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sabato 18 febbraio 2012

Troiai e Troisi

Il Napoli aveva la testa al martedì e lo dimostra utilizzando il venerdì per segnare solo di piede, mentre noi che la testa l'avevamo bella lucida, come dimostra invece Olivera, mancandoci però le palle l'abbiamo usata per consentire al Napoli di fornircene almeno tre. Partenopei più forti e senza Tremiti anche avendo il Gargano in panchina invece di utilizzarlo come promontorio in mezzo al campo, mentre noi che siamo ormai tristemente abituati ai naufragi davanti al Giglio, abbiamo ottemperato andando a fondo nel secondo tempo, dopo che nel primo avevamo bene o male tenuto botta. Difficile la sostituzione di Behrami con Salifu e la contemporanea presenza di due giocatori in rodaggio come Vargas e Olivera, contro una squadra che ha invece meccanismi perfettamente oleati e determinazione nettamente superiore. E una volta sottotono JoJo , con Amauri volitivo ma a digiuno di campo da troppo tempo, la squadra si è sbriciolata dietro la regia di pasta frolla di Montolivo, che il Napoli si è mangiato in tre bocconi usando la passata per condire le pizze che gli hanno rifilato in faccia e a turno un po' tutti i centrocampisti. Sempre in vena di fair play abbiamo voluto rendere omaggio anche alla tradizione pasticcera napoletana inserendo nel menù di una partita già pesantemente fritta e rifritta, dolci indigesti come pestiera Marchionni, o pieni di alcool come quel rimbabà di Cerci, che ha avuto comunque il merito di riscaldare un po' l'animo dei tifosi. Il buon Cassani invece si è troppo spesso distinto per la capacità di disallineare la linea difensiva, e Gamberini per la tendenza a farsi infilare come uno spiedino da Cavani, che infatti se l'è mangiato come antipasto prima della partita di Londra. La squadra non mi è sembrata scendere in campo con il piglio giusto, e visto che lo stesso problema esisteva già quando ancora c'era Sinisa, probabilmente è un difetto congenito sul quale speriamo Delio Rossi possa ancora lavorare con successo, ma del quale è perfettamente consapevole visto che non perde occasione di rammentarci, che guardare fuori dai finestrini di questa stagione, equivale a scoprire scenari fatti di lacrime e sangue. Sembrava ben augurante l'immagine di Renzi insieme a Della Valle, che speriamo comunque lo possa diventare in futuro, mentre questo venerdì diciassette permette al Napoli di ottenere il Massimo come l'indimenticabile Troisi, e un troiaio di partita, che permette a Delio di ricordarlo con affetto in sala stampa, con il più classico “ Ricomincio da tre”. 

84 commenti:

  1. Faccio la tara della partitaccia di Jojo, delle condizioni fisiche di Behrami e del ritardo di Amauri (Guglielmo Tell con l'arco sghembo mi fa scompisciare scrivendo che Gila in forma segnerebbe di più: come prova il rendimento dell'ectoplasma al Genoa è la vecchia questione di mio nonno, delle ruote e della carriola; il medesimo bischerone mestatore, peraltro, adesso con la stessa sicumera invoca il catenaccio dopo esser stato profeta della difesa minima) e allora mi ritrovo soltanto con errori gravi o gravissimi di Delio, quelli che ho enunciato sul sitone, e con un difetto di professionalità, da parte dei giocatori, che da due anni immora senza medicina (di quelle forti, che voleva Machiavelli). Qui aggiungo appena che far sbracare così la difesa ha un senso, se lo ha (per me non lo ha mai: anche Nastasic è riuscito a peggiorare), con una produzione di gioco zemaniana, non certo con quella molle e lenta disorganizzazione che, dopo aver beneficiato di lunga sosta (di contro, il Napoli aveva giocato due partite e aspettava il Chelsea), abbiamo visto, increduli, dagli spalti. Infine, si dimostra ancora una volta il danno che riceviamo dalla lontananza della Proprietà, dall'insufficienza dei quadri dirigenziali delegati e dall'incapacità del DS a svolgere mansioni di DG e cioè di connettivo con l'allenatore, il quale (come già prima, in altra guisa, Sinisa) è lasciato libero di ripetere, da settimane e settimane, cazzate patenti e suicide che, altrove, avrebbero alla seconda occasione provocato la telefonata rovente di chi mette la grana e il confronto burrascoso col DG e con l'amministratore delegato in stanza chiusa da chiave gettata in Arno, per giungere ad altra cosa che una difesa a tre con Gambero contro Hamsik, Cavani e Lavezzi, ad altra cosa che Cassani laterale di centrocampo e Romulo dimenticato, ad altra cosa che Montolivo imprescindibile nello scandalo (e dopo che dall'alto si parlò di farsa alla vigilia della prima di campionato! Campanharo sùbito e peggio non potrà andare e almeno gioca e fa esperienza un giocatore della Fiorentina! E su Romizi la piaga è viva ancora!), ad altra cosa che questo Vargas in campo fino a una decina di minuti dal termine, ad altra cosa che la delegittimazione di Cerci che ha condotto alla sua inservibilità quando di bisogno, ad altra cosa che la cecità sulle caratteristiche della squadra avversaria come se le partite si giocassero al computer contro elaboratore elettronico e non contro giocatori in maglietta e in calzoncini!

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  2. Io non so se sia la  lontananza della proprietà o l'inadeguatezza di dirigenti,giocatori o
    allenatori,so solo che da sempre,una delle caratteristiche della Fiorentina,è quella
    di fallire quasi sistematicamente,salvo rare eccezioni,la partita della "svolta".
    Poco importa quale sia il valore di questa svolta,fatto sta che quando capita noi non ce
    la facciamo e non riesco a spiegarmi il perchè.
    E qui si parla di un "vizietto" che nasce nella notte dei tempi,anche di quelli gloriosi.
    Quando avevamo uno squadrone,nel '56,e di scudetti ne avremmo dovuti vincere 5 di fila
    ne vincemmo uno solo,poi una serie purtroppo lunga di partite,semifinali e finali di coppa
    ciccate fino alle due partite che quest'anno c'hanno azzoppato,con la Lazio in casa e
    purtroppo ieri.
    Se qualcuno riuscisse a darmi una spiegazione almeno parziale non dico che eliminerebbe la mia incazzatura,però sarebbe d'aiuto...

