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mercoledì 16 gennaio 2019

Quegli occhi al cielo



Ho avuto finalmente i risultati e posso dire che il panino col lampredotto ha superato l’analisi costi-benefici. Risultati inaccettabili dal Bambi, e dal suo dietologo. I risultati positivi come può esserlo una vittoria, non è del tutto vero che sono sempre positivi sul serio. Così il dietologo gli ha vietato il pane, aboliti i latticini, e decretato la carne come un male al pari di Pioli. Bere tanta acqua sì, ma fuori dai pasti. Al bando gli alcolici, e ok a frutta e verdura, ma mai durante i pasti. E’ così che s’incentiva l’uso della droga a pranzo, e quell'essere anarchici che irrimediabilmente porta all'uso degli esplosivi per far saltare panchine. La mia paura quindi non è tanto la conferma di Pioli, quanto invece la possibilità che alla fine Salvini possa indossare anche la nostra divisa. Insomma, non ho bisogno né di Pornhub e né di un nuovo allenatore, grazie alla mia fantasia fervida. E dopo due “né” così, non poteva arrivare che l’ufficialità di Traorè. Senza un perché. Là dove la dismissione non c’è, e farsi le seghe è una sorta di fai da te. E’ una questione di rima. Nel caso di Pioli di rima-nere. Ma il Bambi a proposito di fai da te non sente seghe, non c’è acquisto di prospettiva che tenga, e se persiste questa gestione tecnica affidata all’incapacità di Pioli, ha deciso di farsi trasportare dal carrello della spesa senza opporre resistenza. A costo di perdere l’euro per sbloccarlo. Oramai è sempre più spesso costretto ad alzare gli occhi al cielo come per rivolgersi ancora a quella stella cadente, a ricordargli che gli restano suppergiù ancora sette mesi a soddisfare quel desiderio di esonero incipiente. Per non passare dalle stelle cadenti allo stallatico. Dal Re nudo alla regina nuda. Da Madre Teresa di Calcutta all’ultimo singolo di Calcutta. Da una bestemmia a un porca miseria. Dal disegno divino alle macchie di vino. Da essere i Beatles a doversi sbrigare ad attraversare sulle strisce pedonali.

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