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martedì 6 febbraio 2018

Senza brutte sorprese a parte i marchigiani che capitano in Piazza San Felice


Quella di Bologna è stata una partita senza brutte sorprese come quando compri una scatola di biscotti danesi al burro e dentro ci sono dei biscotti danesi al burro e non il necessario per riattaccare i bottoni o rammendare i calzini. Oppure Laxalt sui titoli di coda, chiedere a Inzaghi. Il Bambi che è nato nel mese di Carnevale, Sanremo, San Valentino è normale che sia incline alla malinconia e alla facile tristezza, è l’ora di sfatare certe leggende e smettere di dare la colpa sempre ai Della Valle. E aprire la porta dopo che hanno suonato in tv non può essere addebitato al fair play finanziario. Il Bambi insiste, altro che mese di nascita, insiste al limite dello stalking, come quando si lasciò con una ragazza delle Due Strade ma continuò a scriverle tutti i giorni perché doveva rivederla per forza. E non era nemmeno innamorato ma le aveva prestato l’iPod e col cazzo che glielo voleva lasciare. Mi ha confessato che lui non vorrebbe parlarne dei Della Valle ma non ha il posto per conservare le parole. E poi a San Valentino diventiamo tutti un po’ più romantici. Anche se lui è più propenso ad aprire una comunità di recupero per quelli con la partita IVA. Ma il Bambi non è solo antidellavallismo, è anche quello che la mattina va a fare colazione in piazza San Felice e paga due caffè, uno è per lui e l’altro è per chi sarà. Ho provato a dirgli che potrebbe essere anche un marchigiano.

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