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  3. Caro Tocca, tu ne fai questione di macroperiodo: ebbene, allora c'è solo da interrogarsi su Firenze e sui fiorentini, da capire che, siccome non contiamo più un cazzo da cinque secoli ma siamo circondati dal 20% del patrimonio d'arte mondiale (secondo i dati dell'Unesco), ci crediamo ancora Giotto e Brunelleschi, Dante e Machiavelli e se non abbiamo la medaglia d'oro, e con quaranta metri sul secondo arrivato, spacchiamo tutto, perché un disperato a Montecarlo punta sullo zero e poi, se perde (com'è quasi scontato con quel genere di puntata), s'impicca sul lungomare. Intanto, le cronache dell'infamia si arricchiscono di una altro capitolo:  il Becchino in Bomberino sceglie ancora una volta il momento topico per accendere le polveri, con dichiarazioni alla stampa false, velenose e irresponsabili e il multinick in veste di empirista inglese, sul sitone, gode come un riccio della disfatta.

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  4. Quindi tu dici,correggimi se sbaglio,che per vincere uno scudetto dobbiamo azzeccare una stagione da 20 punti sulla seconda,per centrare una Champions avere una squadra
    da scudetto e per entrare in Europa League una squadra da Champions.
    Spiegazione valida ma altrettanto sconfortante...

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  5. O Tocca, ma che c'ero io quando il Padreterno ha fabbricato ci ha fabbricato? Era in giornata no, come ieri Jojo, o ci era andato giù di brutto con la vodka alla pesca in discoteca.

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  6. A bè,se abbiamo il marchio di Caino addosso allora il discorso si fa' serio...

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  7. Lo è infatti, prova ne sia la tua sconsolata analisi storica. Come quando entrammo in Eurolandia sperai salvezza dagli allotri, in quanto nazione, così, in quanto municipio calcistico, sperai che lo straniero marchigiano ci rendesse virtuosi: ma sono cazzate, la salvezza non viene mai dall'esterno. Altrove si costruisce come formichine sui piazzamenti, sulle valorizzazioni di giovani, su alcune belle vittorie di svolta, non si butta tutto a mare al primo intoppo, si ricuce sugli errori, si salvano i mobili se è entrato l'umido, si incolla mattoncino su mattoncino: qua si vuole sùbito il Campanile di Giotto sennò meglio la spianata. E allora andiamo affanculo.

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  8. Partiamo dal fondo.Affanculo è il sentimento che mi porto dietro da ieri sera,l'ho gridato
    più volte e l'incazzatura è ancora forte,ma siccome sono un bischero sono sicuro che
    già da lunedì mi preparerò per la trasferta di Bologna e così sarà probabilmente anche per te e molti altri.
    Quella del campanile è purtroppo una metafora che calza a pennello,ma è quell'altra
    parola,"altrove" e tutto quello che "altrove" si fa che mi mette tristezza,non che non
    sia vero,anzi...
     

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  9. Detto questo, Tocca, io sono per Firenze fino alla morte (e sono fiorentino di prima generazione, bada), io sono per la Fiorentina anche da cadavere, io non mollo! E a Bologna vinciamo: abbiamo preso una buona sciacquata, i Della Valle si sono incazzati come non mai, il Bologna è sugli allori per la vittoria a San Siro, Amauri si sblocca, Jojo torna lui, l'attenzione ai meccanismi difensivi sarà tutt'altra. Ma Montolivo in campo, anche quando non è il peggiore, anche quando non è, come spesso gli avviene ormai, quello di ieri, è una vergogna, per noi e per i Della Valle. Se perdo con Campanharo non sono certo contento ma sono più contento di ora.

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  10. Però,sul caso Montolivo,la soluzione era lì belle che servita dopo il mondiale in SudAfrica
    e nè Corvino nè i DV hanno saputo fare quel che invece è riuscito a Lotito,ovvero un
    discorsino semplice semplice "ok,non rinnovi e mi sta bene,ma siccome mancano due anni alla scadenza o mi porti soldi in cassa da subito e non elemosina,o fischi in tribuna per 24 mesi".Hanno voluto fare la voce grossa per poi comportarsi da agnellini e questo è,
    inevitabilmente,il risultato.
    Per la strada si dice che si ti porti il coltello dietro poi lo devi usare sennò lascialo a casa.
    Stesso concetto vale per parole come "rivoluzione" e "la farsa è finita",o dopo averle pronunciate,la prima la porti a compimento e sulla seconda ti comporti di conseguenza,
    oppure era meglio stare zitti perchè sia i cadaveri che la farsa sono ancora in campo.

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  11. Indubbiamente, Tocca, ed è dall'estate 2010 che vado dicendo che in cinque dovevano andarsene (sono andati via in tre e sempre troppo tardi) ma siamo sempre lì, a parlar di piazza, perché i DV se la sono fatta addosso, dopo il congedo di Prandelli, e non se la sono sentita di rinnovare anche la squadra (contro l'avviso di Corvino, che comunque non sa parlare con nessuno per convincere) solo perché la massa dei masochisti gridava minacciosa: «Non lascerete andare anche questo, quello e quell'altro?» (tutta gente andata a far cacare altrove, come presumibilmente andranno a far cacare i due che ci sono rimasti attaccati). Poi è vero che Lotito ha avuto contro una piazza bollente e se n'è fregato e ha fatto bene, con risultati a suo favore, ma Lotito è uno che sta sul pezzo e i DV, non potendoci stare, non vogliono delegare in bianco uno che faccia l'affare e che non può essere Corvino (Mencucci e Cognigni non li considero nemmeno, anche se Cognigni a volte dà l'impressione di sapere dove colpire ma di non avere licenza se non di ciarlare).

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  12. I Della Valle non sono Lotito però, quello che tu ritieni un modello da seguire è invece l'antitesi del loro pensiero. Il calcio che da sempre hanno inteso era fatto di Fair Play,Save the Children, terzo tempo, della volontà di eliminare le barriere e di riportare allo stadio le famiglie. Non penso che il mobbing li rappresenti, c'è già stata Calciopoli a infangarli e quattro decerebrati a offenderli. La piazza è autodistruttiva come dice giustamente Blimpe, e per fortuna loro ma non nostra hanno anche altro a cui pensare. La soluzione potrebbe coincidere con il disgelo messo schifosamente in vetrina da Renzi, e intanto l'amico di Bettega continua a straparlare. 

