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domenica 19 novembre 2017

Il potere creativo degli errori


Così come io ho avuto il coraggio di fare battute su Riina solo dopo la sua morte, così chi aveva indicato Zamparini come esempio di passione e presenza tangibile in società, dopo che la Procura ha presentato l’istanza di fallimento può sempre dire che la colpa è del troppo amore. La foto? Ve l’avevo detto ieri della Bonarda, a ulteriore dimostrazione poi che invecchiando la posizione preferita è ormai diventata quella con le gambe sotto al tavolo. Anche se la notte desidero ancora quello che desiderano tutti; latte e Gocciole. Intanto insieme al Bambi abbiamo cercato di sfruttare la sosta per convincere il prete di Serumido e indirizzare l’omelia della messa di stamani. Se siamo stati sufficientemente incisivi parlerà del lampredotto, che per sua natura divina meriterebbe uno spazio nell’ora di religione. Poi ci siamo accorti che quando lui parla di certi suoi amici fa sempre riferimento agli anni che si sono fatti di galera, mentre dei miei ricordo soprattutto quelli che si sono fatti di barrique. Se non vogliamo ringraziare i Della Valle per il rinnovo di Chiesa, allora chi? La mia proposta è di ringraziare Luca Tommassini. Un pasticcere francese disse ganache, cioè “maldestro”, all’apprendista che aveva versato la panna nella cioccolata. Un errore che però ha creato una cosa squisita. Per questo oggi a Ferrara sostengo il potere creativo degli errori di Biraghi. Sempre ripensando a XFactor, al torace piccolo, alle stonature di Rita Bellanza, e quindi al suo rischio eliminazione sventato miracolosamente, oggi porterei in tribuna, oltre ad Hagi naturalmente, anche Gianni Morandi, che in caso di situazione disperata potrebbe salvare anche noi.

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