi del libro che sta leggendo non si sentiva bene, e la mattina è inquieto. Da qui poi parlare bene di Lotito è un attimo. Solo alla terza bottiglia di vino ritrova l’equilibrio che aveva prima di lottare per il settimo posto. Mettici che c’è anche Pitti Uomo, e che indossare i pantaloni stretti senza perdere due diottrie, equivale a passare il turno di Coppa Italia col Torino sapendo già che dopo c’è la Juve. La cosa che invece mi aveva fatto enormemente piacere era stato vedere un Pollock sulla parete della sua camera, gli avevo anche fatto i complimenti, poi mi ha svelato che in realtà era il sangue di quando la sera si fustiga pensando al Napoli di De Laurentis. A uno che è già in una sconfort zone, e anche a Malta Benassi ha segnato il doppio di Simeone e Pjaca messi insieme, chi glielo dice che il Messia giusto non arriverà mai? L’unico brivido di potere che gli è rimasto è il tasto cancella. Anche se il gol sbagliato da Simeone a Genova rimarrà indelebile.

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