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  13. A dire il vero,Pollock,pur avendo sempre riconosciuto tutti i loro meriti io questa cosa del Fair Play l'ho sempre ritenuta una bischerata,ma non perchè sia brutto e cattivo ma perchè il calcio è un mare pieno di squali e le buone maniere con chi c'ha tre file di denti servono a poho o niente.
    Farsi prendere per il culo da due procuratori e un ragazzotto per giunta da loro ben stipendiato non è Fair Play è da bischeri,ed infatti non solo ci ha messo nella situazione
    odierna,ma il ragazzo dalle belle ciglia rincarerà la dose,come tutti i cuor di leone come lui,non appena sarà al sicuro e al calduccio con una nuova casacca addosso per la gioa dei pennivendoli fiorentini.
    Il mondo del pallone non lo si cambia,al massimo ci si adegua o ,nella peggiore delle ipotesi,ne vieni cambiato tu.
    Come cantavano i Clash,I fought the law ,the law has won...

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  14. Con tutti i soldi che ci hanno messo vorresti togliergli il gusto di tentare di lasciare un marchio anche nel calcio, il loro successo ha seguito modelli di comportamento precisi che quindi hanno riproposto nella Fiorentina come è giusto che pensi di fare chi è riuscito a imporsi con successo a livello mondiale, o dovevano ascoltare quei quattro pennivendoli lobotomizzati? Guarda che se nel calcio ci sono gli squali, dove si sono imposti loro gli squali li mangiano a morsi. O pensi davvero che tutto quanto di buono abbiamo fatto sia merito esclusivo dell'amico di Bettega? Personalmente preferisco il loro di comportamento a quello di chi impone al proprio allenatore delle scelte politiche, lasciando invece al tecnico  la facoltà di scelta. Quando un comportamento è pulito non vedo di cosa bisogna recriminare, tanto meno prendere a esempio comportamenti scorretti. Montolivo alla fine ha esercitato un diritto pur sapendo di recare un danno economico, chi si è comportato "male" al limite è stato lui, loro non sono affatto ingenui come vengono dipinti, perché il loro successo racconta cose diverse, e sentirselo dire da chi nella vita non ha certo fatto meglio di loro, come succede troppo spesso a Firenze, farebbe incazzare chiunque. La vicenda Montolivo dimostra che sanno anche perdere come è normale che possa succedere nel mondo degli affari. Se hanno offerto un prolungamento di contratto in bianco a Corvino significa che Montolivo rientra nella normale amministrazione, e non nella perdita dell'onore come sembra invece a noi. 

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  15.  Pollock tu hai le tue ragioni e le posso anche condividere, ma se il tuo "must"
    è il fair play anche nei rapporti con giocatori e procuratori (come ti diventa
    difficile la vita!), la faccenda la devi impostare diversamente e tenere tutte
    le divergenze, discussioni e contrasti ben dentro le quattro mura, perchè se
    l'ipotesi e che il giocatore tu lo possa anche tenere fino alla fine per
    perderlo a parametro zero, a che pro mettergli contro tutta la tifoseria con due
    anni di polemiche culminate nelle dichiarazioni di Cognigni? Sulla via giusta da
    seguire nella faccenda son completamente d'accordo con Tocca, ed è una via
    seguita non solo dall'immonezzaio, ma anche da Agnelli e compagnia, una via che,
    nell'occasione, se applicata subito, son convinto che avrebbe portato ad un
    rinnovo anche se fittizio per permetterci almeno di non rimetterci ranno e
    sapone. Se invece vuoi davvero tracciare la via nuova del calcio, buon viso a
    cattivo gioco, bando alle dichiarazioni a bischero, alle pretese di risposte che
    è bene non dare, al teatro, insomma. Chi lo deve prendere in tasca è bene che
    faccia come S.Lorenzo.

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  16. Venendo al calcio giocato devo confessare che nonostante il viaggio intercontinentale, i trenta e passa gradi di differenza di temperatura e la ovvia incazzatura di base ho voluto lasciar decantare il tutto e, messo il cilicio al cristian petto, l'ho voluta anche rivedere a Sky oggi all'ora di pranzo, per cercar di capire meglio. Concluderei così. Una squadra come il Napoli, strutturata per stare raccolta e ripartire con i cobra velenosi che si ritrova davanti e la velocità di base di attaccanti ed esterni, la puoi mettere in difficoltà se gli accorci gli spazi, cioè stai a baricentro basso e alzi i ritmi facendo pressing allucinato. Insoma se gli fai lo specchio, un po' quel che fece il tanto odiato Sinisa all'andata (prendendo del catenacciaro da Mazzarri, ma senti un po'!). Non mi sembra, vedendo la formazione, che Delio Rossi avesse queste idee, però, anche se le avesse avute, tutto gli è andato a carte quarantotto con quel cacchio di gol preso dopo due minuti. Partita in discesa per il Napoli, quindi, alla quale abbiam saputo opporre solo un velleitario gioco a baricentro alto (obbligatorio a quel punto) ma senza la minima capcità di accelerare ed aggredire. Con chi lo fai? Con Cavani? con Behrami zoppo? con Montolivo che ormai timbra il cartellino e pensa a giugno? aggiungici la serata no di Jovetic, evidentemente solo in parte rassicurato dal professore o poco allenato in settimana, e un Olivera ancora spaesato ed avrai il nostro zero. Davanti qualcosina l'ha fatto Vargas (purtroppo nullo in fase difensiva anche perchè sembrava voler correre solo dalla metà campo in su) ed il volonterosissimo Amauri che purtroppo continua il romanzo della solitudine dei numeri undici a Firenze. Il 3-0 è un po' esagerato ma la sconfitta è giusta. Vorrei solo ribadire il concetto del poeta con la visione presentata da Sky delle due squadre dentro gli spogliatoi prima dell'inizio (ora l'obiettivo li segue anche al cesso). Sarà un caso, ma di là si son visti dei gran grugni seri e concenrati, da noi un'immagine di Montolivo che ride scompisciato come se Gamberini gli avesse di nuovo scureggiato accanto e subito dopo una di Cerci anche lui a ridere come un matto. Insomma forse una buona cure di calci nel sedere per fargli passar la ruzza non andrebbe male, perchè il vizio di cominciare dall 0-1 e mandare a donne di facili costumi le partite sembra ricorrente.

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  17. ovviamente il giagioluc sono io,  jordan, che, per superare i tornelli, mi è toccato a passare con l'identità di google. A questo computer a casa della mi'mamma jordan gli sta sulle palle.

