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giovedì 8 marzo 2018

Non ho le gomme termiche


Pensavo che la tristezza avesse la forma di un orzo in tazza grande con la scorza d’arancia. Non sono credibile. Ricordo che il “13” non passava mai. Da oggi non passerà più, e non basteranno tutte le tramvie possibili a farcelo dimenticare. Giovedì è arrivato. Pronti, sofferenza, via! Futile e leggero come quando fa freddo dentro e sei vestito poco, dovrò guardare in faccia la realtà anche se passa un bel culo. E s’impasteranno le lacrime con la mimosa. Oggi non ce la faccio, malgrado il Pinot nero a lutto, a Mules nevica e non ho le gomme termiche. Lo so, è una scusa che non regge perché ci avrei provato lo stesso se in Santa Croce ci fosse stato il funerale del PD. Sono belle le canzoni allegre ma quelle stupende sono sempre tristi. Oggi ci sono i felici e noi. Che cantiamo le canzoni tristi. Allora rimango qui e attendo la chiamata di Mattarella. Faccio finta di niente così forte che divento niente.

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