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  18. Non penso che fosse merito esclusivo di Prandelli,credo anche di essere uno che, coerentemente, quando chiunque lascia la Fiorentina chiude per sempre il discorso e cerco,in buona parte riuscendoci,di non voltarmi mai indietro e di guardare sempre
    avanti.Con Montolivo il problema è che ce lo ritroviamo ancora qui a pascolare per il
    campo,e questo,a mio parere,sta danneggiando la Fiorentina più di quanto le sue
    prestazioni in campo possono far pensare.
    E non confondere quello che dico con un malcelato senso dell'onore,io parlo del danno
    procurato e non di una questione di principio.
    Un giocatore che ha comunque diversi anni di militanza in uno spogliatoio ha di conseguenza anche un peso specifico e lasciare nel cesto una mela marcia non
    porta mai nulla di buono.
    E nel caso specifico il "lasciar fare" ha avuto il doppio effetto di premiare quella parte
    del gioco che a me non piace per nulla e che ritengo dannosa in quella che è la mia visione del calcio,cioè i procuratori.
    E' andata esattamente come volevano loro,senza intoppi e con un sorriso sulle labbra
    ogni volta che si perde,perchè ogni volta che si perde è un consenso guadagnato per
    chi ha detto di non credere più in questa squadra,consenso che verrà usato quando
    ci sarà da motivare il suo comportamento cercando di far passare un legittimo addio
    per maggiori ambizioni e soldi in una dolorosa scelta di vita.
    E questo sarà un ennesimo colpo da parare sul un già faticoso cammino per riaprire un
    ciclo positivo.

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  19. O Jordan, ma co' u' nicche come cotesto e' un tu c'ha' paura di sta' a metà fra il «giggle giggle!» di Pippo e i' mammaluc? Venendo alle cronache del sitone, avviso gli utenti in relax pollockiano che Magda è rimasta isolata, appena appena cahata da Icke Masters ringhioso, nel proporre pateticamente Montolivo come tema centrale di discussione, che il Multinick, fra Santa Reparata e una Scure, chiama in causa Jordan per accusarlo di non aver creduto, come lui, che dopo Prandelli fosse auspicabile un suicidio di massa da setta del Midewest, che il Senese che voleva mummificare Gila da noi asserisce però che siccome Cerci ce l'aveva venduto la Roma non dovevamo fidarci (del Milan invece sì...), e infine che i fans di una palla di lardo col record di gol incassati sbavano a gara, da gran bei testoni di cazzo, per addebitare responsabilità a Boruc sui gol incassati, nonostante puntualizzazioni pazienti e tecnicamente analitiche di Massi, mie e di Jordan in ordine cronologico. Che Montolivo stia «danneggiando la Fiorentina più di quanto le sue
    prestazioni in campo possono far pensare» è affermazione albicocchiana cui non saprei aggiungere meglio. A Bologna la speranza è Lazzari, qualcuno va dicendo e scordando evidententemente, per gettar merda sul presente viola, la merda gettata sul passato quand'era presente. 

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  20. «Midewest» m'è venuto, e un sa nemmeno di fiorentino, che sarebbe staho Middeueste.

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  21. Guardiamola al contrario allora, Montolivo non firma e di queste situazioni son piene le fosse, va in tribuna e ad ogni partita persa a Firenze avrebbero fatto a gara per dare di bischeri ai DV, e allo stesso tempo di un pappamolla ne avresti fatto un eroe e la squadra lo avrebbe ritenuto un comportamento vigliacco quello messo in atto dalla società. Sono le regole da cambiare e non le buone maniere, perché gli enormi vantaggi che hanno i giocatori e i loro procuratori non glieli ha certo concessi DV. Si parla degli altri che avrebbero adottato il pugno duro come alla Juve, ma a me più che quello mi sembra che abbiano buttato 200 milioni dalla finestra senza vincere una sega, non mi sembra avesse funzionato così bene tutto quel pugno duro. Tu dammi la possibilità di costruire quello che vogliono costruire e quello che hanno realizzato a Torino, perché posso riempire anche lo stadio con i fuori rosa, basta avere poi centinaia di milioni da mettere in campo per sostituirli, ma come sempre a Firenze si fanno i conti con il portafogli degli altri. Perché Montolivo ha un contratto e se non lo vuole rinnovare non lo rinnova, hai voglia a sbraitare, se rifiuta i trasferimenti non gli puoi fare niente, hai voglia a filosofeggiare sulle influenze deleterie delle cattive compagnie, ammazzalo allora. E se Montolivo è davvero una mela marcia, in tutto questo cesto di mele marce, qualcuno saprà spiegharmi allora il comportamento di JoJo oppure quello di Behrami.

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  22. Resta, Pollock, che vista la tiritera (prevedibile) di prestazioni, una volta che anche il pubblico ha avuto la prova che spedendolo sùbito in tribuna non avrebbe avuto, tu Società Romizi non lo cedi a gennaio e lo schieri al posto della Vescica, che si accomoda in tribuna e adesso, comunque, metti Campanharo e non ti andrà peggio e la Vescica si perde l'Europeo.

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  23. Resta il fatto che sia Miha che Rossi lo fanno giocare, e ai ragazzini non puoi mettere sulle spalle una squadra come la Fiorentina con un pubblico come quello di Firenze, perché il rischio è quello di fare la fine di Salifu.

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  24. Pollock se Montolivo non vuol rinnovare il contratto non lo rinnova, se non vuole andare da nessuna parte se non a parametro zero dove pare a lui, non ci va e su questo non ci piove, glielo consente il regolamento. A questo punto a te società si aprono due strade, o cerchi di forzarlo a non fartelo mettere nel centopelli e fai quel che dice Tocca, (e prima lo fai meglio è) o ti fa schifo qualunque forzatura e allora cerchi la strada del silenzio, fai meno casino possibile seguendo la massima di Mao. Ripeto la domanda: a chi serve mettergli contro tutto lo stadio per un anno se i tuoi allenatori lo ritengono, comunque, nonostante le ultime prestazioni da bancario, indispensabile (e, magari, anche così, di meglio non hanno davvero) ? Non era più furbo seguire la strada della Roma con De Rossi, che ancora non si sa bene quello che fa (ora sembra che rinnovi, ma forse..se...). E De Rossi è core de Roma, è Capitan America, non capitan passata.

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  25. Colonnello non prendere per il sederino. E' il mio e-mail e son le prime tre lettere del mio nome, di quello di mio figlio (i famoso Giordano) e di mia moglie.

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  26. «Quando per raddrizzare una partita devi far leva su un naftalinizzato,
    un boscaiolo e una cascata di riccioli appoggiata sul nulla vuol dire
    che si è toccato il fondo, si è scavato e si sta scavando ancora. Eppure
    quello che non sbaglia mai mi ha detto che il peggio deve ancora
    venire»: è scheda che traggo dall'«Enciclopedia del Delirio», Edgar Allan Edizioni, Parma, 2012. Credo che il «boscaiolo» sia Salifu, ma sulle ragioni dell'accostamento soltanto gli studi di Resnik sulla psicosi possono aiutare. Invece «quello che non sbaglia mai» e che prevede la catastrofica collisione di un asteroide con l'area Mercafir mi risulta al tutto oscuro: oscillo interpretativamente tra il Fetente col Giubbotto e il Lasker di questo gran paio, help! Pollock, Salifu non ha fatto nessuna brutta fine, ieri è stato coinvolto in un cappotto di squadra, dandosi peraltro da fare più del defunto accanto a lui di reparto, e conserva tutte le sue qualità, che non gli vedo revocate. Una squadra come la Fiorentina non merita Montolivo, non quello di questo campionato, Pollock, e Romizi (che non ha avuto una sola chance, dico una sola!) ha un'età alla quale all'estero sei titolare fisso nel Barcellona e nell'Arsenal. Il pubblico di Firenze, come ti scrivevo, ha fatto la prova di Montolivo, è maturo per meglio. E' vero che Miha e Delio lo schierano, il problema è quello e la questione torna quella che evocavo all'inizio della giornata, la scarsa coordinazione tra allenatore, staff dirigenziale e Proprietà.

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  27. Perché De Rossi non si è comportato male come Montolivo, e il contratto alla fine te lo ha firmato, il nostro ha dichiarato di farlo portandoti alla vigilia dell'ultima stagione senza che nessuno, e quindi neanche chi oggi come voi indica ipotetiche strade di comportamento del poi, aveva sospettato quello che poi è invece successo. E da qua la comprensibile arrabbiatura di chi si è sentito vittima del gioco sporco, però i DV hanno avuto la forza di saper perdere scegliendo la soluzione, che secondo me e gli allenatori che lo mandano in campo, è comunque il male minore per la Fiorentina, ma non certo per loro. 

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  28. Sì, Pollock, ma una volta che Cognigni rilascia quelle dichiarazioni alla vigilia della prima di campionato Montolivo deve star fuori oppure fai figuretta ed esponi il giocatore (che pur vuoi che ti renda al massimo fin tanto che lo paghi) alla gogna fiorentina. Invece dopo qualche ora Miha lo dichiara irrinunciabile e da allora le rinunce sono diventate le nostre, di aver diritto a un regista che, qualunque sia la sua caratura (a mio avviso non eccelsa), gioca a metà dei giri e ti prende pure per il culo.

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  29. La soluzione migliore, se non era possibile salutarsi due anni fa e prenderne un altro di caratteristiche analoghe  ma motivato (vendendolo allora era magari possibile) era che andasse in campo senza uno stadio contro, senza portare turbative all'interno dello spogliatoio (non so se hai visto la sua festa di compleanno, a parte Behrami, c'eran tutte le riserve e gli incazzati), insomma in condizioni di poter dare il massimo e non il minimo che dà. Per questo, se non volevi fare la guerra, non capisco proprio il senso delle dichiarazioni a vanvera fatte a più riprese da ambo le parti. Forse De Rossi non si è comportato male come Montolivo, però anche lui non voleva firmare per puro disaccordo economico (e già prende tre o quattro volte più di Montolivo) e non accettava quanto proposto dalla società. Non mi sembra che l'argomento del contendere fosse molto diverso e, per un Capitan America, mi sembrerebbe anche più grave. Comunque nemmeno Baldini e Sabatini si sono comportati come Corvino e Cognigni, almeno nella comunicazione al volgo. Perchè di questo si tratta, se non vuoi fare la guerra, fa' finta di essere in pace. Il resto è velleitarismo, pruderie, reazioni che un dirigente di società non si può permettere.

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  30. Altra malattia di sito (portatori non sani Guglielmo Tell con l'arco sghembo e il senese dai cantuccini raffermi) l'attacco grezzo ad Amauri, che è semplicemente in ritardo di forma e imbastito dalla preparazione sul fondo con cui a Firenze lo stanno riattrezzando. E' andato artrosizzandosi col passar dei minuti ma il primo tempo era stato sufficiente, autorevole per difesa del pallone, non davvero così scacio nella velocità, con quell'acuto dell'assist vanificato da un Cassani schierato alla pipa di cocco, come direbbe il qui presente profeta Abacuc. A Bologna segna, stahe bonini, che Gila non lo fa nemmen lui, finora, e sparisce però per novanta minuti.

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  31. Colonnello il riferimento era senz'altro alle tre sostituzioni: Marchionni (naftalinizzato), Salifu (boscaiolo, forse per lo stile un po' rozzo) e Cerci (riccioli sul nulla). Quanto a quello che non sbaglia mai sarei più su Corvino, però non ci giuro, chiederò. In realtà una gran panchina non l'abbiamo e per far giocare Salifu nel mezzo spostando a lato il bancario la mossa Romizi al Bari mi risulta sempre più incomprensibile.

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  32. O Jordan, Cerci e Marchionni li avevo capiti, per questo non domandavo su di loro, ma giudicare rozzo lo stile di Salifu, che è un watusso molleggiato dall'ottima disposizione al gioco di prima e in verticale, solo ancora un po' ansioso e perciò talora sbuccione, mi sembra specchio di una refrattarietà al football. Corvinoooooo? Quando mai ha detto che il peggio deve ancora venire? Oppure mi sono perso qualche puntata quand'ero serbo?

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  33. Sarà che Salifu non mi entusiasma, perchè  esteticamente non è bellissimo, corre ingobbito ed è un po' arruffone, lo vedo potenzialmente, se cresce , un Behrami, non certo un regista. Magari il boscaiolo è esagerato però non lo definirei certo un fine dicitore alla Campanharo. A proposito ci hanno appena ciulato la finale del Viareggio ai rigori, ma Zohore aveva segnato ancora.

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  34. Caro Jordan, non sono d'accordo sulla posizione, che può esser retta in vario modo, anche altro da quello con cui la reggerebbe un Campanharo, il quale ha più caratura tecnica comunque di quella dello stesso Montolivo. Inoltre, il piede di Salifu non è per nulla rozzo e migliore senz'altro di quello di Behrami. Le disgrazie non vengono mai da sole, ora vedrai come si divertiranno l'Onorata Società, il Pagliaccio, il Tell e il Multinick a tirare su Corvino, sulla Primavera di stranieri (magari riudiremo accenti da guerra d'Etiopia), sull'accozzaglia di fuori quota, sui giovani che non sfondano ed è meglio comprare direttamente Messi e via stronzeggiando.

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  35. Colonnello, ho letto il tuo commento e le pagelle sul sitone. L'analisi della partita non fa una piega, ma ti ho trovato un tantino cattivello per quanto riguarda le pagelle. Inutile dire che la vittoria del Napoli non fa una piega, ma che il risultato, forse, è troppo pesante per la Fiorentina. La chiave della partita è stata tutta nel primo gol, stupidamente preso grazie al macroscopico errore di Gamberini. Poi non siamo stati capaci di pareggiare e nel secondo tempo siamo progressivanete spariti di scena, specie dopo il raddoppio di Cavani. Ovviamente sul sitone è tutto un gongolio: un regalo così grande non se lo aspettavano, anche se ci speravano. E adesso si riaprirà (anzi si è già riaperta) la caccia al Magic. C'è anche chi fa finta di esibire obiettività ed invece sta masturbandosi con voluttà (il ginevrino ed il pensatore inglese). Che miserie!
    Quanto ai Fiorentini, intesi come cittadini di Firenze, trovo impeccabile la tua analisi. Da toscano costretto ad essere asservito da secoli alla Città del Giglio, ho sempre pensato che il loro maggior difetto sia la presunzione di pensare di essere sempre una delle città più potenti del mondo, quando, nella realtà, sono soltanto cittadini di una realtà di provincia. Sono quindi provinciali, ma pensano di essere metropolitani. Con tutti gli equivoci (ed i danni) del caso.

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  36. McGuire, se lasci potere di contropiede a Mazzarri e ai suoi tre assi, con la disposizione tattica che ho criticato, i gol in più o in meno non contano perché non si contano. Le prestazioni individuali erano, fin dal primo tempo, in più, così scadenti nella media che anche se avessimo pareggiato, come potevamo (oltre al palo di Natali non dimenticherei la rasoiata di sinistro di Jojo), la nostra inferiorità fisica e tecnica appariva tale da non promettere, alla lunga, altro che una nuova capitolazione. Sinisa giocò una partitona al San Paolo per sessanta minuti: lì, eravamo noi a poter chiudere il primo tempo con almeno un doppio vantaggio. Lo ricordo soltanto perché non ci fu una parola di elogio, in quell'occasione, da parte di chi oggi non vuole un solo appunto contro Rossi.

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  37. Ho fatto solo un paragone estetico, a me piacciono molto di più i Campanharo, ma è questione di gusti. Non ho detto che Salifu ha un piede rozzo, ma che non è bello a vedersi, e per quello, magari, mi inganna. Inoltre lo trovo abbastanza discontinuo, l'ho visto decisamente bene e decisamente maluccio (come ieri), anche nell'arco di una partita alterna cose pregevolissime a pecionate squinternate. Ma questo può essere l'età, speriamo.

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  38. McGuire, non ti curar di lor ma guarda e passa, ormai ce li dobbiamo ciucciare ad aeternum. Solo quando si vince si chetano. Speriamo che stiano più zitti possibile

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  39. Colonnello, credo sia stata soprattutto l'impostazione della partita, più che l'inferiorità più tecnica che fisica, a farci perdere la partita. Ovvio che non c'è riprova, ma se avessimo pareggiato nel primo tempo, penso che difficilmente poi avremmo perso. Comunque sia, sono d'accordo con te: ieri sera, oltre alla squadra, è mancato anche il tecnico. E su questo mi pare che non ci piova.

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  40. “Credo che la mia avventura a Firenze si sia conclusa e sia arrivata
    alla fine. Mi dispiace perché questi sono stati sette anni meravigliosi”. Queste le parole del Passata, in visita ai bambini del Mayer. E adesso ci starebbe bene una lunga seduta in tribuna da qui a maggio inoltrato. Molto meglio perdere con Campnharo in campo, piuttosto che con questo bollito-

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  41. Sarei dello stesso avviso McGuire, cioè che anche Delio Rosi abbia le sue colpe, perchè un centrocampo con Olivera, Vargas ancora non in forma fisica e Behrami zoppo oltre che il bancario, non presuppone certo una grossa capacità di pressing nè una partita a baricentro basso che erano per me indispensabili. Poi però il goal dopo due minuti gli ha dato un grosso alibi, dopo non poteva che giocare in un modo, quello preferito dal Napoli.

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  42. Jordan, ieri sera ho vista la partita in compagnia del mio nipotino, portato in visita alla mia magione catalana. Purtroppo il bambino ha una madre di origini napoletane e quindi per una frequentazione assidua dei nonni partenopei, il poverino fa il tifo per il Napoli. Quindi ho dovuto resistere alle pulsioni violente che mi scatenavano i suoi gridolini agli scatti di Lavezzi ed ai gol di Cavani. Ma è stato duro. Mi sono consolato però magnificandogli le grandi doti del Chelsea e l'ineluttabilità della vittoria inglese martedì prossimo. Il bambino mi ha guardato un po' stanito, prima di intonare, trionfante, un coro in onore di Lavezzi. Pensa te a che bassure sono costretto!

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  43. Colonnello, mi sono viste, registrate, tutte le partite del Genoa da quando ci ha giocato il Gila. Volevo proprio verificare come giocava con i nuovi "stimoli". Ebbene, a malincuore devo riconoscere che il biellese aveva ripreso a giocare benissimo, ai livelli del miglior Gila visto da noi: 1 gol, 3 - 4 assist, ma soprattutto corsa ed impegno allo spasimo. Da un paio di settimane, sarà per gli accidenti che gli ho mandato, sarà più probabilmente perchè aveva ripreso a correre...si è infortunato al polpaccio e ne avrà per un mese.

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  44. Io invece non ce l'ho con il Napoli, se siamo dei poponi non è colpa loro, e martedì tiferò senz'altro per Lavezzi anch'io, perchè mai dovrei tifare Drogba? Siamo dei mosci, oggi ho visto giocare la Juve col Catania e mi sono incazzato ancora di più. A parte che han vinto per tre regali del portiere, ma hanno una grinta e una voglia di vincere che noi non sappiamo nemmeno cosa sia. Tecnicamente non sono chissà cosa, ma in campo ti mangiano. 

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  45. L'attacco influenzale insieme a quello svizzero sul sitone, non mi permettono di scrivere oggi.

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  46. Riposa il corpo  e la mente o poeta,  ieri ti/vi  ho seguito e mi sei parso più smagliante che mai, hai lasciato un terreno ben coltivato e ottimi stimoli, curati tranquillamente. Non ti preoccupare per lo svizzero del sitone, ci sta pensando Eduardo. Mi raccomando, minestrine,prosciutto cotto, acqua minerale naturale e tisane, niente altro eh!

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  47. Caro Franco48, va tanto alla grande che il Genoa con lui perde con la facilità con cui si beve un bicchier d'acqua e che in sei giornate ha segnato un gol: continui pure così per accrescere i nostri rimpianti.

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  48. La goeba,Jordan,riesce a vincere partite perchè è vincente il contesto che hanno saputo
    crearsi attorno.Buoni giocatori certo,ma anche un pubblico che non permette agli stessi
    giocatori di demoralizzarsi o impaurirsi e che li spinge a gran voce in uno stadio che è la
    culla perfetta per la loro rinascita.
    Noi giochiamo in uno stadio semivuoto dove i pochi presenti,me compreso,non riescono,
    purtroppo,a trasmettere nulla,o comunque quel che serve per poter incidere sull'
    andamento della partita.
    In pratica giochiamo 19 partite in trasferta e altrettanto in campo neutro o quasi,dove
    vogliamo arrivare messi così?
    E tutta questa situazione è figlia di un ambiente avvelenato che è stato in modo
    irresponsabile creato con relativa facilità e velocità e che purtroppo sarà invece difficilissimo e lungo da ricostruire.
    Di questo gli untori,anche qualche tuo collega,forse non si sono resi conto o hanno fatto
    male i loro calcoli,perchè di questo passo,dopo lo stadio la gente si stancherà anche di
    giornali,radio e siti web.
    Insomma ci stiamo segando da soli il ramo sul quale siamo seduti.
    Non una battaglia positiva,non una spinta decisa a realizzare quello stadio che vorrebbe
    dire rinascita,tanti sì di circostanza ma nessuna pressione vera e propria.
    E quando parlo di pressione che manca intendo anche il disertare lo stadio.
    Arma a doppio taglio,perchè chi deve decidere un investimento si starà chiedendo se la
    gente sta a casa perchè non ha uno stadio adeguato e allora facciamolo,oppure che lo
    facciamo a fare visto che basta cannare un paio di campagne acquisti e ce lo ritroviamo
    vuoto?

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  49. Lo so Tocca, tutto quello che dici lo so bene. Solo sulla conclusione credo di poter dire che il numero di spettatori attuali sulla decisione o meno di fare lo stadio nuovo (e il resto) non credo inciderà poi troppo. E' soprattutto il "resto" che rende economicamente possibile o no la realizzazione e se c'è questo "resto" sono ottimista, se no...Alcuni numeri cominciano a venir fuori, col Napoli ADV e Renzi eran di nuovo insieme, forse l'interesse c'è davvero. Siamo ottimisti, cosa ci costa?

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  50. Poeta, per l'influenza tanti auguri e vitamina C, un po' da paracetamolo se hai la febbre e passa, l'ho avuta anch'io due settimane fa. Ma dov'è che lo svizzero ti ha attaccato che non mi riesce di trovarlo?

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  51. Jordan, Pirlo è nato il 19 maggio del 1979.

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  52. Hai ragione Franco, chissà perchè avevo in mente che fosse del '76. Comunque il discorso resta valido, ha quasi 33 anni.

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  53. Costare non ci costa niente,se però nel frattempo ci fosse un serio impegno per
    tornare a riempire lo stadio sarei più tranquillo.
    Perchè nonostante tu abbia ragione che non sarà quello l'unico metro di valutazione io
    invece credo che una stima di quante persone dovrebbero frequentarlo per far sì che
    che un investimento sia fattibile o meno sarà comunque importante.
    Se fossi io a decidere,in questo momento,avrei non una ma mille perplessità.

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  54. Con uno stadio vero ed un progetto serio con la squadra che va bene la gente a Firenze allo stadio ci va, comunque non sono gli incassi al botteghino che rendono l'investimento economicamente fattibile o no, questo almeno penso, si tratta di pochi milioni di euro, qui si sta parlando d'altro. Lo stadio solo non lo fa nessuno, nemmeno se fosse sempre pieno.

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  55. Lo so che non sono gli incassi al botteghino ma tutto il resto,non sono così bischero,
    ma converrai che chi dovrebbe investire si sentirebbe più tranquillo se intorno alla squadra,che è comunque il perno su cui girano comunque anche tutte le altre attività connesse,ci fosse un attimino più di calore invece che questo progressivo allontanamento?
    Comunque lo dico in due parole e senza la pretesa di aver ragione,ma Firenze e la
    tifoseria fiorentina mi stanno deludendo moltissimo.
    Ovviamente io la vedo dal di dentro,può darsi che dall'esterno non ci sia poi questa grande differenza con le altre piazze

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  56. Lo dico con fatica perché non mi piace l’ambiente protetto in cui gioca,ma le doti da te decantate nel golden boy le aveva ( ormai è in declino con licenza di dare la zampata) “er pupone de roma” al secolo Francesco Totti, quando non gli hanno fatto fare l’attaccante,caro Colonnello. Io e te ne abbiamo già parlato, secondo me Antognoni  è stato ( ed ancor più lo sarebbe stato nel Milan e senza incidenti)una evoluzione tecnologica di Rivera, con tutte le sue doti, più la velocità e la potenza.

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  57. Tralascio quel che Antognoni aveva in più, che è facile a enunciare: in
    meno, l'ambidestrismo, la finezza nel breve, la rapidità fredastairiana
    del gioco di gambe, la visione profonda. Non che queste doti non le possedesse (per l'uso del sinistro, però, non ha mai fatto progressi notevolissimi),
    ovviamente, è che l'altro le possedeva alla massima potenza. Totti,
    come ogni grande, è stato diverso dall'uno e dall'altro: sono d'accordo
    sul relativo riverismo (con più fisico e malizia, con più efficacia in
    area nelle conclusioni) della prima maniera, di sicuro somigliava all'alessandrino più di Antonio. 

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  58. Jordan, vedo che il baseballista stolto si è collegato sul sitone: penso che venga in soccorso della Matta e del Multinick (ultima versione: Simmi) in affanno. Sono curioso di leggere il prossimo post di animalesca idiozia. Torno all'altro tavolo, vi saprò dire.

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  59. Il vecchio Chiappella da grande mediano marcatore e poi anche nostro allenatore nei ragazzini viola, ci disse una volta che sudava freddo solo due volte a campionato, quando doveva marcare Sivori: "Sivori ti nascondeva il pallone e ti pigliava anche per il culo.  Si fermava solo con delle belle stecche, ma se esageravi, soprattutto fuori casa, andavi a fare la doccia, era un supplizio." Di Rivera invece ci parlavano quelli che ci dovevan giocare contro la domenica. "Non sai mai da che parte passa, ce l'hai accanto e ti sparisce, lui, il pallone o tutti e due insieme".

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  60. Tocca da quando il calcio è calcio chi fa riempire gli stadi sono i risultati. Ora, con Sky che comanda, la crisi economica che attanaglia i portafogli e, episodicamente, il freddo birbone, magari non basta nemmeno più. Per questo il calcio, sperando che la crisi passi, ma questo vale per qualsiasi imprendimento, deve investire e riguadagnare il terreno perduto. Le TV comandano anche in Inghilterra e Germania ma gli stadi sono pieni. Perchè, appunto, sono stadi moderni, comodi e soprattutto non sono solo stadi. L'imprenditore DV sa che Firenze al calcio risponde potenzialmente bene. Non è nè Roma, nè Milano e nemmeno Napoli, ma risponde bene, quindi non credo che siano i 5 o 10000 spettatori persi che lo faranno desistere da un progetto che fosse economicamente valido. Però bisogna che lo sia e qui sta il punto. Un punto fondamentale perchè credo che il traccheggio sia finito, o si sale, o si scende e per salire abbiamo quella via soltanto.

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  61. e ni' mezzo? lo scudetto! son tutti e due sogni irraggiungibili, pe' noi!

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  62. Sbagli, Jordan. In almeno un caso, se paghi, ottieni ;)

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  63. E poi non dovrei avvertire la mogliera! Avrà anche gli anni del profeta Abacuc ma non pensa che a quello! Ed è così sadico con gli amici da privarli del quarto superiore!

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  64. Non ho capito bene qual è il caso, ma ho detto "per noi". Che per altri non sia affatto irraggiungibile lo so bene, molto più facile dello scudetto al quale ci arriva solo uno all'anno.

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  65.  Ho messo il quarto dove c'era il tatuaggio (della Fiorentina). Sulle poppe la un ci aveva nulla e questo l'è un blog LF -SLF. O Colonnello io un penserò altro che a quello, ma anche te...

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  66. Io sono per la completezza, Jordi, e se sopra non aveva nulla vuol dire che è piallata e allora ci stai truffando coi Vladimir Luxuria.

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  67. Io ho cambiato canale,sennò finiva a schiaffi... 

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  68. La un n'avea nulla di tatuaggio, le poppe la ce l'ha sì, o che se' come Deyna che a Belen e ci sputa sopra?

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  69. Chissà che commenti tu ha fatto Tocca! e bisogna guardare e tacere, e immaginassi.

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  70. Ma,veramente,proprio perchè un spiccicavo parola ho rischiato grosso...

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  71. Chissà icche tu ti immaginavi! Tanto l'hanno sempre ragion loro, peggio degli arbitri quando giohan le strisciate. Certo se tu mi stavi con l'occhio sbarrato, i'labbro pendulo e la gocciolina di saliva che cascava dall'angolo della bocca...e gli è rigore!

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  72. Certo, vedo che basta favvi vede' l'inguine di Belen che tutto schizza pe' l'aria, anche i'numero de' posts. O che sarà pe' i' tatuaggio taroccato?

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  73. In effetti sudavo freddo,comunque l'ho scritto un paio di giorni fa,Belen tira più di una muta di San Bernardo...

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  74. No, ma com'è il Multinick gobbo, eh Jordan? Tu gli replichi che è ancora sintonizzato su  «Amici miei» e lui va dietro le quinte e ti riappare da Santa Reparata sparando le stesse cazzate.

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  75. Ecco, Jordan, ora è tornato ad esser Tognazzi e siccome non sa rispondere ti dice che fai «giochini»: cento contro uno che in tarda serata o nella notte si rimaschera e ti offende diretto, magari in quanto Cippalippa. Intanto c'è da segnalare che Ciccimmondo, non pago di aver sul gobbo, in quanto gobbo, la spada di Damocle che gli fa pendere DDV da un bel po', si è guadagnata minaccia di giustizia per uno scritto falso, calunnioso e irresponsabile dei suoi. Almeno i padroni di adesso gli hanno imposto di non replicare e lui s'è preso in faccia la taccia di bugiardo e di diffamatore senza poter colpo ferire. Chi è viola ci gode.

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  76. Le ultimissime: è entrato nell'arengo Emanuel Lasker, con due suoi tipici post melensi e untuosi di manipolazione del vero: tutto merito di Prandelli se abbiamo fatto quattro quarti posti, Corvino aveva i soldi per farci lottare per lo scudetto e li ha spesi male.

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  77. Ma io insisto Colonnello, mica avrò paura di Tognazzi, e se viene Cippalippa gli scateno Nevrastenix che scalpita.

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  78. Colonnello e Jordan, io mi diverto a leggere di tutti ma alcuni vostri linguaggi in codice ci metto giorni a decifrarli, tipo il Multinick: il conte di Monicelliana memoria. La più bella di oggi è comunque del Tocca, anche perché mi rivedo pari pari in lui. E il saggio Jordan ancora una volta centra il punto: se stai troppo in silenzio ti becchi il "manone", se parli, lasciamo stare.... cambiare canale è troppo sporca...  io adotto la tecnica del contropiede: parlo del vestito, del taglio di capelli, definisco Belen volgare e poco femminile, alla fine sono d'accordo con la Fornero: meglio una figlia docente universitaria che velina. Questo SI'!!!

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  79. Orcio,se hai una tecnica per dire senza scoppiare a ridere che Belen è poco femminile
    fammelo sapere immediatamente,mi vergogno solo a pensarlo..
    P.S. Se "il" ministro Fornero ti becca a definirla "la" mette i sigilli al blog...

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  80. Come si chiamava il conte di "Amici Miei" di Monicelli, Orcio? Chi era l'attore che interpretava il ruolo? Coraggio che la vita è tutta un quiz! Sapessi quanti me ne propone il Colonnello! e poi se ho dei dubbi mi piglio del rincoglionito Abacucco.

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  81. Ma bravi! Alla vostra età a parlare di gnocca fino a notte inoltrata, e sicuramente alle vostre signore avrete detto  che c’era di mezzo la Fiorentina. Tocca, prova a metterla sull’intellettuale, nei momenti topici fai la faccia seria e distaccata e cita, ma  solo la prima parte, un detto di Woody Allen, facendo finta di non ricordarti l’autore che è sospetto: “il sesso senza amore è un’esperienza vuota”. La seconda parte del detto, se non la conosci, fattela dire dal poeta così si ripiglia subito dall’influenza.

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  82. Qua sotto ho scritto io, anche se è uscita fuori un'altra sigla.

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  83. Sono Chiarificatore, qualcosa è saltato nel sistema, i miei post escono sotto una sigla diversa nonostante io continui a firmarli correttamente.

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  84. Grazie poeta, torna a letto.

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